Scala (attrezzatura)

attrezzo con due staggi e due o più gradini o pioli sui quali una persona può salire e scendere

Una scala è un'attrezzatura (mobile o fissa) utilizzata per spostarsi a piedi tra due altezze diverse attraverso l'utilizzo di due o più gradini (nel caso delle scale a gradini) o di due o più pioli (nel caso delle scale a pioli).[1][2][3] Rientrando in questa definizione ad esempio le scale portatili in legno o metallo utilizzate per svolgere lavori in altezza.[1]

Scala pieghevole

A rigore, sono "scale" anche le strutture come le scale fisse a gradini utilizzate per spostarsi tra i piani di un edificio[1][4] e le scale a gradini che congiungono strade o piazzali (spesso chiamate "scalinate"),[1] pur avendo destinazioni d'uso differenti e quindi caratteristiche (e spesso anche normative) differenti rispetto alle scale intese come "attrezzature".

Elementi di una scala

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I principali elementi che costituiscono una scala sono:

  • gradini e pioli: costituiscono lo "scalino" della scala, ovvero dove viene poggiato il piede per salire; nel caso di alcune scale a pioli (ad esempio nelle scale di corda e nelle scale alla marinara), i pioli sono utilizzati anche per tenersi con le mani, mentre negli altri casi le mani sono tenute ai montanti laterali; secondo lo standard EN 131-1, i pioli hanno una superficie di appoggio minore di 80 mm,[3][5] mentre i gradini hanno una superficie di appoggio maggiore o uguale di 80 mm;[3][5] esistono anche scale che utilizzano contemporaneamente pioli e gradini (in due sezioni diverse della scala)[5]
  • montanti: sono gli elementi verticali ai quali sono connessi i gradini o i pioli;[3] generalmente ciascun tronco di salita ha due montanti, ma esistono anche scale ad un solo montante; nel caso delle scale di corda i montanti sono sostituiti da due corde;
  • tronco di salita: è così chiamato l'insieme di uno o due montanti connessi con i gradini o con i pioli.[3] Le scale con un solo tronco di salita sono dette "semplici"
  • tronco di sostegno: elemento di una scala doppia formato da due montanti e una traversa di collegamento, senza pioli o gradini[3]

Altri elementi che possono essere presenti in una scala sono:

  • piedini antiscivolo
  • cerniere
  • piattaforma
  • ganci
  • gabbia di sicurezza
  • funi
  • dispositivo anticaduta
  • stabilizzatore a barra (installato sulla base della scala allo scopo di fornire una maggiore stabilità alla scala)[5]
  • stabilizzatore laterale (installato ai lati della scala)[5]
  • stabilizzatore a palo (installato dietro la scala, in maniera simile al tronco di sostegno di una scala doppia)[5]

A seconda del loro posizionamento, le scale possono essere distinte in:

  • scale fisse: sono posizionate in una posizione fissa e amovibile
  • scale mobili: possono essere spostate in varie posizioni; con lo stesso termine sono indicate anche le "scale mobili", intese come scale a gradini con movimento automatico, azionate da un motore[1][2]
    • scale portatili: tipo di scala mobile che può essere trasportata e posizionata a mano[3][5] (da una o due persone[senza fonte])
    • autoscale: simili alle scale mobili, ma fissate ad un automezzo

A seconda della loro costruzione, le scale si distinguono inoltre in:

  • scale a pioli: è il tipo più comune di scale portatili; sono generalmente in legno o metallo; i pioli sono collegati a due aste (che nel caso delle scale a pioli in legno prendono il nome di "staggi"[6]) oppure a due funi (ad esempio nelle scale utilizzate in marina, dette "biscagline",[1] oppure nelle scale utilizzate dagli speleologi o nell'alpinismo[1])
  • scale a gradini

Le scale intese come "attrezzature" si distinguono dalle scale intese come "strutture architettoniche"[7] principalmente per il loro utilizzo: le prime infatti sono utilizzate principalmente come attrezzatura di lavoro, mentre le seconde sono una struttura integrata negli edifici.[1] Le scale "architettoniche" sono sempre fisse e generalmente a gradini, mentre le scale come attrezzatura sono spesso scale a pioli e possono essere sia fisse sia mobili.

