Sanguinamento post-coitale

Il sanguinamento postcoitale è un sanguinamento vaginale che si verifica durante o dopo il rapporto sessuale e che non è non correlato alle mestruazioni.[1] Generalmente è indolore, ma in circa il 15% dei casi può essere accompagnato da dolore.[2] Spesso le persone colpite presentano anche sanguinamenti uterini anomali, tra cui sanguinamenti intermestruali.[2]

Sanguinamento post-coitale
Specialitàginecologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM626.7
ICD-10N93.0

Prima della menopausa, le cause più comuni includono l'ectropion cervicale (33%), i polipi cervicali o endometriali (dal 5% al 18%), infezioni, comprese quelle trasmesse sessualmente, lesioni interne oppure gravidanza.[2][1] Dopo la menopausa, la causa più comune è l'atrofia vaginale.[2][1] Può anche rappresentare un segno precoce di cancro cervicale o endometriale (nel 7-17% dei casi).[2] Altre possibili cause comprendono l'endometriosi o un dispositivo intrauterino mal posizionato.[2][1] La diagnosi prevede l'esame della vagina e della cervice uterina, il test di gravidanza, il prelievo di tamponi e, talvolta, una biopsia.[2][3] Altri esami possono includere l'ecografia, il Pap test e la colposcopia.[1]

Il trattamento dipende dalla causa sottostante.[2] Il nitrato d'argento può essere utilizzato per trattare l'ectropion cervicale, mentre i polipi cervicali possono essere rimossi chirurgicamente.[1] In oltre la metà dei casi in cui non viene individuata una causa specifica, i sintomi si risolvono spontaneamente entro sei mesi.[1] È raccomandato rivolgersi a un ginecologo se la condizione persiste oltre tale periodo.[1] Il sanguinamento postcoitale è una condizione relativamente comune e colpisce circa il 5-10% delle donne.[1][2] A causa dell'associazione con l'aggressione sessuale, è opportuno indagare anche questa eventualità.[1]

  1. ^ a b c d e f g h i j Ardestani, Postcoital bleeding, in Canadian Medical Association journal, vol. 195, 11 September 2023, pp. E1180, DOI:10.1503/cmaj.230143, ISSN 1488-2329 (WC · ACNP), PMID 37696551.
  2. ^ a b c d e f g h i (EN) Roger P. Smith, Netter's Obstetrics and Gynecology: Netter's Obstetrics and Gynecology, 4th, Elsevier, 2024, pp. 139-140, ISBN 978-0-443-10739-9.
  3. ^ (EN) Alan Japp e Colin Robertson, Macleod's Clinical Diagnosis, 2nd, Elsevier, 2018, pp. 288-293, ISBN 978-0-7020-6962-8.