La sharyginite (simbolo IMA: Syg[7]) è un minerale raro del supergruppo della perovskite, all'interno del quale viene collocato nel gruppo delle perovskiti non stechiometriche e da lì al sottogruppo della brownmillerite; appartiene alla famiglia minerale degli "ossidi e idrossidi" e possiede composizione chimica Ca3TiFe2O8.[2]

Sharyginite
Classificazione Strunz (ed. 10)4.AC.10[1]
Formula chimicaCa3TiFe2O8[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico[3]
Parametri di cellaa = 5,4262(4) Å, b = 11,1468(7) Å, c = 5,5308(3) Å, V = 334,5(3) ų, Z = 2[4]
Gruppo puntualemm2[5]
Gruppo spazialePmc21 (nº 26)[3]
Proprietà fisiche
Densità calcolata3,943[6] g/cm³
Durezza (Mohs)5,5 - 6[6]
Sfaldaturabuona lungo {010}; imperfetta lungo {001} e {100}[5]
Fratturaimperfetta
Coloremarrone scuro[4]
Lucentezzasemi metallica[6]
Opacitàopaca[6]
Strisciomarrone[4]
Diffusionerara
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Etimologia e storia

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La sharyginite è stata chiamata così in onore di Victor Victorovich Sharygin del "Sobolev Institute of Geology and Mineralogy" di Novosibirsk (Russia), mineralogista ed esperto di rocce alcaline e pirometamorfiche. Ha lavorato su campioni di xenoliti con sharyginite provenienti da Eifel e ha pubblicato alcuni dati preliminari sul minerale.[4]

La sua località tipo è in Germania, nella cava "Caspar" (50.35252°N 7.2335°E).[8]

Classificazione

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La sharyginite è stata approvata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) come specie minerale a sé nel 2018,[2] pertanto non è elencata nella classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'IMA fino al 2009.[9]

Il minerale è presente nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, dove si trova nella classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e nella sottoclasse "4.A Metallo:Ossigeno = 2:1 e 1:1"; questa viene ulteriormente suddivisa in base al rapporto metallo/ossigeno presente nel composto e alla dimensione dei cationi coinvolti, in modo tale da trovare la sharyginite nella sezione "4.AC M:O = 1:1 (e fino a 1:1,25); con cationi di grande dimensione (± cationi più piccoli)" dove insieme a brownmillerite, shulamitite e srebrodolskite forma il sistema nº 4.AC.10.[1]

Abito cristallino

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La sharyginite cristallizza nel sistema ortorombico con il gruppo spaziale Pmc21 (gruppo nº 26) con i parametri reticolari a = 5,4262(4) Å, b = 11,1468(7) Å e c = 5,5308(3) Å, oltre a 2 unità di formula per cella unitaria.[4]

Origine e giacitura

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La sharyginite è stata trovata in xenoliti calcarei metamorfizzati termicamente in basalto alcalino (per quanto riguarda campioni trovati in Germania e Austria) o ignimbite (per campioni provenienti dal Caucaso settentrionale), in rocce pirometamorfiche (dall'Israele) e rocce metacarbonatiche in discariche bruciate dall'estrazione del carbone (dal bacino di Donec'k). La paragenesi è con fluorellestadite, cuspidina, brownmillerite, rondorfite, larnite, clormayenite-wadalite, rankinite, magnesioferrite, perovskite e fluorite.[5]

La sharyginite è un minerale piuttosto raro ed è stato trovato solo in pochi siti sparsi per il mondo. In Germania ci sono la cava "Caspar", che è la località tipo,[8] nei pressi di Ettringen e Hohenfels-Essingen (entrambi in Renania-Palatinato).[10]

Altri luoghi sono: Klöch (Austria); Verőce (Ungheria); nel governatorato di Gerusalemme (Palestina); ad Arad (Israele); in Cabardino-Balcaria (Russia); nell'oblast' di Donec'k (Ucraina).[10][11]

Forma in cui si presenta in natura

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La sharyginite si presenta in cristalli con dimensioni fino a 200 μm.[5] La lucentezza è semi metallica e il colore è marrone scuro; sulla mattonella di prova lascia uno striscio marrone.[4]

  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - M:O = 1:1 (and up to 1:1.25); with large cations (± smaller ones), su mindat.org. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  2. ^ a b c (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 31 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2025).
  3. ^ a b (DE) Sharyginite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  4. ^ a b c d e f (EN) Rafał Juroszek et al., Sharyginite, Ca3TiFe2O8, A New Mineral from the Bellerberg Volcano, Germany, in Minerals, vol. 8, n. 7, 2018, p. 308, DOI:10.3390/min8070308. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  5. ^ a b c d (EN) Sharyginite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  6. ^ a b c d (EN) Sharyginite, su mindat.org. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  7. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  8. ^ a b (EN) Caspar quarry, Ettringen, Vordereifel, Mayen-Koblenz, Rhineland-Palatinate, Germany, su mindat.org. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  9. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 31 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  10. ^ a b (EN) Localities for Sharyginite, su mindat.org. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  11. ^ (DE) Sharyginite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 31 gennaio 2025.

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