Siroe, re di Persia (Vivaldi)

Siroe, re di Persia (RV 735) è un dramma per musica in tre atti del compositore italiano Antonio Lucio Vivaldi, su libretto del connazionale Pietro Metastasio.

Siroe, re di Persia
Lingua originaleitaliano
Generedramma per musica
MusicaAntonio Vivaldi
LibrettoPietro Metastasio
Attitre
Epoca di composizione1727
Prima rappr.1727
TeatroTeatro Pubblico di Reggio Emilia
Versioni successive
RV 735-A, RV 735-B, RV 735-C
Personaggi
  • Cosroe, Re di Perfia, Amante di Laodice
  • Siroe, Primogenito dei medesimo, ed Amante di Emira
  • Medarse, Secondogenito di Cosroe
  • Emira, Principessa dì Cambaja in abito da uomo, sotto il nome di Idaspe, Amante di Siroe
  • Laodice, Amante di Siroe, e Sorella di Arasse
  • Arasse, Generale dell'Armi Persiane, ed Amico di Siroe
Autografoperduto

Composto nel 1727, fu rappresentato per la prima volta lo stesso anno al Teatro Pubblico di Reggio Emilia.[1]

Argomento

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Il seguente testo è tratto dall'edizione originale del libretto dell'opera, pubblicato nel 1727 a Reggio Emilia presso l'editore Vedrotti:

"Cosroe II Re di Persia, trasportato da soverchia tenerezza per Medarse suo minor figliuolo, giovane di fallaci costumi, volle associarlo alla corona, defraudandone ingiustamente Siroe suo Primogenito, Principe valoroso, ed intolerante, il quale fù vendicato di questo torto dal Popolo, e dalle squadre che infinitamente l'amavano, e si sollevarono a suo favore.

Cosroe, nel dilatar con l'armi ì confini del Dominio Persiano si era tanto inoltrato con le sue conquiste verso l'Oriente, che avea tolto ad Asbite Re di Cambaja il Regno, e la vita. Nè dalla licenza de' Vincitori avea potuto salvarsi alcuno della regia Famiglia, fuori che la Principessa Emira, figlia del sudetto Asbite; la quale, dopo aver lungamente peregrinato, persuasa al fine non meno dall'amore, che avea già concepito antecedentemente per Siroe, che dal desiderio di vendicar la morte del proprio Padre, si ridusse nella Corte di Cosroe in abito virile col nome di Idaspe; dove, dissimulando sempre l'odio suo, incognita a ciascuno, fuori che a Siroe, ed introdotta da lui medesimo, seppe tanto avvanzarsi nella grazia di Cosroe, che divenne il di lui più amato Confidente. Sopra questi fondamenti, tratti in parte dagli Scrittori della Storia Bizantina, ed in parte verisimilmente ideati, si ravvolgono gli avvenimenti del Drama.

Le parole Numi, fato ecc. non hanno cosa alcuna di Comune cogl'interni sentimenti dell'Autore, che si profeta vero Cattolico.

La Scena è nella Città di Seleucia."[2].

  1. ^ Terenzio Sacchi Lodispoto, Antonio Vivaldi - Siroe, re di Persia, dramma musicale in tre atti, RV 735, su www.flaminioonline.it. URL consultato il 25 ottobre 2025.
  2. ^ Terenzio Sacchi Lodispoto, Antonio Vivaldi - Siroe, re di Persia, dramma musicale in tre atti, RV 735, su www.flaminioonline.it. URL consultato il 25 ottobre 2025.
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