Afragola: differenze tra le versioni

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Sotto il regime [[Fascismo|fascista]] Afragola, come tutti i comuni italiani, fu amministrata da un [[podestà (fascismo)|podestà]] (dal [[1927]] al [[1943]] Luigi Ciaramella). L'area urbana si ampliò, e molte strade furono dotate di rete fognaria e pavimentazione regolare. Il 5 ottobre [[1935]] il re [[Vittorio Emanuele III]], su proposta del podestà, conferì al Comune il titolo di "città", come commemorato da una targa marmorea affissa nell'atrio di Palazzo Civico il successivo 28 ottobre.
 
Con l'armistizio dell'8 settembre 1943, la città fu occupata dai tedeschi, che posero un [[Campo di concentramento di Afragola|campo di prigionia]] all'interno del Casone Spena, nell'area dell'Arcopinto e il 2 ottobre dello stesso anno compirono due stragi, la cosiddetta [[Strage di Afragola]], durante le quali furono assassinate 9 persone.<ref name="SF1">{{Cita web|url=http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/via%20Circonvallazione%20Afragola%202-10-1943.pdf|titolo=Episodio di via Circonvallazione Afragola 2-10-1943|accesso=25 luglio 2019}}</ref><ref name="SF2">{{Cita web|url=http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/masseria%20D_Ambra%20Afragola%202-10-1943.pdf|titolo=Episodio della masseria D’Ambra Afragola 2-10-1943|accesso=25 luglio 2019}}</ref> Tuttavia, il 2 agosto le truppe corazzate alleate, tra i quali il 1st Royal Tank Regiment, la C Coy 1RB, l'H Trp, il Bty H.Q. e il 17th Royal Regiment of Canadian Artillery, stanziatosi nel novembre 1944,<ref>{{Cita web|url=http://www.desertrats.org.uk/WarDiaries/CC_Battery/CCBattery1943.htm|titolo=War Diaries of CC Battery, Royal Horse Artillery 1943|editore=Deserts Rats|accesso=4 agosto 2019|lingua=en}}</ref><ref name="Forty">{{Cita libro|autore=George Forty|url=https://books.google.it/books?id=g0J3BwAAQBAJ|titolo=Desert Rats at War: North Africa. Italy. Northwest Europe|data=2014|editore=Air Sea Media|lingua=en}}</ref> provenienti da [[Somma Vesuviana]], insieme ad alcuni [[autoblindo]] venuti da [[Casalnuovo di Napoli]], si diressero verso la città, dove vi era il quartier generale della brigata, il Brigade Tactical H.Q.,<ref name="Forty"/> con l'intenzione di spingersi ad [[Acerra]], assediata dalle truppe naziste.<ref name="Libertini">{{Cita libro|autore1=Giacinto Libertini|autore2=Ludovico Migliaccio|url=https://books.google.it/books?id=KoaCDwAAQBAJ|titolo=Quarto Volume Seconda Edizione Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovico Migliaccio e Collaboratori 2018 a cura di Giacinto Libertini|data=2018|editore=Istituto di Studi Atellani}}</ref>
 
Il 3 ottobre dello stesso anno, dopo scontri a fuoco con i tedeschi, provenienti da [[Cardito]] e da [[Caivano]], a San Michele e nei pressi del lazzaretto, questi ultimi furono messi in fuga dai contingenti alleati, <ref>{{Cita web|url=https://vetusetnovus.blogspot.it/2014/02/afragola-sconosciuta-il-casone-spena.html|titolo=La guerra ad Afragola}}</ref>. Nel mentre, le truppe naziste occuparono la Strada statale 87.<ref name="Libertini"/> Fino al 4 ottobre, le truppe tedesche, per far fronte agli scontri alleati, formarono una linea di difesa con cannoni semoventi al bivio Cardito-Afragola-Casoria, nei pressi della masseria Lombardi, due a [[Cardito]] ed altri quattro a sud della città, oltre a batterie di artiglieri, mitragliatrici, trincee e unità di fanteria alla masseria della principessa Caracciolo e nella Porchiera.<ref name="Libertini"/> Dopo la fuga dei tedeschi, gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] allestirono un campo di prigionia, il cosiddetto [[Campo di internamento di Afragola|campo 209]], sotto il comando dei militari inglesi.<ref name="Di Fiore">{{Cita libro|autore=[[Gigi Di Fiore]]|titolo=Controstoria della Liberazione|editore=[[Biblioteca Universale Rizzoli]]|data=2012|isbn=978-88-58-62737-2}}</ref>