Scala portatile

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Una scala portatile può essere trasportata e installata a mano, senza mezzi meccanici.[3] Una scala portatile può essere provvista di pioli o di gradini e può avere uno o più tronchi di salita.[3]

I tipi più comuni si scale portatili sono:

  • scala in appoggio, generalmente costituita da un solo tronco (scala in appoggio semplice)
  • scala doppia: con due tronchi di salita
  • scala a sfilo
  • scala telescopica
  • scala innestabile (o all'italiana): formata da più tronchi di salita, innestati tra loro per aumentare l'altezza della scala
  • scala trasformabile
  • scala movibile a castello con piattaforma
  • scala a funi
  • scale multiposizione o pieghevole[senza fonte]

Scala in appoggio

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Per scala in appoggio (o "scala di appoggio"[3]) si intende una scala a uno o più tronchi "non autostabile", cioè che non può stare in piedi da sola, per esempio al centro di una stanza. Per essere utilizzata deve infatti avere la parte inferiore appoggiata su una superficie orizzontale (ad esempio il pavimento di una stanza o il suolo) e la parte superiore appoggiata ad una una superficie verticale (ad esempio una parete).[3]

Scala doppia

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La scala doppia, anche detta "scala a libretto"[senza fonte], è una scala formata da due elementi collegati tra loro, che la rendono autostabile,[3] cioè, a differenza della scala in appoggio, può essere usata anche al centro di una stanza, senza la necessità di appoggiarla al muro per essere utilizzata.

I due elementi che costituiscono la scala doppia possono essere entrambi dei tronchi di salita, permettendo così la salita da un lato o dall'altro, oppure uno di questi elementi può avere solo funzione di sostegno (tronco di sostegno), per cui in tal caso è possibile salire solo da un lato della scala.[3]

L'apertura/chiusura della scala doppia è generalmente consentita da una cerniera posta in cima alla scala.

Può essere provvista di una piattaforma di stazionamento (più ampia dei gradini normali, con una profondità maggiore di 25 cm[3]) e un guardacorpo di sicurezza che permette all'operatore di aggrapparsi e proteggersi per evitare cadute.[3] Può inoltre essere provvista di un dispositivo di sicurezza contro l'apertura.[3]

Scala a sfilo

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La scala a sfilo è una scala dotata di due o più tronchi, che scorrendo permettono di regolare l'altezza della scala un piolo alla volta.[3] A seconda del tipo di meccanismo, la lunghezza della scala è regolata a mano o attraverso un meccanismo a fune.[3]

Scala telescopica

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Per scala telescopica si intende una scala che presenti uno sviluppo telescopico che ne permette l'allungamento. Normalmente sono formate da più sezioni che scorrono una dentro l'altra con meccanismo tipo "canna da pesca". Una scala telescopica può quindi passare da una misura (quando è chiusa) molto compatta a una misura (quando è aperta) molto alta. Le scale telescopiche possono essere sfilate telescopicamente a diverse altezze per raggiungere la dimensione che serve all'operatore. Sono scale facilmente trasportabili, in quanto possono entrare nel baule di un'auto ed essere facilmente stoccabili in casa, ufficio, negozio o in azienda. Ci sono scale telescopiche che possono essere utilizzate in diverse posizioni: appoggiate al muro (scala in appoggio), a cavalletto o zoppe su scalinate.

Scala innestabile

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La scala innestabile, anche detta "scala all'italiana",[3] è un particolare tipo di scala costituita da più tronchi di salita collegati tra loro innestandoli alle loro estremità.[3] Ciascun tronco può essere pensato come una scala in appoggio semplice dotata di dispositivi di collegamento all'estremità. La sua lunghezza può essere dunque aumentata all'occorrenza aggiungendo altri tronchi alla scala,[3] ovviamente non oltre un'altezza massima per la quale la scala non risulterebbe più sicura.

