Keir Starmer

politico britannico, attuale primo ministro del Regno Unito
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Sir Keir Rodney Starmer (Londra, 2 settembre 1962) è un politico e avvocato britannico, primo ministro del Regno Unito dal 5 luglio 2024 e Leader del Partito Laburista dal 4 aprile 2020. Dal 2015 è membro della Camera dei comuni in rappresentanza della circoscrizione londinese di Holborn and St Pancras.

Keir Starmer
Ritratto ufficiale, 2024

Primo ministro del Regno Unito
In carica
Inizio mandato5 luglio 2024
MonarcaCarlo III
Vice capo del governoAngela Rayner
PredecessoreRishi Sunak

Leader dell'opposizione
Durata mandato4 aprile 2020 –
5 luglio 2024
MonarcaElisabetta II
Carlo III
Capo del governoBoris Johnson
Liz Truss
Rishi Sunak
PredecessoreJeremy Corbyn
SuccessoreRishi Sunak

Leader del Partito Laburista
In carica
Inizio mandato4 aprile 2020
ViceAngela Rayner
PredecessoreJeremy Corbyn

Membro del Parlamento
In carica
Inizio mandato7 maggio 2015
PredecessoreFrank Dobson
Legislatura56ª, 57ª, 58ª, 59ª
Gruppo
parlamentare
Laburista
CollegioHolborn and St Pancras
Sito istituzionale

Membro del Consiglio privato
In carica
Inizio mandato19 luglio 2017

Direttore della Pubblica Accusa per l'Inghilterra e il Galles
Durata mandato1º novembre 2008 –
1º novembre 2013
PredecessoreKen Macdonald
SuccessoreAlison Saunders

Dati generali
Prefisso onorificoThe Right Honourable
Partito politicoLaburista
Titolo di studio
Università
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di Keir Starmer

Prima di entrare in politica ha svolto la professione di avvocato in qualità di difensore, specializzato in diritti umani. Dal 2008 al 2013 è stato direttore della Pubblica Accusa per l'Inghilterra e il Galles.

È stato nominato Queen's Counsel (QC) nel 2002 e Knight Commander of the Order of the Bath (KCB) nel 2014. Ha prestato giuramento come membro del Consiglio privato il 19 luglio 2017.

Biografia

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Formazione e primi anni

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Nato a Southwark, un borough di Londra, è figlio di una infermiera e di un costruttore di utensili;[1] i genitori, fervidi sostenitori del Partito Laburista, gli dettero il nome del fondatore del partito, Keir Hardie.[2] Insieme ai quattro fratelli, Starmer è cresciuto nella piccola città di Oxted, nel Surrey,[3][4][5] ha frequentato la Reigate Grammar School e studiato diritto all'Università di Leeds e al collegio Saint Edmund Hall dell'Università di Oxford.[6][7]

Starmer ha iniziato la sua carriera legale di barrister nel 1987, specializzandosi nell'area dei diritti umani.[6] Nel 2002 è avanzato a QC (Consiglio della Regina).[8] Direttore della Procura britannica dal 2008 al 2013, è stato eletto membro della Camera dei comuni alle elezioni generali del Regno Unito del 2015 come candidato del Partito Laburista nella circoscrizione di Holborn and St Pancras.[1] Starmer, rieletto nel 2017 e nel 2019, è stato nominato ministro-ombra per la Brexit dal leader laburista Jeremy Corbyn nel 2016.[9]

Leader del Partito Laburista

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Keir Starmer interviene alle elezioni per la leadership del Partito Laburista del 2020 a Bristol.

Dopo la pesante sconfitta dei laburisti nelle elezioni generali del 2019 e le dimissioni di Jeremy Corbyn, il 4 gennaio 2020 Starmer ha annunciato la sua candidatura alla leadership del partito laburista: il 4 aprile 2020, dopo aver battuto le rivali Rebecca Long-Bailey e Lisa Nandy, è stato eletto capo del partito con il 56,2% dei voti al primo turno.[10][11] Nel suo discorso di accettazione ha detto che aveva in programma di "impegnarsi in modo costruttivo con il governo", essendo diventato leader dell'opposizione durante la pandemia di COVID-19. Il giorno seguente ha nominato il suo gabinetto-ombra, che includeva l'ex leader Ed Miliband, così come entrambi i candidati che aveva sconfitto nella corsa per la leadership. Ha anche nominato Anneliese Dodds come Cancelliere-ombra dello Scacchiere, rendendola la prima donna a ricoprire quella posizione anche se in un governo-ombra.

