Samurai Shodown

videogioco del 1993
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Samurai Shodown, conosciuto in Giappone come Samurai Spirits (サムライスピリッツ?, Samurai Supirittsu), è un videogioco arcade sviluppato e pubblicato nel 1993 da SNK per Neo Geo. Primo capitolo della serie di picchiaduro a incontri Samurai Shodown, il gioco è stato convertito per numerose console.[1]

Samurai Shodown
videogioco
Schermata della versione Neo Geo
Titolo originaleSamurai Spirits?, サムライスピリッツ
PiattaformaNeo Geo, Neo Geo CD, 3DO, Game Gear, Game Boy, Sega Mega Drive, Game Gear, FM Towns, Sega Mega CD, Super Nintendo Entertainment System, PlayStation
Data di pubblicazioneMVS:
Mondo/non specificato 7 luglio 1993

AES:
Mondo/non specificato 11 agosto 1993
CD:
Giappone 9 settembre 1994
ottobre 1996
Game Boy:
Giappone 30 giugno 1994
novembre 1994
1994
SNES:
Giappone 22 settembre 1994
14 settembre 1994
1994
Game Gear:
Giappone 6 novembre 1994
9 dicembre 1994
Mega Drive:
Giappone 19 novembre 1994
16 dicembre 1994
1995
3DO:
Giappone 1995
1994
1994
Sega Mega CD:
gennaio 1995
giugno 1996
FM Towns:
Giappone settembre 1995
PlayStation:
Giappone 26 marzo 1998

GenerePicchiaduro a incontri
TemaStorico
OrigineGiappone
SviluppoSNK
PubblicazioneSNK
ProduzioneRocket Queen, Bonehead Ken, Satoppe‑, Kiyoji "Tomi-Yan" Tomita, Tomoaki Fukui
ProgrammazioneNishidon, K2, Zombi Abe, Cyber Kondo, Z'N
MusicheYasuo "Tate Norio" Yamate, Masahiko "Papaya" Hataya
Modalità di giocoGiocatore singolo, due giocatori
Periferiche di inputGamepad
SupportoCartuccia, CD-ROM
SerieSamurai Shodown
Seguito daSamurai Shodown II
Specifiche arcade
CPUNeo Geo Multi Video System
SchermoRaster orizzontale
Periferica di inputJoystick 8 direzioni, 4 pulsanti

Il titolo è stato tra i primi picchiaduro bidimensionali a modificare la struttura classica di gioco alla Street Fighter II: The World Warrior, scegliendo un differente sistema di combattimento e introducendo nuovi effetti grafici e lo zoom durante le battaglie. Per quanto riguarda il cambiamento di stile è possibile paragonare questo gioco a Soul Blade, uscito due anni dopo (nel 1995), che ha apportato gli stessi cambiamenti per quanto riguarda i picchiaduro tridimensionali.

È divenuto famoso soprattutto per la caratteristica rappresentata dalle armi, cosa rara nei picchiaduro versus. Le vicende di Samurai Shodown sono collocate verso la fine del XVIII secolo, dalla primavera del 1788. È tra i videogiochi giapponesi dove nelle varie conversioni permangono tutte le caratteristiche della cultura giapponese presenti nella versione originale.

Siamo nel 1788 e strani eventi si stanno verificando in tutto il mondo. Malattie inspiegabili, disastri naturali localizzati e alterazioni stanno iniziando a seminare ansia e disperazione nei cuori delle persone. Famiglie e nazioni sono in lotta, con conseguente perdita di molte vite. Queste calamità sono il risultato di un culto eretico apparso improvvisamente in Giappone. Amakusa Shiro Tokisada, un uomo un tempo bandito da questo mondo dallo shogunato Tokugawa, è tornato con l'aiuto di Ambrosia, il re del mondo dei demoni, e sta complottando per far precipitare il mondo nel caos. Il caos causato da questo rancore si estende oltre il Giappone e ad altri paesi oltreoceano, facendo precipitare il mondo in un'epoca oscura. In mezzo a tutto questo, dodici spadaccini, ognuno dei quali combatte per le proprie ragioni, partono per un viaggio verso Shimabara, il quartier generale del culto.

Modalità di gioco

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In Samurai Shodown i dodici personaggi si affrontano con armi bianche in combattimenti sul ring. Il combattente che riesce a mettere KO l'avversario si aggiudica il round, e chi vince due round vince l'incontro (a meno che il numero di round non venga modificato). Per sconfiggere un avversario, bisogna colpirlo fino a quando la sua barra di energia non si esaurisce.

