Viktor Lutze: differenze tra le versioni

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Viktor Lutze nacque a Bevergern, una cittadina della [[Vestfalia]]; si arruolò nel [[Deutsches Heer (1871-1919)|Deutsches Heer]] nel [[1912]], partecipando alla [[prima guerra mondiale]], dove venne ferito quattro volte, perdendo l'[[occhio]] sinistro. Alla fine del conflitto dette le dimissioni dall'esercito, dedicandosi ad attività commerciali, iscrivendosi, nel [[1922]], al [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|Partito Nazista]]; immediatamente iniziò una collaborazione con [[Franz Pfeffer von Salomon]] ed [[Albert Leo Schlageter]] insieme ai quali partecipò nel [[1923]] all'occupazione della [[regione della Ruhr]], precedentemente passata sotto l'influenza di [[Francia]] e [[Belgio]] a seguito del [[trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]].
 
Nel [[1928]] aderì alle ''Sturmabteilungen'', venendo eletto al [[Reichstag (istituzione)|Reichstag]] nel [[1930]], e, dopo che [[Adolf Hitler]] venne nominato [[Cancelliere del Reich]] nel [[1933]]<ref>Il presidente Hindenburg conferì pieni poteri ad Hitler il 26 marzo 1933 ed, il 14 luglio, venne promulgata la legge secondo la quale "il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori è l'unico partito esistente in Germania". Vedi {{Cita|AA.VV. 2004|p. 247|LaRepubblica2004}}</ref>, gli venne conferito l'incarico di comandante della [[gendarmeria]] di [[Hannover]] con il grado di [[Gradi delle Sturmabteilung|Obergruppenführer]]; divenuto dirigenetedirigente dello NSDAP, Lutze si distinse per le attività di repressione sui dissidenti nel suo distretto ed iniziò a partecipare alle più importanti riunioni del partito e di governo, vivendo in prima persona il deteriorarsi dei rapporti tra Hitler ed il comandante delle ''Sturmabteilungen'' Ernst Röhm.
 
== La notte dei lunghi coltelli ==