Durante il lockdown legato alla pandemia di aprile 2020, Starmer ha avvertito che il governo "correva il rischio di rallentare la sua strategia di uscita" e ha chiesto "una tabella di marcia per revocare le restrizioni in alcuni settori dell'economia". Nonostante le varie critiche, ha aggiunto che "il governo sta cercando di fare la cosa giusta. E in questo li sosterremo".

 
L'ambasciatore statunitense nel Regno Unito Woody Johnson, Keir Strarmer e il segretario di Stato Mike Pompeo ad un incontro il 21 luglio 2020.

Il 25 giugno 2020 Starmer ha licenziato la sua ex rivale nella corsa alla leadership, Rebecca Long-Bailey, dal suo incarico di segretario di Stato-ombra per l'istruzione. Long-Bailey aveva rifiutato di cancellare un tweet nel quale definiva l'attrice Maxine Peake un "diamante assoluto" e in relazione a un'intervista su The Independent in cui la Peake affermava che la pratica di inginocchiarsi sul collo di qualcuno da parte della polizia statunitense (una pratica usata nell'omicidio di George Floyd a Minneapolis) era stata "appresa dai seminari con i servizi segreti israeliani". L'articolo originale affermava che "la polizia israeliana lo aveva negato". Starmer ha affermato che l'articolo "conteneva teorie del complotto antisemite" e che quindi non avrebbe dovuto essere condiviso da Long-Bailey. La decisione di licenziare Long-Bailey è stata criticata dal Socialist Campaign Group mentre è stata accolta con favore da gruppi ebraici tra cui il Consiglio dei deputati e il movimento operaio ebraico. Starmer ha chiarito che "ripristinare la fiducia con la comunità ebraica è una priorità numero uno. L'antisemitismo assume molte forme diverse ed è importante che tutti siamo vigili". Il 27 giugno l'ha sostituita con Kate Green.

Primo ministro (dal 2024)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Starmer.

In seguito alla vittoria ottenuta, sotto la sua guida, dal partito alle elezioni parlamentari del 2024, è nominato il 5 luglio primo ministro dal re Carlo III, entrando conseguentemente in carica e riportando il Partito Laburista alla guida della nazione dopo 14 anni di governi conservatori.[12][13][14]

Politica interna

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I primi cento giorni di governo sono stati difficili per il premier laburista, stretto tra scandali e divisioni all'interno del partito, tanto che la stampa britannica, sia progressista che conservatrice, ha espresso dure critiche al suo operato. Due settimane dopo il suo insediamento, il 23 luglio 2024, il suo gabinetto non ha voluto eliminare il tetto ai sussidi per le famiglie con più di due figli, introdotto dai conservatori nell’ambito delle politiche di austerità: i sette deputati laburisti che l’avevano chiesto tramite un emendamento alla legge sono stati sospesi. Subito dopo, il 29 luglio, è avvenuta la tragedia di Southport, a nord di Liverpool (dove un uomo ha ferito a coltellate 8 persone, tra cui tre bambine)[15][16]: sono allora scoppiate rivolte urbane fomentate dall'ultradestra inglese[17][18] (convinta che l'attentatore avesse agito per via del terrorismo islamico)[19], che hanno messo a ferro e fuoco il Paese per tutta l’estate[19][20]. Starmer ha agito duramente contro i rivoltosi, ma le numerosissime sentenze emesse per punire i responsabili della guerriglia fomentata dall’ultradestra britannica, ha costretto il ministro degli Interni, Yvette Cooper, a svuotare le carceri già sovraffollate. Le immagini dei detenuti che, dopo essere tornati in libertà, hanno festeggiato con bottiglie di spumante hanno indignato l’opinione pubblica[21].

In campo economico, la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, ha tagliato i sussidi di cui godevano i pensionati come contributo alle spese per il riscaldamento invernale: un'operazione necessaria, per il governo, a sanare il buco da 22 miliardi di sterline ereditato dalla gestione dei Tory. Tuttavia la mossa ha provocato le ire dell’ala più a sinistra del partito laburista, mentre i sindacati, nell’assemblea annuale di Liverpool, hanno fatto passare una mozione simbolica che chiedeva al governo un passo indietro sul provvedimento. Il 30 ottobre, Starmer ha ufficialmente presentato la manovra economica, che, come lui stesso ha annunciato, "Sarà dolorosa"[22].