Il titolo introduce l'indicatore della rabbia. Man mano che il personaggio controllato dal giocatore subisce danni, l'indicatore passa dal verde al giallo, poi al rosso. Il personaggio stesso cambia colore per indicare la sua rabbia. Una volta che l'indicatore si riempie al massimo, lampeggia POW e, per un periodo di tempo limitato, tutti gli attacchi del personaggio infliggono danni critici. Questo è un aspetto sfruttabile nel corso della battaglia. Una volta che la rabbia si placa, l'indicatore si svuota e la potenza d'attacco torna alla normalità.

Durante la lotta, nel caso si verifichi uno scontro di armi, il giocatore può premere ripetutamente il pulsante d'attacco in modo da disarmare l'avversario e farlo combattere a mani nude. Però, se il giocatore fallisce sarà lui a venire disarmato e dovrà prendere in fretta la sua arma. L'arma di ognuno dei contendenti ha una propria impostazione di resistenza e, quando essa si scontra con quella dell'avversario, la sua resistenza diminuisce. Quando la resistenza raggiunge lo 0, l'arma si rompe e si viene costretti a combattere a mani nude per il resto del round. La potenza di questi ultimi attacchi è significativamente inferiore rispetto agli attacchi con armi, mettendo la maggior parte degli spadaccini in svantaggio e costringendoli a lottare.

Infine, un fattorino appare occasionalmente sullo sfondo e lancia oggetti come bombe o carne che ripristina la salute, che possono cambiare l'esito.

Personaggi

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Selezionabili
Nome Arma Origine Note
Genan Shiranui guanto-artiglio   Giappone ispirato a diversi personaggi di Ninja Scroll. È un membro del misterioso clan Shiranui, assetato di sangue.
Haohmaru katana ispirato a Miyamoto Musashi. È il protagonista della serie.
Hattori Hanzo ninjatō ispirato all'omonimo Hattori Hanzō. Temuto ninja del Giappone, è grande amico di Jubei Yagyu.
Jubei Yagyu doppia katana ispirato all'omonimo Yagyū Jūbei Mitsuyoshi. Privo di un occhio, è un abile samurai che ha deciso di diventare un rōnin.
Kyoshiro Senryo naginata e ventagli ispirato da Nemuri Kyoshiro. È un attore kabuki.
Nakoruru kodachi Hokkaidō è una miko di etnia ainu amante della natura e animali, combatte con l'ausilio di un falco.
Ukyo Tachibana shikomizue Distretto di Koga ispirato a Sasaki Kojirō. È un esperto di Iaijutsu e ha un contegno molto schivo; è affetto da tubercolosi (lo si vede spesso tossire).
Wan-Fu sciabola larga   Dinastia Qing ispirato a Da Dao Wang Wu e a Wu Wang. È un grasso generale cinese.
Charlotte Christine de Colde fioretto   Parigi ispirata a Lady Oscar. È una nobile che ama Mozart e l'opera, ha preso parte alla rivoluzione francese.
Galford D. Weller ninjatō   San Francisco marinaio che in una sua avventura in Giappone ha appreso le tecniche ninjitsu; è aiutato dal fedele cane husky Poppy.
Earthquake kusarigama Texas grasso e grosso interprete dell'arte ninjitsu, ex amico di Galford, si è dato alla malavita e al furto.
Tam Tam scimitarra Maya guerriero in cerca della Pietra di Palenque, che venne rubata da Amakusa Shiro Tokisada e da Mizuki Rashojin per poter evocare il dio Ambrosia.
  •   Amakusa Shiro Tokisada – originario del Giappone, armato con la Gemma di Gadamer (una sfera magica), ispirato all'omonimo Amakusa Shiro Tokisada. È l'avversario finale del gioco, resuscitato dal demone Ambrosia perché s'impossessi della pietra di Palenque, utile affinché Ambrosia possa prendere forma reale.

Accoglienza

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In Giappone, la rivista Game Machine elencò Samurai Shodown nel numero del 15 agosto 1993 come l'unità arcade di maggior successo del mese.[2] Allo stesso modo, RePlay ha riferito che era il secondo gioco più popolare in Nord America.[3]

Retrospettivamente, la rivista Famitsū ha classificato Nakoruru come la trentaseiesima eroina più famosa dei videogiochi degli anni '90.[4]

  1. ^ Neo Geo Station, in Play Generation, n. 67, Edizioni Master, giugno 2011, p. 27, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ (JA) Game Machine's Best Hit Games 25 - テーブル型TVゲーム機 (Table Videos) (JPG), in Game Machine, n. 455, Osaka, Amusement Press, 15 agosto 1993, p. 25.
  3. ^ (EN) The Player's Choice - Top Games Now in Operation, Based on Earnings-Opinion Poll of Operators: Best Software, in RePlay, vol. 18, n. 11, RePlay Publishing, Inc., agosto 1993, p. 4.
  4. ^ (JA) 1990年代ヒロインリスト|エンタミクス, su Famitsū. URL consultato il 18 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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