Santiago Calatrava
Santiago Calatrava Valls (Benimámet, 28 luglio 1951) è un architetto, ingegnere e scultore spagnolo naturalizzato svizzero.

Biografia
modificaSantiago Calatrava nasce nei pressi di Valencia nel 1951, in un contesto culturale fortemente influenzato dall’arte e dall’architettura tradizionale mediterranea[1]. Dopo una prima formazione presso la Scuola di Arti e Mestieri di Valencia, prosegue gli studi in architettura presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura della stessa città, laureandosi nel 1974[2]. Nel corso della sua formazione, manifesta un interesse crescente verso le discipline scientifiche, che lo porta a iscriversi, nel 1975, al corso di ingegneria civile presso l’Eidgenössische Technische Hochschule (ETH) di Zurigo, dove consegue una seconda laurea e successivamente, nel 1981, il dottorato con una tesi intitolata Zur Faltbarkeit von Fachwerken, incentrata sulla possibilità di applicare modelli dinamici elastici all'architettura[3].
In questi anni Calatrava subisce l'influenza dello svizzero Le Corbusier, la cui cappella di Notre Dame du Haut gli permette di esaminare come le forme complesse possano essere generate in architettura. Questa doppia formazione — umanistica e scientifica — segna il suo approccio progettuale. In particolare, il periodo zurighese risulta determinante nell’avvicinamento al calcestruzzo come materiale principe della sintesi tra espressione e tecnica[4]. La ricerca sulla deformabilità elastica e sulla leggerezza strutturale conduce Calatrava a vedere nel calcestruzzo armato una risorsa fondamentale per la realizzazione di architetture che siano al tempo stesso resistenti, duttili e capaci di assumere forme dinamiche[2]. Già in questi anni, il giovane progettista individua nel getto in opera e nella precompressione strumenti operativi capaci di liberare il calcestruzzo dalle forme convenzionali, permettendo esplorazioni formali di grande libertà[1].
Nel 1981, dopo aver completato il dottorato, ha iniziato l'attività professionale di architetto e ingegnere aprendo uno studio a Zurigo. Il 10 dicembre 2011, papa Benedetto XVI lo ha nominato membro del Pontificio Consiglio della Cultura[5].
Visione e approccio progettuale al calcestruzzo
modificaLo stile di Santiago Calatrava combina la concezione visuale dell'architettura all'interazione con i principi dell'ingegneria: i suoi lavori sono spesso ispirati alle forme e alle strutture che si trovano in natura[3].
Per quanto primariamente noto come architetto, Calatrava è anche scultore e pittore, e sostiene che l'architettura sia un combinare tutte le arti.
Da architetto, si limita il più delle volte a produrre degli schizzi realizzati ad acquarello, sulla base dei quali il personale del suo studio sviluppa il progetto architettonico e strutturale.
Il rapporto di Calatrava con il calcestruzzo si distingue per un approccio che unisce esigenze strutturali e intenzioni artistiche, in un equilibrio costante tra logica ingegneristica e tensione espressiva[1]. Fin dai primi scritti, come raccolti nel volume Poetics of Movement (1996), emerge come egli consideri il calcestruzzo non soltanto un materiale da costruzione, ma un vero e proprio mezzo plastico, capace di tradurre nella materia i principi del movimento, della crescita organica e della trasformazione continua[6].
L’idea di "plasticità" del cemento armato assume in lui un significato profondo: il materiale, grazie alla sua capacità di essere modellato e scolpito in forme complesse, diventa strumento privilegiato per esprimere tensioni dinamiche e figurazioni ispirate alla natura. La flessibilità geometrica offerta dal getto in opera viene esplorata da Calatrava per creare strutture che sembrano sottrarsi alla gravità, enfatizzando il tema della leggerezza pur operando con un materiale massivo[7].