Altro fattore che ha contribuito a diminuire i consensi al governo laburista sono stati alcuni scandali sorti all'interno dello stesso esecutivo. Il primo è stato il passpartout assegnato dalla sicurezza di Downing Street all’ex banchiere Waheed Alli, ricco finanziatore del partito: Starmer è stato additato per aver accettato da Alli e da altri donatori regali per migliaia di sterline, quali abiti, occhiali, biglietti per le partite dell’Arsenal e per i concerti di Taylor Swift. L’opinione pubblica è rimasta indignata da un comportamento definito scorretto di un leader che per anni si è battuto contro i privilegi.

Inoltre, Starmer è stato costretto a licenziare Sue Grey, sua influente capo di gabinetto, già nota ai tempi del “Partygate” del premier tory Boris Johnson, a causa delle polemiche sul suo ingente stipendio (che contava 3.000 sterline in più rispetto allo stesso titolare dell’esecutivo), fomentate anche dai membri del partito che non tolleravano l'autorità della collaboratrice del primo ministro, vista come eccessivamente restrittiva e intransigente. Al suo posto è stato nominato Morgan McSweeney, braccio destro del premier nonché organizzatore della sua campagna elettorale; con l’occasione, è stata riorganizzata l’intera squadra di governo di Downing Street, un fatto inedito per un governo da poco in carica[21].

Politica estera

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Starmer ha continuato, in politica estera, l'appoggio inglese all'Ucraina in guerra contro la Russia: il 16 febbraio 2025, il primo ministro britannico ha dichiarato che il Regno Unito sarebbe disposto a inviare truppe in territorio ucraino se Mosca accettasse un accordo che richieda la presenza di forze di pace europee. Questa dichiarazione arriva proprio prima di una riunione di emergenza dei leaders europei a Parigi, alla quale ha partecipato lo stesso Starmer. Il premier britannico ha inoltre dichiarato che il Regno Unito è disposto a svolgere un ruolo di guida nella difesa e nella sicurezza dell'Ucraina, impegnando tre miliardi di sterline (corrispondenti a 3,6 miliardi di euro) all'anno fino al 2030.

I suoi commenti sono arrivati dopo una settimana di dichiarazioni vorticose da parte dei funzionari della nuova amministrazione Trump, i quali hanno suggerito che gli Stati Uniti avrebbero ridotto i loro impegni di difesa in Europa e portato avanti i colloqui di pace in Ucraina senza il coinvolgimento dei leader europei. L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, aveva infatti dichiarato il giorno prima che fosse improbabile che l'Europa avesse un posto al tavolo delle trattative nei colloqui di pace tra i due Paesi in guerra, pur affermando che una "alleanza europea" sarebbe "fondamentale" per garantire la sovranità dell'Ucraina[23].

Starmer si è successivamente presentato come un mediatore tra l’Europa e gli Stati Uniti per i negoziati sulla fine della guerra in Ucraina. il 2 marzo 2025 ha organizzato a Londra una riunione con altri 18 leaders internazionali, prevalentemente europei (sebbene fossero presenti anche il primo ministro canadese Justin Trudeau e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan), con l'intenzione di creare una "coalizione di volenterosi" che si sarebbe occupata di elaborare un piano di pace tra i due contendenti, da sottoporre poi agli Stati Uniti: non è stato esplicitato chi ne farà parte, ma è stato reso chiaro che il gruppo sarà guidato dal Regno Unito e dalla Francia.

Ciò è stato possibile per il buon rapporto che Starmer ha con il presidente Trump: la sua visita alla Casa Bianca del 27 febbraio è stata considerata positiva, anche se il primo ministro britannico non è riuscito a raggiungere l’obiettivo di dissuadere Trump dall’affrettare una risoluzione della guerra sfavorevole all’Ucraina e fare in modo che gli Stati Uniti continuino a fornire al Paese garanzie di sicurezza che impediscano alla Russia di invaderlo di nuovo. L’incontro tra i due è andato meglio di quello col presidente francese Emmanuel Macron, avvenuto pochi giorni prima, con toni più distesi.

