Sei come sei (film)

film italiano del 2002

Sei come sei è un film collettivo del 2002, costituito da sei differenti episodi diretti da altrettanti registi: Massimo Cappelli (Ampio, luminoso, vicino metro), Herbert Simone Paragnani (Appuntamento al buio), Guerino Sciulli (L'ospite), Anselmo Talotta (Una seconda occasione), Luca Lucini (Il sorriso di Diana), Andrea Zaccariello (Una specie di appuntamento)

Sei come sei
Paese di produzioneItalia
Anno2002
Durata97 min
Generecommedia, fantastico, drammatico, orrore, fantascienza
RegiaHerbert Simone Paragnani, Massimo Cappelli, Andrea Zaccariello, Anselmo Talotta, Guerino Sciulli, Luca Lucini
SoggettoHerbert Simone Paragnani, Massimo Cappelli, Andrea Zaccariello, Anselmo Talotta, Guerino Sciulli, Mauro Spinelli
SceneggiaturaHerbert Simone Paragnani, Massimo Cappelli, Andrea Zaccariello, Anselmo Talotta, Guerino Sciulli, Mauro Spinelli
ProduttoreRoberto Cicutto, Tilde Corsi, Gianni Romoli, Laurentina Guidotti, Francesca Longardi, Enzo Porcelli, Grazia Volpi[1]
Casa di produzioneAlia Film, Filmtre, Istituto Luce, Iterfilm, R&C Produzioni, Cattleya, Cinecittà Holding, Ariete Film
Distribuzione in italianoIstituto Luce
FotografiaGian Enrico Bianchi, Raul Torresi, Giancarlo Lodi, Marco Pontecorvo, Manfredo Archinto
MontaggioAlessandra Bonanni, Nicola Barnaba, Roberto Crescenzi, Carlo Balestrieri, Paolo Petrucci
MusicheAndrea Guerra, Giuliano Taviani, Giovanni Luisi, Ezio Bosso, Edoardo Bennato
ScenografiaPierluigi Manetti, Marco Tripaldi, Giuseppe Mangano, Dario De Blasi, Marta Zani, Maria Paola Maino, Marco Luppi
CostumiNicoletta Ercole, Cristina Francioni, Giorgia Alemanni Celant, Maria Paola Maino, Michela Marino
Interpreti e personaggi
episodio "Ampio, luminoso, vicino metro":

episodio "Appuntamento al buio":

episodio "L'ospite":

episodio "Una seconda occasione":

episodio "Il sorriso di Diana":

episodio "Una specie di appuntamento":

Episodi

Ideato da Felice Laudadio[2] e presentato al Festival di Berlino (col titolo Lo sguardo digitale)[3] e al Festival di Cannes, si tratta del primo film italiano interamente digitale[4]. Le sceneggiature degli episodi hanno vinto il premio Cinecittà Digital 2000[5].

  • Ampio, luminoso, vicino metro:

Un uomo entra in un vecchio appartamento. Il luogo è enorme, spoglio e deserto, e l'atmosfera è ulteriormente incupita da un temporale appena scoppiato. Si imbatte in una donna che ascolta la musica con le cuffie. Entrambi sono lì per visitare la casa. La donna tenta di essere cordiale nell'attesa dell'agente immobiliare, ma l'uomo è maleducato e seccato. Quando la donna gli chiede un'opinione sull'immobile, l'uomo sciorina tutti i difetti che ha notato, aggiungendo che l'appartamento è stato teatro di un omicidio efferato da parte di una giovane donna. Improvvisamente impazzita, la donna ha ucciso marito e figli con un attizzatoio. Sconvolta dalla storia e urtata dall'atteggiamento dell'uomo, la potenziale acquirente se ne va. L'agente immobiliare non si fa vivo e l'uomo, aspettando che spiova, telefona alla moglie, raccontandole con soddisfazione di avere scacciato l'acquirente spaventandola con un vecchio fatto di cronaca avvenuto altrove. La moglie gli ricorda però che l'omicidio è avvenuto proprio nella strada dove si trova l'appartamento in vendita. Prima che il suo cellulare si scarichi, apprendiamo anche che l'uomo è cardiopatico. All'improvviso, entra qualcuno: è una donna incappucciata che si piega in un angolo buio e raccoglie un oggetto affusolato. L'uomo, già teso per l'atmosfera cupa, si convince che l'assassina sia tornata sul luogo del delitto, e ha un infarto letale. Poco dopo, la figura incappucciata esce dall'edificio: è l'altra acquirente, tornata indietro solo per recuperare l'ombrello che aveva dimenticato. Con la musica nelle orecchie, non ha sentito le grida dell'uomo agonizzante.

  • Appuntamento al buio:

Anna è a casa, pregustando l'appuntamento al buio che ha organizzato per la serata. Nel frattempo, due ladruncoli arrivano davanti a casa sua, credendola deserta. Il più esperto manda il più giovane a scassinare l'ingresso. In quel momento, Anna apre la porta e scambia il giovane per l'uomo che aspettava. Il ladro sta al gioco, anche perché Anna lo trova molto attraente benché lui si mostri goffo e maleducato. Un incidente con l'antipasto rompe definitivamente il ghiaccio fra i due, e Anna bacia il giovane: finiscono a letto. Intanto il ladro esperto aspetta invano in macchina. Nervoso e spazientito, decide di scavalcare la recinzione della casa. Ma in quella sbuca una volante della polizia. Un giovane agente in divisa arresta l'uomo in flagranza, poi bussa ad Anna per chiederle se vuole denunciare il ladro. Ma è l'altro ladro ad aprire la porta, trovandosi davanti il poliziotto e il compare. I due malfattori non si tradiscono e Anna dice che il giovane è il suo fidanzato. Il poliziotto è imbarazzato e deluso. Anna rifiuta di denunciare il ladro. Mentre il poliziotto attraversa la città col l'uomo in manette, ha un improvviso scatto di rabbia: ferma la volante, libera il ladro e riparte abbandonandolo per strada. Scopriamo che il poliziotto era in realtà l'uomo che Anna aspettava.