In numerose interviste, Calatrava ha sottolineato come l'ispirazione derivi spesso dall'anatomia umana e animale, intendendo il calcestruzzo come “scheletro” e “muscolo” dell’architettura, in una concezione quasi biologica della costruzione[2]. Tale visione trova riscontro nella sua continua ricerca di sistemi statici innovativi, in cui la distribuzione delle forze segue principi naturali di equilibrio ed efficienza, proprio come accade nelle strutture ossee[2].
Questa attenzione alla componente organica del costruire si lega a una precisa strategia tecnologica: Calatrava predilige l’uso del calcestruzzo precompresso e del getto a vista, affinché il materiale non venga nascosto, ma esibito nella sua verità materica[8].
L’interesse per la resistenza alla compressione[3] — studiato già durante il dottorato a Zurigo — si traduce nell’adozione di superfici tese, nervate o compresse, che guidano lo sviluppo delle forme architettoniche.[3]
Uso del calcestruzzo nelle opere di Santiago Calatrava
modificaNel corso della sua carriera, Santiago Calatrava ha sviluppato un approccio progettuale in continua evoluzione nell’utilizzo del calcestruzzo, impiegandolo non solo come materiale strutturale, ma anche come mezzo espressivo. L’evoluzione dell’uso del calcestruzzo nei suoi progetti riflette una crescente consapevolezza delle possibilità offerte dalle tecniche costruttive, che spaziano dal getto in opera alle più sofisticate forme di prefabbricazione e precompressione..[9]
In una prima fase, Calatrava privilegia il calcestruzzo armato gettato in opera, sfruttandone la plasticità per modellare strutture fluide e complesse, in grado di coniugare funzionalità e qualità scultorea. Questo approccio è evidente in opere come la Stazione di Stadelhofen a Zurigo (1983–1990), dove il materiale viene lasciato a vista e modellato in forme organiche che richiamano la morfologia naturale.[9]
Successivamente, il suo linguaggio formale si affina e si accompagna a una maggiore sperimentazione tecnica. Progetti come l’Auditorium di Tenerife (1997–2003) segnano il passaggio a un uso più avanzato del calcestruzzo, spinto ai limiti della sua plasticità tramite getti complessi e continui, capaci di generare forme ardite e superfici curve senza giunzioni evidenti. La precisione richiesta per realizzare queste geometrie comporta una maggiore attenzione alle modalità di posa e ai casseri utilizzati.[9]
Con la Ciudad de las Artes y las Ciencias (1998–2009) e altri interventi di scala urbana, Calatrava introduce in maniera sistematica l’impiego del calcestruzzo prefabbricato e precompresso, sfruttando le possibilità offerte dalla produzione in stabilimento per ottenere elementi strutturali più sottili, leggeri e articolati. In questi progetti, l’uso di tecnologie di prefabbricazione avanzata consente una maggiore libertà compositiva e una più efficiente gestione del cantiere.[9]
Nelle opere più recenti, come il Museu do Amanhã (2015), Calatrava adotta un approccio ibrido, integrando il calcestruzzo con materiali leggeri come l’acciaio e il vetro. Sebbene meno protagonista dal punto di vista plastico, il calcestruzzo rimane fondamentale come base strutturale, soprattutto nelle fondazioni e negli elementi portanti principali, a conferma della sua centralità anche in contesti dominati da un'estetica più tecnologica e trasparente.[10]
Nel complesso, l’uso del calcestruzzo nell’opera di Santiago Calatrava si configura come una ricerca continua tra struttura e forma. L’evoluzione dall’uso tradizionale del calcestruzzo armato gettato in opera verso tecniche di prefabbricazione e precompressione testimonia un crescente interesse per le potenzialità tecniche del materiale, mantenendo costante l’integrazione tra esigenze strutturali, espressività formale e innovazione costruttiva.[9]