Starmer ha portato un invito di re Carlo III per una seconda visita di Stato (la prima avvenne nel 2019 ai tempi di Elisabetta II), con lo scopo di blandirlo, oltre ad aver annunciato, poco dopo il suo arrivo a Washington, che il Regno Unito avrebbe aumentato in modo significativo le spese militari, richiesta che gli Stati Uniti chiedono ai Paesi europei membri della NATO (tra cui il Regno Unito). In qualche occasione Starmer ha anche contraddetto Trump e il suo vice J.D. Vance, come quando, a colloquio con il vicepresidente Vance, che aveva criticato il Regno Unito, dicendo che secondo lui non rispettava il free speech (una teoria propugnata dall’estrema destra e dalle intromissioni nella politica britannica di Elon Musk, secondo cui sui media di vari Paesi occidentali e nei social che non possiede, ci sarebbe una specie di censura che limita la libertà di parola, detta appunto free speech) ha risposto, in modo misurato ma fermo, che era fiero della tradizione storica britannica sulla libertà di parola e che sarebbe continuata molto a lungo. Complessivamente l’incontro ha giovato al premier inglese, definito da Trump "un negoziatore tenace", lasciando intendere che ci saranno trattative separate e più amichevoli rispetto a quelle con l’Unione europea, specie sui dazi[24].

Il protagonismo internazionale di Starmer ha giovato alla sua popolarità in crisi, facendolo risalire nel suo tasso d’approvazione di 11 punti e tornare primo nelle risposte alla domanda “chi credi possa essere il miglior primo ministro” tra gli attuali leaders dei principali partiti, secondo un sondaggio pubblicato dal think tank More in Common. Il primo ministro ha ricevuto anche il sostegno dei conservatori, una cosa piuttosto rara, tanto che lo Spectator, la più influente rivista di area conservatrice, ha scritto: "Keir Starmer ha avuto la sua migliore settimana da quando è diventato primo ministro"[25].

Nei confronti dell'Unione europea, il governo Starmer ha avviato una fase distensiva, dopo le tensioni generate dalla Brexit del 2016: il 3 febbraio 2025 ha partecipato al vertice informale del Consiglio d'Europa, per la prima volta dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'UE, incontrando anche il segretario della Nato Mark Rutte. Il primo ministro ha dato priorità a un "patto di sicurezza" di vasto respiro, che tocca aree come la difesa, la migrazione, la sicurezza energetica e le materie prime cruciali, promettendo di eliminare le barriere al commercio. I funzionari europei hanno accolto con favore i tentativi di riavvicinamento di Londra, ma vi sono state indicazioni che gli Stati membri cercheranno di difendere i propri interessi nei futuri negoziati bilaterali, che dovrebbero prendere il via dopo un vertice Ue-Regno Unito previsto in primavera.

Fonti diplomatiche europee hanno suggerito che almeno due Stati membri chiederanno garanzie sui diritti di pesca come condizione preliminare a qualsiasi accordo. L'accordo sulla Brexit, noto come Accordo commerciale e di cooperazione (Tca), garantisce l'accesso reciproco ai pescatori del Regno Unito e dell'Ue nelle rispettive acque fino al giugno del 2026, ma i diritti di pesca dopo tale data devono ancora essere negoziati. L'Unione europea ha avviato un'azione legale contro il recente divieto imposto dal governo britannico ai pescherecci europei di pescare le anguille nelle sue acque per motivi ambientali, una decisione che secondo Bruxelles discrimina e danneggia ingiustamente i pescatori danesi.

L'altra richiesta dell'Ue è un accordo sulla mobilità dei giovani, che renderebbe più facile per i cittadini britannici e quelli europei tra i 18 e i 30 anni di spostarsi oltre il confine tra Regno Unito e Unione europea per motivi di studio, lavoro e di trasferimento, aprendo la strada al Regno Unito per rientrare nel programma Erasmus. Tuttavia, precedentemente il partito laburista ha respinto questa proposta, ritenendola troppo vicina a un ritorno alla libera circolazione, ancora sgradita a gran parte dell'elettorato britannico; malgrado ciò, si ritiene che il governo Starmer stia studiando un accordo per alleggerire i requisiti amministrativi degli artisti che si esibiscono in tournée nell'Ue e nel Regno Unito e per riconoscere reciprocamente le qualifiche professionali[26]. Il 24 aprile, dopo un incontro tra Starmer e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è stato dichiarato che è vicino un accordo sulla mobilità giovanile e la difesa tra Londra e Bruxelles[27].