È utilizzata quasi esclusivamente dai Vigili del Fuoco italiani.[senza fonte] Anche in Svizzera questa scala è utilizzata dai pompieri, in particolare nel Canton Ticino e mantiene (nonostante le 4 lingue nazionali) il nome di "scala italiana".[senza fonte]

La scala all'italiana utilizzata dai Vigili del Fuoco italiani è una scala in quattro tronchi tra loro congiungibili, di cui uno munito di "piedi" antisdrucciolo (il 1° pezzo), due perfettamente uguali (pezzo 2 e 3) e un quarto più corto (la cimetta, il 4° pezzo). Completamente composta, la scala pesa circa 55 kg e misura la lunghezza di 10,33 m. Pertanto il limite del suo impiego corrisponde all'altezza di un terzo piano. È teoricamente possibile congiungere infiniti pezzi, ma attualmente per motivi pratici e di sicurezza ci si limita alle quattro unità descritte. Data la possibilità di impiego dei pezzi sia separati, sia tra loro variamente congiunti, la scala si presta a soddisfare le esigenze di impiego tanto all'esterno quanto all'interno degli edifici, in stretti vicoli e in aperture verticali (per esempio le trombe degli ascensori e i camini di aerazione). La scala di regola è composta e scomposta in appoggio a una parete con una manovra particolare. Per il montaggio al fabbricato della scala nella sua totale lunghezza occorre una squadra di 4 militi sorvegliati da un caposquadra. I militi si avvicinano al fabbricato incolonnati: in prima posizione il milite che porta la cimetta della scala e che avrà il compito, durante il montaggio, di assicurare il montante sinistro della scala. In seconda posizione parte il milite che porta il 3º elemento della scala e che avrà il compito di assicurare il montante destro. In penultima posizione arriva il milite che porta al fabbricato il 2° pezzo di scala. Egli resta al piede dei tre elementi per "passarli" in alto durante la fase di montaggio. L'ultimo milite che raggiunge il fabbricato, porta il 1° pezzo che piazza a sinistra degli altri 3 elementi e si prepara al montaggio. Il montaggio avviene "innestando" verticalmente uno dopo l'altro i pezzi, sollevati da terra dal milite che lo esegue. In fase di "istruzione", quando la scala viene montata e smontata da tutti i membri della squadra, si esegue una rotazione delle posizioni in senso orario. In caso di impedimenti che non consentissero questa manovra, la scala può anche essere composta orizzontalmente ed elevata poi a braccia per prendere appoggio nel punto desiderato. Il legname normalmente impiegato per la costruzione degli staggi (montanti) è abete di prima qualità, per la costruzione dei gradini (pioli) si adopera frassino o robinia. I gradini a sezione rettangolare sono incastrati negli staggi e fissati con colla e cunei. Le bussole sono in profilato di acciaio dolce con gola in lastra di rame e massello terminale di riempimento in ferro.

Particolare esercizio effettuabile con la scala italiana è la "controventatura", che consiste nel mantenere perpendicolare al terreno la scala senza appoggi mediante due funi annodate a un intermedio e tenute per i quattro capi da altrettanti operatori. Tale utilizzo della scala Italiana viene perlopiù utilizzato nelle manifestazioni e raramente negli interventi. Può servire a raggiungere lampioni, oggetti sospesi a fili a sbalzo o linee elettriche. Ampiamente usata da personale Telecom Italia durante interventi di manutenzione e installazione di linee telefoniche su pali o su facciate di edifici.

Scala trasformabile

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La scala trasformabile, detta anche "scala estendibile",[3] è un tipo di scala con due o più tronchi che può essere utilizzata in varie forme.[3] Nel caso più semplice di scala trasformabile a due tronchi, può essere ad esempio aperta completamente per formare una scala in appoggio oppure uno dei due tronchi può essere ruotato per formare una scala doppia.[3]

Scala pieghevole

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Per scala pieghevole, anche detta "scala multiposizione"[senza fonte], si intende una scala che presenti uno sviluppo a sezioni che ne permette l'allungamento o il ripiegamento. Normalmente sono formate da più sezioni che tramite cerniere ad attivazione manuale o automatica si muovono a formare una scala completa che può quindi passare da una misura (quando è ripiegata) molto compatta a una misura (quando è aperta) molto alta.