Maggiori opere
modificaOpere compiute
modificaPonti
modifica- Ponte Alameda, Valencia (1991)
- Ponte dell'Alamillo, Siviglia (1992)
- Viadotto sull'autostrada A1 e sulla linea TAV, Reggio Emilia (2007)
- Ponte della Costituzione, Venezia (2008)
- Peace Bridge, Calgary (2012)
- Ponte pedonale di Petah Tikvah, Israele (2005)
- Puente de la Mujer, Buenos Aires (2001)
- Samuel Beckett Bridge, Dublino (2009)
- James Joyce Bridge, Dublino (2003)
- Ponte Bac de Roda, Barcellona (1987)
- Sundial Bridge, Redding, California (2004)
- Ponte delle corde all'ingresso di Gerusalemme, Israele (2008)
- Ponte San Francesco di Paola, Cosenza (2018)
- Trinity Bridge, Salford (1995)
- Margaret McDermott Bridge, Dallas (2017)
- Zubizuri, Bilbao (1997)
- Kronprinzenbrücke, Berlino (1996)
- Ponte Lusitania, Mérida (1991)
Stazioni
modifica- Stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana sulla linea Milano-Bologna ad alta velocità, Reggio Emilia (2013)
- Stazione di Zurigo Stadelhofen, Zurigo (1990)
- Stazione di San Gallo Marktplatz, San Gallo[11][12] (1983)
- Stazione di Lisbona Oriente, Lisbona (1998)
- Stazione di Lione Saint Exupéry TGV, Lione (1994)
- Stazione di Liegi Guillemins, Liegi (2009)
- World Trade Center Transportation Hub, New York (2016)
Aeroporti
modifica- Nuovo terminal dell'aeroporto di Bilbao, Bilbao (2000)
Complessi
modifica- Città delle arti e delle scienze, Valencia (1998–2009)
- Centro Internacional de Ferias y Congresos de Tenerife, Tenerife (1996)
- Complesso sportivo olimpico di Atene, Atene (2004)
- Galleria Allen Lambert, BCE Place, Toronto (1992)
Musei
modifica- Museu do Amanhã, Rio de Janeiro (2015)
- Milwaukee Art Museum, Milwaukee (2001)
Il Padiglione Quadracci del Milwaukee Art Museum
Torri
modifica- Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Barcellona (1992)
- Turning Torso, Malmö (2005)
Teatri
modifica- Auditorium di Tenerife, Santa Cruz de Tenerife (2003)
- Teatro Tabourettli, Basilea (1983)
Monumenti
modifica- Obelisco de la Caja, Madrid (2009)
Biblioteche
modificaAltri edifici
modifica- Palazzo di Oviedo, Oviedo (2011)
- Llotja de Sant Jordi, Alcoy (1992)
In costruzione
modifica- Atlanta Symphony Center, Atlanta (progetto sospeso)
- Città dello sport, Roma (cancellato)
- Marina d'Arechi, Salerno (progetto completato nel 2012 ma spesso associato ad altri architetti)
- Stazione di Mons, Mons (in costruzione, prevista apertura 2026)
- Dubai Creek Tower, Dubai (in costruzione, iniziato nel 2016)
Critiche
modificaI progetti di Calatrava sono stati spesso oggetto di critica per ritardi nella realizzazione e per eccessivi costi rispetto ai budget previsti. A Valencia la realizzazione della Ciutat de les Arts i les Ciències (la Città delle Arti e delle Scienze), commissionata nel 1996, è durata 21 anni e ha sforato di 587 milioni di euro il budget iniziale di 311 milioni di euro, con un incremento di oltre l’88%[13].
All'architetto era stata notificata una citazione con la richiesta di 3,8 milioni di euro per danni erariali per gli errori di progettazione del Ponte della Costituzione che collega piazzale Roma alla stazione Santa Lucia a Venezia[14], accuse cadute con una sentenza del 2015. Il proprietario di una cantina vinicola nei Paesi Baschi, La Bodegas Ysios, ha chiesto 2 milioni di euro di risarcimento per la ricostruzione del tetto dal quale entrava acqua[15].