Il 30 aprile Starmer è anche intervenuto in Medio Oriente, ordinando alla Royal Air Force di bombardare 25 postazioni dei ribelli Houthi in Yemen, da dove partono quotidianamente missili a lungo e medio raggio contro Israele e i convogli commerciali nel Mar Rosso, danneggiando gravemente il commercio globale[28].

Posizioni politiche

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Keir Starmer, Jeremy Corbyn e Louise Haigh durante la rivelazione di un rapporto sulla Brexit, 6 dicembre 2019.

Starmer è stato descritto come esponente della "soft left". Sostiene la proprietà sociale e gli investimenti nei servizi pubblici del Regno Unito, compreso il NHS, nonché l'abolizione delle tasse universitarie. Ha chiesto un aumento delle imposte sul reddito per il 5% superiore dei redditi e la lotta all'elusione fiscale da parte delle società. Sostiene l'inversione dei tagli del Partito Conservatore nell'imposta sulle società e ha sostenuto le proposte anti-austerità dei Labour sotto la guida di Jeremy Corbyn. Sulla disuguaglianza sociale, Starmer propone "indicatori nazionali di benessere" per misurare le prestazioni del paese in termini di salute, disuguaglianza, senzatetto e ambiente. Ha chiesto una "revisione" del sistema di credito universale del Regno Unito.

Starmer ha chiesto la fine delle "guerre illegali" e una revisione delle vendite di armi del Regno Unito. Durante la sua campagna elettorale, si è impegnato a creare un "Prevention of Military Intervention Act", che avrebbe consentito un'azione militare legittima solo con il sostegno della Camera dei comuni. Starmer ha dichiarato nel 2015 di ritenere che la guerra in Iraq "non fosse lecita ai sensi del diritto internazionale perché non vi era alcuna risoluzione delle Nazioni Unite che la autorizzasse espressamente".

Nel 2022, ha dichiarato che ritiene necessaria l'abolizione della Camera dei lord e la sostituzione con una camera alta elettiva[29].

Durante la campagna elettorale del 2024, che lo ha visto vincitore sui conservatori di Sunak, in merito alla guerra in Ucraina, ha affermato che "L'ultima cosa che chiunque in Ucraina desidera è vedere i partiti politici nel Regno Unito litigare per qualcosa che per loro è una questione di vita o di morte", confermando un fronte quasi unito con il governo conservatore uscente in materia di politica estera, nonché un impegno incrollabile nei confronti della NATO e della guerra in Ucraina[30].

Vita privata

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Starmer e sua moglie Victoria al loro arrivo a 10 Downing Street, luglio 2024

Starmer ha sposato nel 2007 Victoria Alexander, avvocata di origine ebraico-polacca[31], e ha un figlio e una figlia cresciuti nella religione ebraica[32]. È stato nominato "cavaliere commendatore" (KCB) dell'Ordine del Bagno in occasione del capodanno del 2014 per servizi resi "alla legge e alla giustizia penale"[33]. Il cavalierato gli conferisce il diritto di essere appellato "Sir Keir Starmer", tuttavia preferisce non essere chiamato "Sir"[34][35].

Starmer è un calciatore appassionato, avendo giocato per Homerton Academicals, una squadra amatoriale a nord di Londra,[36] e tifa l'Arsenal, squadra della Premier League. Starmer è vegetariano, convinto che "sia meglio per se stesso e per l'ambiente"[37].

Starmer ha ottenuto l'attenzione dei media alla fine di ottobre 2020 dopo aver colpito un ciclista. La vittima ha subito ferite lievi. Secondo un suo portavoce, egli è rimasto sul luogo dell'incidente fino all'arrivo dell'ambulanza e il giorno dopo ha denunciato alla polizia. Secondo un portavoce della polizia, Starmer ha parlato con un ufficiale della British Transport Police sul posto, ma ha lasciato la scena dell'incidente prima che arrivassero gli agenti di polizia in servizio[38].

Nel maggio 2022 la polizia britannica ha annunciato l'apertura di un'indagine per una presunta violazione delle norme di confinamento sanitario in vigore nel 2021 nel Regno Unito[39].