Sono scale facilmente trasportabili, in quanto possono entrare nel baule di un'auto ed essere facilmente stoccabili in casa, ufficio, negozio o in azienda. Le scale pieghevoli possono essere normalmente utilizzate in diverse posizioni: appoggiate al muro, a cavalletto, a banco di lavoro o zoppe su scalinate, una scala pieghevole può arrivare fino a 25 m, ma l'altezza di solito è sui 15,5 metri.

Scala a ganci

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Utilizzo di scale a ganci durante un'esercitazione dei vigili del fuoco di Francoforte

Come la scala all'italiana, anche la scala a ganci fa parte del corredo standard degli automezzi dei Vigili del Fuoco.

Tale scala serve per dare la scalata agli edifici dall'esterno utilizzando la successione di finestre, di balconi o di altri appigli che non mancano mai un edificio. Essa è relativamente leggera (circa 13 kg) e maneggevole. L'apertura dei ganci è di 38 cm. Qualora il davanzale sia di lunghezza superiore all'apertura dei ganci, la scala può essere ugualmente impiegata, potendo i ramponi a lavorare di punta, purché ne sia impedito lo sganciamento dal corrente inferiore del telaio della finestra. La scala ha la lunghezza di 4,85 m e ciò permette il passaggio da un piano all'altro in ogni tipo di edificio. I due montanti sono in frassino e distano tra loro di 17 cm. I montanti sono muniti a conveniente altezza di ponticelli distanziatori che tengono la scala discosta dalle pareti quel tanto che consente al piede di prendere sicuro appoggio sui gradini. La scala può essere formata o in un pezzo unico o in due pezzi congiunti da snodo a cerniera.

I vigili del Fuoco, a seguito della normativa di sicurezza che implica che l'operatore deve assicurarsi che i ganci "rampini" abbiano una presa sicura, che non pregiudichi lo sgancio improvviso della scala con l'operatore e la conseguente precipitazione; utilizzano la scala a ganci quasi prettamente in fase di discesa e non di scalata. Ad esempio: se bisogna accedere ad un balcone sito al 2º piano e da sotto non si ha la certezza sulla solidità del punto di appoggio dei ganci, invece di iniziare la scalata dal piano terra a salire, si utilizza (laddove possibile) il balcone sovrastante quello dell'intervento (in questo caso al 3º piano), ci si assicura che il punto dei ganci sia solido e non manifesti cedimenti, utilizzando la scala in discesa per accedere al piano in totale sicurezza.

Scala a castello

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Scala a castello con piattaforma e ruote

Scale fisse

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Scala retrattile

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Una scala retrattile è una scala a soppalco o a scomparsa che si usa generalmente per l'accesso non frequente ad ambienti di servizio, quali possono essere le soffitte, senza impegnare stabilmente lo spazio di una scala fissa.

Tipicamente per uso interno, anche se esistono anche versioni per l'accesso a tetti o ambienti esterni, possono essere costruite in ferro zincato, alluminio oppure legno. La loro struttura può essere a soffietto o fisarmonica oppure ad elementi richiudibili su sé stessi. I modelli più comuni sono ad azionamento manuale, per mezzo di un gancio montato su un'asta di prolunga ("bastone") ma esistono anche sistemi a servomotore con comando remoto.

Le scale, fisse o mobili, sono utilizzate in molti lavori manuali dove sia necessario spostarsi in altezza (lavori in quota), ad esempio: lavori di tinteggiatura di pareti e soffitto, manutenzione di lampade a soffitto, pulizia grondaie, raccolta di frutti da albero, prelievo manuale di merci in un magazzino, controllo e manutenzione di apparecchiature chimiche, ecc.