Ad Oviedo, in Spagna, il Palacio de Congresos da lui progettato ha subito un crollo[16]. Ad Haarlemmermeer, vicino ad Amsterdam, i costi per la costruzione di tre ponti sono quasi raddoppiati[17] e milioni di manutenzione sono stati spesi dal 2004. A Bilbao dall'inaugurazione di un ponte di vetro 50 persone hanno già chiesto il risarcimento per danni causati dal fondo scivoloso[18].
Sempre a Bilbao nel progetto di un aeroporto, La Paloma, non è stata prevista la sala di attesa[19]. A Chicago il progetto di un ambizioso grattacielo, il Chicago Spire, è stato sospeso per problemi finanziari conseguenti la grande recessione[20]. A Roma, la realizzazione della città dello sport di Torvergata prevista per i mondiali di nuoto del 2009 è rimasta incompiuta.
Procedimenti giudiziari
modificaNegligenze nella costruzione del Ponte della Costituzione
modificaPer la costruzione del Ponte della Costituzione, il 13 agosto 2019 la Corte dei Conti ha condannato Calatrava in appello – dopo averlo precedentemente assolto in primo grado[21] – a pagare la somma di 78000 € in favore dell'Erario, essendo stato ritenuto responsabile di un aggravio dei costi dell'opera legati alla sottostimazione delle dimensioni di alcuni tubi (una «macroscopica negligenza»[22], secondo i giudici contabili) nonché in relazione ai tempi di usura dei gradini[23], che sono stati sostituiti dopo soli 4 anni (piuttosto che dopo i 20 preventivati da Calatrava), in quanto fortemente danneggiati[24].
La Corte dei Conti ha sottolineato che si è trattato di una negligenza[25]:
Premi
modifica- Medaglia d'oro 2005 AIA
Riconoscimenti
modifica- Nel 1993 laurea honoris causa presso il Politecnico di Valencia
- Nel 1994 laurea honoris causa presso le università di Siviglia ed Edimburgo
- Il 15 aprile 1999 ha ricevuto:
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ a b c Jodidio, Philip. *Santiago Calatrava: The Poetics of Movement*. Rizzoli, 2018.
- ^ a b c d Meuser, Philipp. *Calatrava: Bridges, Buildings, Structures. * Prestel, 1999.
- ^ a b c d Calatrava, Santiago. *Zur Faltbarkeit von Fachwerken*, Dissertation ETH Zürich, 1981.
- ^ Bagnoli, Luca. *La poetica della struttura: l’opera di Santiago Calatrava. * Casabella, n. 781, 2009.
- ^ Nomine di consultori del Pontificio Consiglio della Cultura, su press.catholica.va (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
- ^ Calatrava, Santiago. Santiago Calatrava: Poetics of Movement. * Electa, 1996.
- ^ Salvadó, Francesco. *Santiago Calatrava: tra scultura e ingegneria. * In Architettura e Ingegneria: Dialoghi contemporanei, a cura di L. Zucchi, FrancoAngeli, 2012.
- ^ Cattaneo, Claudio. *Il calcestruzzo come gesto plastico. * In Costruire in Cemento, n. 5, 2004, pp. 16–19.
- ^ a b c d e Alexander Tzonis, Santiago Calatrava. La poetica del movimento, Rizzoli, 1999.
- ^ Karissa Rosenfield, "Projeto de Santiago Calatrava, Museu do Amanhã é inaugurado no Rio de Janeiro", ArchDaily Brasil, 17 dicembre 2015. [1]
- ^ Arte e cultura a San Gallo, su st.gallen-bodensee.ch. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Bohl Bus and Tram Stop / St. Gallen (Overview) - Santiago Calatrava – Architects & Engineers, su calatrava.com. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Calatrava y sus desmanes, su elpais.com.
- ^ Venezia, lo Stato chiede a Calatrava 3,8 milioni per danni all'Erario: «Troppi errori nel ponte sul Canale», su ilsole24ore.com.
- ^ La Bodega Ysios fa causa all'architetto Calatrava, su intravino.com.
- ^ L'Archistar Calatrava deve pagare, su edilia2000.it. URL consultato l'11 novembre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
- ^ Calatravabrug - Luit, Haarlemmermeer, su skyscraperpage.com.