Pubblicazioni

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Starmer è autore ed editore di diversi libri sul diritto penale e sui diritti umani:[40]

  • Justice in error, ed. by Clive Walker and Keir Starmer (London: Blackstone, 1993), ISBN 1-85431-234-0
  • Francesca Klug, Keir Starmer and Stuart Weir, The three pillars of liberty: political rights and freedoms in the United Kingdom (London: Routledge, 1996), ISBN 0-415-09641-3
  • Conor Foley and Keir Starmer, Signing up for human rights: the United Kingdom and international standards (London: Amnesty International United Kingdom, 1998), ISBN 1-873328-30-3
  • Miscarriages of justice: a review of justice in error, ed. by Clive Walker and Keir Starmer (London: Blackstone, 1999), ISBN 1-85431-687-7
  • Keir Starmer, European human rights law: the Human Rights Act 1998 and the European Convention on Human Rights (London: Legal Action Group, 1999), ISBN 0-905099-77-X
  • Keir Starmer, Michelle Strange, and Quincy Whitaker, with Anthony Jennings and Tim Owen, Criminal justice, police powers and human rights (London: Blackstone, 2001), ISBN 1-84174-138-8
  • Keir Starmer with Iain Byrne, Blackstone's human rights digest (London: Blackstone, 2001), ISBN 1-84174-153-1
  • Keir Starmer and Jane Gordon, A report on the policing of the Ardoyne parades 12 July 2004 (Belfast: Northern Ireland Policing Board, 2004)

