Cândido Godói: differenze tra le versioni

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}}</ref> Circa allo stesso momento dell'arrivo di Mengele nel [[Brasile]] del Sud, nel [[1963]], l'incidenza dei gemelli avrebbe cominciato a crescere, giungendo alla media attuale di uno su dieci, di cui più della metà sono dizigotici.
 
Camarasa sostiene che il medico nazista per diversi anni avrebbe curato le donne in gravidanza della città brasiliana con particolari medicinali, ottenendo quasi sempre lo stesso risultato: le neo-mamme avrebbero partorito decine di gemelli, tutti biondi e con gli occhi azzurri. Inoltre la maggior parte di questi neonati presentavano caratteristiche insolite per bambini nati in questi territori: i cittadini di Candido Godoi hanno confermato allo storico argentino che il dottor Mengele durante gli anni sessanta avrebbe visitato ripetutamente il borgo, curando con speciali trattamenti le donne del paese.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_22/mengele_brasile_gemelli_ariani_ffc40642-e885-11dd-aae1-00144f02aabc.shtml|titolo=Gemelli, biondi e con gli occhi azzurri - Ecco i brasiliani «ariani» di Mengele|editore=corriere.it|data=22 gennaio 200192009|accesso=29 dicembre 2018}}</ref>
 
Tuttavia, questa teoria è stata contestata da uno storico locale, Paulo Sauthier, il quale dice che Mengele non avrebbe studiato i gemelli nel periodo che trascorse in Brasile. Inoltre, secondo i genetisti, la spiegazione più plausibile per l'alta frequenza di gemelli sarebbe data da isolamento genetico e unioni fra consanguinei.<ref name="Matte" /><ref name="NYTimes">{{Cita news|autore=Alexei Barrionuevo|url=https://www.nytimes.com/2009/02/23/world/americas/23twins.html?_r=1&scp=1&sq=CANDIDO%20GODOI&st=cse|titolo=Mystery of the 'Land of Twins': Something in the Water? Mengele?|editore=New York Times|data=23 febbraio 2009}}</ref><ref>{{cita web