- ^ Non toccate il ponte Zubizuri di Calatrava! L'architetto denuncia Bilbao, su rottasudovest.blogspot.it.
- ^ Perché gli architetti dovrebbero chiedere il feedback degli utenti, su casaeclima.com.
- ^ La crisi globale colpisce anche i grattacieli, su infobuild.it.
- ^ "Assolto" il ponte di Calatrava, in Il Gazzettino, 18 marzo 2015. URL consultato il 13 agosto 2015 (archiviato il 13 agosto 2019).«Per la Corte, la frequenza e la sostituzione dei gradini "meglio sarebbero da ricondurre a un non corretto uso della struttura determinato ad esempio dalla circolazione con trascinamento di carretti". In definitiva, un'opera "complessa e soggetta a oscillazioni che non risultano essere state sottovalutate né in sede di progettazione né in fase di esecuzione".»
- ^ Venezia, l'architetto Calatrava condannato a pagare i danni per l'aggravio dei costi del quarto ponte sul Canal Grande, in la Repubblica, 13 agosto 2019. URL consultato il 13 agosto 2019 (archiviato il 13 agosto 2019).
- ^ Errori su Ponte, Calatrava condannato, in ANSA, 13 agosto 2019. URL consultato il 13 agosto 2019 (archiviato il 13 agosto 2019).
- ^ Alberto Zorzi, «Gradini sbagliati», Calatrava pagherà un mini risarcimento per il suo Ponte a Venezia, in Corriere del Veneto, 13 agosto 2019. URL consultato il 13 agosto 2019 (archiviato il 13 agosto 2019).
- ^ Venezia, archistar Calatrava condannato a risarcire 78mila euro per gli extra-costi del quarto ponte sul Canal Grande, in Il Fatto Quotidiano, 13 agosto 2019. URL consultato il 13 agosto 2019 (archiviato il 13 agosto 2019).
- ^ Ingegneria Civile, indirizzo trasporti arch. Santiago Calatrava Valls, dal sito dell'università, su www3.ing.unicas.it (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2010).
Bibliografia
modifica- Alexander Tzonis, Santiago Calatrava: The Poetics Of Movement, Universe, 1999, ISBN 0-7893-0360-4
- Alexander Tzonis, Santiago Calatrava: The Complete Works, Rizzoli, 2004, ISBN 0-8478-2641-4
- Alexander Tzonis e Rebeca Caso Donadei: Santiago Calatrava. Los Puentes. ISBN 978-84-8156-433-4
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Santiago Calatrava
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su calatrava.com.
- Calatrava, Santiago, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Santiago Calatrava, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (IT, DE, EN, FR) Santiago Calatrava, in SIKART Dizionario sull'arte in Svizzera.
- (EN) Opere di Santiago Calatrava, su Open Library, Internet Archive.
- Conferenza di S. Calatrava a Valle Giulia Roma (maggio 2006), su tv.architettiroma.it. URL consultato il 6 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2006).
- Lectio Magistralis di S. Calatrava a Salerno (2009), su comune.salerno.it.
- Great Buildings Directory, su greatbuildings.com.
- Sito non ufficiale, su calatrava.info. URL consultato il 27 agosto 2005 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2006).
- Turning Torso, su turningtorso.com. URL consultato il 18 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2005). l'edificio più alto della Scandinavia, a Malmö, Svezia.
- Intervista a Santiago Calatrava. Radio3 Suite del 21/11/2017, su Rai. URL consultato il 24 novembre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37713693 · ISNI (EN) 0000 0001 2100 7138 · SBN VEAV013304 · BAV 495/331771 · ULAN (EN) 500020683 · LCCN (EN) n87877172 · GND (DE) 118849816 · BNE (ES) XX907130 (data) · BNF (FR) cb13565150q (data) · J9U (EN, HE) 987007259216805171 · NSK (HR) 000464808 · NDL (EN, JA) 01115884 · CONOR.SI (SL) 38241635 |
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