Onorificenze

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«Per i servizi alla legge e alla giustizia penale»
— 2014
  1. ^ a b (EN) Tom Hebert, Who is Sir Keir Starmer? Meet the potential new Labour leader, su standard.co.uk, Evening Standard, dicembre 2019.
  2. ^ (EN) Stephen Moss, Keir Starmer: 'I wouldn't characterise myself as a bleeding heart liberal', in The Guardian, Londra, 21 settembre 2009.
  3. ^ (EN) Stephen Moss, Labour’s Keir Starmer: ‘If we don’t capture the ambitions of a generation, it doesn’t matter who is leading the party’, in The Guardian, 9 aprile 2016. URL consultato il 4 aprile 2020.
  4. ^ (EN) Sir Keir Starmer: ‘My mum’s health battles have inspired me’, Ham & High, 27 marzo 2015. URL consultato il 4 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2020).
  5. ^ (EN) Keir Starmer: The sensible radical, in New Statesman, 31 marzo 2020. URL consultato il 4 aprile 2020.
  6. ^ a b (EN) Stephen Bates, 'He has an ability to motivate and is not easily cowed. If there is a row with the government he will fight his corner', su theguardian.com, The Guardian, 1º agosto 2008.
  7. ^ (EN) Catherine Baksi, Starmer confirms bid to stand for Labour, su lawgazette.co.uk, The Law Society Gazette, 31 luglio 2014.
  8. ^ (EN) Keir Starmer stepping down from DPP role, su bbc.com, BBC, 24 aprile 2013.
  9. ^ (EN) Jeremy Corbyn has appointed Sir Keir Starmer as Shadow Brexit Secretary and the Tories should be worried, su www1.politicalbetting.com, 6 ottobre 2016. URL consultato il 1º luglio 2024.
  10. ^ (EN) Keir Starmer enters Labour leadership contest, BBC, 4 gennaio 2020. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  11. ^ Keir Starmer è il nuovo leader del Labour, su repubblica.it, 4 aprile 2010. URL consultato il 5 aprile 2020.
  12. ^ Trionfo storico del Labour, inizia l'era Starmer in Gb - Europa - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 5 luglio 2024. URL consultato il 5 luglio 2024.
  13. ^ AGI-Agenzia Italia, La schiacciante vittoria dei laburisti in Gran Bretagna, su www.agi.it, 5 luglio 2024. URL consultato il 5 luglio 2024.
  14. ^ Labour's Keir Starmer becomes UK prime minister [Il laburista Keir Starmer diviene Primo ministro del Regno Unito], su bbc.com.
  15. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/07/29/accoltella-e-ferisce-diverse-persone-a-southport-fermato_b5497d8a-5ba2-4d3b-946c-e1cf4d400556.html
  16. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2024/07/30/bambine-accoltellate-mentre-fanno-yoga-vicino-a-liverpool-il-regno-unito-sotto_4f8d9454-ee85-4c79-bd16-29dd298d4ed4.html
  17. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/08/02/ministra-gb-rivoltosi-pagheranno-il-prezzo-della-violenza_b5a3d7b7-d1cd-4509-9596-e105f997c03f.html
  18. ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2024/08/02/ministra-gb-rivoltosi-pagheranno-il-prezzo-della-violenza_17cbf788-9737-42bd-a478-fa5ab95c95fe.html
  19. ^ a b https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2024/08/03/scontri-tra-polizia-e-manifestanti-in-diversi-raduni-nel-regno-unito_77ab0219-9877-434b-9fbb-c6a0f8aa5526.html
  20. ^ https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2024/08/04/bristol-scontri-tra-manifestanti-di-estrema-destra-e-la-polizia_4922b2c0-159e-45c4-b18a-82f2ae028bf7.html
  21. ^ a b https://www.avvenire.it/mondo/pagine/starmer-cento
  22. ^ https://video.milanofinanza.it/video/il-premier-inglese-keir-starmer-annuncia-una-difficile-manovra-di-bilancio-sara-dolorosa-8c7gI7CsREpJ
  23. ^ https://it.euronews.com/my-europe/2025/02/17/regno-unito-il-premier-keir-starmer-pronto-a-inviare-truppe-sul-campo-in-ucraina
  24. ^ https://www.ilpost.it/2025/03/04/ruolo-regno-unito-ucraina-trump/
  25. ^ https://www.spectator.co.uk/article/keir-starmer-has-had-his-best-week-since-becoming-prime-minister/
  26. ^ https://it.euronews.com/my-europe/2025/02/03/keir-starmer-a-bruxelles-per-i-colloqui-di-reset-delle-relazioni-regno-unito-ue
  27. ^ https://www.ilsole24ore.com/art/difesa-accordo-vista-regno-unito-e-ue-AH9GhgS
  28. ^ https://www.liberoquotidiano.it/news/tv-news/42453776/starmer-attaccati-houthi-in-yemen-per-la-sicurezza-nel-mar-rosso/#google_vignette
  29. ^ Keir Starmer: I will abolish House of Lords to ‘restore trust in politics’, su theguardian.com, 19 novembre 2022. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  30. ^ (EN) What a UK Labour election win would mean for Ukraine, su POLITICO, 23 maggio 2024. URL consultato il 5 luglio 2024.
  31. ^ Victoria Starmer, chi è la nuova first lady ebrea del Regno Unito, ex avvocato e dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, in ilgiornaleditalia.it, 5 luglio 2024.
  32. ^ (EN) After Corbyn, UK Labour elects Keir Starmer, Zionist with Jewish wife, as leader, in timesofisrael, 4 aprile 2020.
  33. ^ (EN) The London Gazette, su thegazette.co.uk, 31 dicembre 2013, p. 3.
  34. ^ (EN) Jim Pickard, Keir Starmer: the Brexit opponent making Labour heard on Europe, in Financial Times, Londra, 17 ottobre 2016. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  35. ^ (EN) Tim Lamden, Keir Starmer: 'My mum's health battles have inspired me', in Hampstead & Highgate Express, Londra, 27 marzo 2015. URL consultato il 23 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
  36. ^ Keir Starmer Archiviato il 17 maggio 2020 in Internet Archive., Guardian (21 settembre 2009)
  37. ^ (EN) Humus and HS2 with MP Sir Keir Starmer, in On The Hill, 13 luglio 2017. URL consultato l'11 maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
  38. ^ (EN) Sir Keir Starmer involved in road collision with cyclist, su bbc.com, BBC News, 27 ottobre 2020. URL consultato l'11 novembre 2021.
  39. ^ (EN) Europe Royaume-Uni: le leader de l'opposition visé par une enquête pour violation du confinement, su rfi.fr, RFI, 07-05-2022. URL consultato il 07-05-2022 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2022).
  40. ^ (EN) Starmer, Rt Hon. Sir Keir, (born 2 Sept. 1962), PC 2017; QC 2002; MP (Lab) Holborn and St Pancras, since 2015 | WHO'S WHO & WHO WAS WHO, su ukwhoswho.com, DOI:10.1093/ww/9780199540884.013.U43670. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2020).

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