Il '''Palazzo Zogna''', conosciuto come '''ex Caserma Scotti''' venne progettato da [[Pietro Isabello]] che contribuì a caratterizzare l'architettura di Bergamo dei primi anni del [[XVI secolo]]. L'immobile con decreto del 22 ottobre 2009 è dichiarato di ''interesse storico artistico'' come da D.L. del 22 gennaio 2004 n° 42.
== Storia ==
Il palazzo fu costruito da [[Paolo Casotti]] della famiglia [[Casotti de Mazzoleni]], commerciante di panni di lana che si era notevolmente arricchito esportando i suoi prodotti in tutta la penisola [[italiapenisola italiana]]na e che abitava il [[Palazzo Bonomi già Casotti Albani|palazzo Casotti]] in [[via Pignolo]], la strada detta ''dei commercianti'', mentre la villa Zogna era locata fuori dalle mura cittadine.
Se per il [[Palazzo Bonomi già Casotti Albani|palazzo]] residenziale del Casotti non si conosce il progettista, quasi sicuramente palazzo Zogna fu progettato dall'architetto [[Pietro Isabello|Pietro Cleri]] nel 1510, mentre gli affreschi realizzati da [[Andrea Previtali]], amico del committente, che gli affiderà più di un lavoro, vennero terminati del 1512<ref>{{DBI|andrea-previtali_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=Previtali,Andrea|accesso=29 marzo 2018}}</ref>.
Alla morte di Paolo, la proprietà, con tutti gli altri beni, passaronopassò alla vedova Agnese Avinatri in qualità di usufruttuaria a nome dell'unico figlio maschio Giovan Francesco che però morì in giovane età. La proprietà passò quindi ai cugini Giovan Maria e Marsilio figli di Zanarino Casotti<ref>{{cita|G.Petrò|p 9}}.</ref>.
I Casotti nei nomi di Giulio: ''Magnificus Dominus Julius Casottus de Mazolenus'', alienarono la proprietà alla famiglia [[Albani (famiglia bergamasca)|Albani]] con atto del 27 febbraio [[1620]] e successivamente ai [[Suardi (famiglia)|Suardi]]. Gli stabili diventarono poi ospedale militare nel 1885 e caserma nel XIX secolo, trasformando un fabbricato residenziale in ben altre destinazioni d'uso che se, per la parte esterna non portòportarono grandi variazioni, per gli ambienti interni furono di radicale trasformazione<ref>{{cita web|url =https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/05_casermascotti/|titolo =L'ex caserma Scotti, un abbandono lungo 14 anni|editore =L'Eco di Bergamo|accesso =29 marzo 2018|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20180506173524/https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/05_casermascotti/|dataarchivio =6 maggio 2018|urlmorto =sì}}</ref>.
<br >Dismessa la caserma molteplici furono i progetti che si susseguirono nel tempo, dalla realizzazione di spazi adibiti a mostre come appendice della [[Accademia Carrara]], o di ambito sociale, ma nessuno attuato, portando lo stabile in uno stato di forte degrado<ref>{{YouTube|autore=|id =https://www.youtube.com/watch?v=gzROJbLx9bc|titolo=Bergamo-ex caserma Scotti|produttore=LaserPlan ProgettoAzimut|data=19 luglio 201112011|accesso=29 marzo 2018}}</ref>. La ex caserma venne acquistata dalla fondazione Ikaros<ref>{{cita web|url=https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/174221_la_fondazione_ikaros_vince_lasta_e_si_aggiudica_lex_caserma_scotti/|titolo =La fondazioneIkaros vince l'asta e si aggiudica l'ex caserma Scotti|editore =L'Eco di Bergamo|accessp =29 marzo 2018}}</ref> nel [[2011]] e dal marzo 2017 ritirata dalla [[Diocesi di Bergamo]]<ref>{{cita web|url =http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/17_marzo_15/curia-garanti-20-milioni-si-trovo-mano-caserma-f27b08a6-098c-11e7-a31e-79311351b4fb.shtml|titolo=La Curia garantì per 20 milioni e si trovò in mano una caserma|editore=Corriere.it|accesso =29 marzo 2018}}</ref>.
== Architettura ==
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