  • L'ospite:
  • Una seconda occasione:

Fabio Greco è un giovane studente disperato che, un giorno, si taglia le vene in casa. Finisce nell'aldilà, dove è accolto da un brusco impiegato che, nell'apprendere che la morte del ragazzo è dovuta a un suicidio, ha un attacco d'ira: i suicidi comportano la produzione di una grande quantità di scartoffie. Pur di evitare il lavoro, l'impiegato dice a Fabio che, se il ragazzo lo desidera, può riportarlo in vita, concedendogli così una seconda occasione. Fabio avrebbe un'esistenza splendida e incontrerebbe la donna dei suoi sogni, di cui l'impiegato gli mostra un video. Convinto dalla visione, Fabio accetta e torna in vita. Euforico, esce di casa per incontrare un amico, ma viene investito e ucciso da una macchina. Nell'aldilà, l'impiegato gongola: registrare una morte accidentale comporta per lui un lavoro minimo. «Ci cascano tutti», commenta ridendo tra sé.

  • Il sorriso di Diana:

Diana entra nell'appartamento che ha appena acquistato: è un luogo sporco e cadente, abbandonato da tempo. La ragazza comincia a ristrutturarlo personalmente, e legioni di insetti scappano davanti alla furia disinfestatrice della donna. Ma quando sta per schiacciare il ragno Agenore, Diana si ferma e gli sorride: gli risparmia la vita sperando che le porti fortuna. Il sorriso della donna conquista inaspettatamente il ragno, che si innamora di lei. Agenore cerca di comunicarle il suo amore, offrendole in dono un insetto o nascondendosi fra le pagine di un libro, ma ottiene solo reazioni inorridite. Diana finisce di sistemare l'appartamento e invita a cena l'aitante Fabio. Quando li vede insieme, Agenore realizza che il suo sogno d'amore è impossibile e si lancia verso la coppia, solo per essere schiacciato dalla suola di una scarpa di Fabio. Diana è scossa, ma poi si riprende subito fra le braccia del ragazzo.

  • Una specie di appuntamento:

Stati Uniti d'America, 1912. Il condannato a morte Renard si ritrova in cella con Bryant, un geniale inventore che gli rivela di avere creato una macchina del tempo. Per anni, in segreto, ha costruito un collegamento fra la sedia elettrica e la macchina, nascosta nella cella. Ora è tutto pronto: il giorno successivo, quando Renard verrà giustiziato, l'intera potenza destinata alla sedia verrà deviata verso la macchina, e Bryant tornerà indietro nel tempo di quarant'anni. Renard avrà salva la vita: secondo la legge di quello Stato, infatti, il condannato che sopravvive all'esecuzione deve essere messo in libertà. In cambio, Bryant chiede a Renard di rubare delle chiavi custodite nel museo del carcere. Potrà sottrarle facilmente durante il periodo di osservazione che segue la mancata esecuzione e precede la scarcerazione. Poi anche Renard utilizzerà la macchina del tempo, in occasione di un'altra esecuzione, per andare nel passato portando con sé le chiavi. Quelle chiavi, che nel 1912 sono inutili, nel 1872 permetteranno a entrambi di fuggire dal carcere. Renard dovrà rinunciare alla sua vita nel presente, ma sarà libero nel passato. Il condannato accetta. Tutto va come previsto: Renard sopravvive e Bryant viene trasportato nel passato. Poi Renard ruba le chiavi. Però, arrivato il momento di fare il salto temporale, Renard ha un ripensamento: non vuole lasciare moglie e figlio. Così rimane nel presente. Quando sta per uscire dal carcere, però, il direttore scopre il collegamento elettrico fra la sedia e la cella. Renard verrà comunque giustiziato. È stato lo stesso Bryant, ormai molto anziano e mai uscito dal carcere, a informare il direttore del collegamento.

Accoglienza

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Critica

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Giudicato da alcuni una collezione di "barzellette" che però trova motivo di esistere come veicolo promozionale del digitale[6], viene apprezzato da altri per la varietà dei generi esplorati da ciascuna storia[7] e anche se l'insieme viene ritenuto poco coinvolgente e troppo basato sui colpi di scena finali, viene riconosciuto il valore di intrattenimento di alcuni segmenti[8].

  1. ^ Cinecittà
  2. ^ Sei come sei, su Sentieri Selvaggi, 17 maggio 2002.
  3. ^ Festival: a Berlino 'Lo sguardo digitale', su Box Office, 4 febbraio 2002.
  4. ^ Greco
  5. ^ Cinecittà festiv@l 2000, su Cinecittà News, 6 febbraio 2001.
  6. ^ Emiliano Morreale, FilmTV, 29 maggio 2002.
  7. ^ Sei come sei, su film.it.
  8. ^ (EN) Ronnie Scheib, Six Out of Six, su Variety, 24 settembre 2002.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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