Le scale sono utilizzate anche:

  • in attività sportive e ricreative, come ad esempio nell'alpinismo e nella speleologia
  • per salire e scendere da diversi tipi di mezzi di trasporto (ad esempio: autoveicoli, imbarcazioni, aeromobili)
  • durante le operazioni di recupero e salvataggio di persone e animali (ad esempio dai vigili del fuoco)

In passato speciali scale, chiamate "scale d'assedio", erano anche utilizzate per espugnare mura fortificate.

Pericoli e prevenzione

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Lavoro in quota e Caduta (incidente).
  Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.
 
Esempio di etichetta riportante istruzioni per l'uso sicuro di una scala portatile in metallo.

Alle scale portatili sono associati i pericoli tipici del lavoro in quota, tra cui il pericolo di caduta dall'alto.[3] Per prevenire tali pericoli, è importante anzitutto valutare la possibilità di utilizzare attrezzature o metodi più sicuri delle scale portatili.[3]

Esistono diverse alternative all'utilizzo delle scale, ad esempio ponteggi, piattaforme di lavoro elevabili e posizionamento mediante funi. Quando la natura del lavoro da svolgere lo permette, l'utilizzo di metodi che permettono di lavorare su un piano di lavoro stabile (ad esempio: ponteggi e piattaforme di lavoro elevabili) è considerato più sicuro rispetto all'utilizzo delle scale.

Il rischio di caduta dalla scala è maggiore nel caso in cui si utilizza un tipo di scala errato o se si utilizza in maniera errata. Ad esempio le scale doppie non sono adatte a svolgere lavori che necessitano di voltarsi lateralmente rispetto alla scala.[3]

Per evitare il rischio che la scala portatile scivoli, è necessario che sia provvista di appositi piedini antiscivolo.[3]

Le scale portatili presentano anche pericoli durante il loro trasporto, durante il quale esiste ad esempio il rischio di urtare con la scala cose o persone nelle vicinanze.[3]

Le scale in appoggio presentano generalmente un rischio di scivolamento e ribaltamento maggiore rispetto alle scale doppie, soprattutto se sono appoggiate con un'angolazione errata rispetto alla parete di appoggio. L'angolazione alla quale deve essere collocata la scala in appoggio è indicata dai fabbricanti,[3] comunque generalmente l'angolo tra la scala e il suolo dovrebbe essere di circa 65°-75° nel caso di scala a pioli e di circa 60°-70° nel caso di scale a gradini.[3]

Ergonomia

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L'ergonomia di una scala può essere intesa come la sua "praticità d'uso" e copre molti aspetti (ma non tutti) relativi alla sicurezza della scala.

Per potere essere definita "ergonomica" una scala portatile deve rispettare i limiti psicofisici dell'uomo. A titolo di esempio, alcune caratteristiche essenziali per l'ergonomia di una scala sono:

  • avere ingombro e peso contenuti (non oltre 20 kg), in modo da potere essere trasportata facilmente da una sola persona
  • gradini ampi (superficie minima 0,07 )
  • gradini non sovrapposti, per poter salire e scendere liberamente
  • gradini aperti lateralmente e non imprigionati dai montanti
  • bloccaggio automatico della posizione d'uso

Protezione dal rischio elettrico

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La scala statica dissipativa garantisce l'immunità alla scarica elettrostatica (ESD) in riferimento alle norme EN 61000-4-2 / IEC 801-2 (1984). Questa normativa definisce i requisiti di immunità degli apparati e/o utensili alle scariche elettrostatiche indotte dall'operatore o da altri apparati situati nelle loro immediate vicinanze.[8]

Scale isolanti sono scale portatili per lavori isolati da correnti elettrici in basse e/o alta tensione: (1) scale in legno (100% riciclabili); (2) scale in vetroresina (non riciclabili: la frantumazione e granulazione è una possibilità, ma commercialmente non provata; la pirolisi è tecnicamente possibile, ma attualmente non economicamente conveniente); (3) scale in alluminio con trattamenti isolanti per lavori isolati da correnti in bassa tensione. [1]

Normativa e standard

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  Alcuni dei contenuti riportati potrebbero non essere legalmente accurati, corretti, aggiornati o potrebbero essere illegali in alcuni paesi. Le informazioni hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli legali: leggi le avvertenze.

Nell'Unione Europea si applicano specifiche norme tecniche per la progettazione, i metodi di prova, la marcatura e le istruzioni d'uso delle scale, tra cui:

  • EN 131-1 Ladders - Part 1: Terms, types, functional sizes[5]
  • EN 131-2 Ladders - Part 2: Requirements, testing, marking[9]
  • EN 131-3 Ladders - Part 3: Marking and user instructions[10]
  • EN 131-4 Ladders - Part 4: Single or multiple hinge-joint ladders[11]
  • EN 131-6 Ladders - Part 6: Telescopic ladders[12]
  • EN 131-7 Ladders - Part 7: Mobile ladders with platform[13]
  • EN 1147 Portable ladders for fire service use[14]
  • EN 13451-2 Swimming pool equipment - Part 2: Additional specific safety requirements and test methods for ladders, stepladders and handle bends[15]
  • EN ISO 14122-3 Safety of machinery - Permanent means of access to machinery - Part 3: Stairs, stepladders and guard-rails[16]
  • EN ISO 14122-4 Safety of machinery - Permanent means of access to machinery - Part 4: Fixed ladders[17]
  • EN 14183 Step stools[18]
  • EN 14396 Fixed ladders for manholes[19]
  • EN 14975 Loft ladders - Requirements, marking and testing[20]
  • EN 50528 Insulating ladders for use on or near low voltage electrical installations[21]

Alle scale, come per la maggior parte dei prodotti immessi o messi a disposizione sul mercato dell'Unione Europea (ad esclusione di alcuni tipi di prodotti, come alimenti, mangimi, derivati di origine animale, prodotti fitosanitari, oggetti d’antiquariato, ecc.), si applica inoltre il Regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti, come indicato nell'art. 2 dello stesso regolamento.[22]

  1. ^ a b c d e f g h Scala, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 maggio 2025.
  2. ^ a b Grande Dizionario Hoepli Italiano di Aldo Gabrielli - scala1
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae INAIL - Linea guida per la scelta, l’uso e la manutenzione delle scale portatili
  4. ^ Per approfondire, vedi Scala (architettura)
  5. ^ a b c d e f g h (EN) CEN-CENELEC, EN 131-1:2015+A1:2019 Ladders - Part 1: Terms, types, functional sizes
  6. ^ Stàggio¹, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 maggio 2025.
  7. ^ vedi Scala (architettura)
  8. ^ Scale dissipative ESD Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive.
  9. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 131-2:2010+A2:2017 Ladders - Part 2: Requirements, testing, marking
  10. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 131-3:2018 Ladders - Part 3: Marking and user instructions
  11. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 131-4:2020 Ladders - Part 4: Single or multiple hinge-joint ladders
  12. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 131-6:2019 Ladders - Part 6: Telescopic ladders
  13. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 131-7:2013 Ladders - Part 7: Mobile ladders with platform
  14. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 1147:2010 Portable ladders for fire service use
  15. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 13451-2:2015+A1:2020 Swimming pool equipment - Part 2: Additional specific safety requirements and test methods for ladders, stepladders and handle bends
  16. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN ISO 14122-3:2016 Safety of machinery - Permanent means of access to machinery - Part 3: Stairs, stepladders and guard-rails
  17. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN ISO 14122-4:2016 Safety of machinery - Permanent means of access to machinery - Part 4: Fixed ladders
  18. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 14183:2003 Step stools
  19. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 14396:2004 Fixed ladders for manholes
  20. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 14975:2006+A1:2010 Loft ladders - Requirements, marking and testing
  21. ^ (EN) CEN-CENELEC, EN 50528:2024 Insulating ladders for use on or near low voltage electrical installations
  22. ^ EUR-Lex - Regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti (2023)

Voci correlate

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Altri progetti

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