Militello in Val di Catania: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 37:
Militello in Val di Catania si trova nelle estreme propaggini settentrionali dei [[monti Iblei]]. Dista 40 km da Caltagirone e 54 da Catania a cui è collegata dalla [[Strada Statale 385 di Palagonia|Strada Statale 385]]. È raggiungibile anche per ferrovia: possiede infatti una propria stazione ferroviaria, alla periferia nord, sulla [[ferrovia Catania-Gela]].
==Geologia==
Il paese di Militello si impostatrova su un substrato calcareo appartenente al dominio di Avampaese Ibleo. In particolare si trovaquasi al limite della fine dell'Avanfossa Gela-Catania, osservabile già nelle zone di Palagonia. In particolare si imposta su un substrato calcareo appartenente al dominio di Avampaese Ibleo. Inoltre sono presenti spesso in affioramento le lave basaltiche Quaternarie riferibili alle effusioni sottomarine dovute al sottoscorimento dell'Avampaese sotto la Catena Maghrebide. La "Pillows Lava" o "lava a cuscini" è osservabile in abbondanza all'entrata sud di Militello. Procedendo in direzione Scordia si può osservare uno spaccato del substrato militellese, in corrispondenza del Vallone Carcarone, che rappresenta la parte più superficiale e residuale dell'Avampaese. Sono qui bene evidenti le colate laviche Quaternarie interposte al Calcare organogeno. L'area è interessata anche da vistosi fenomeni carsici, come denunciato dalle innumerevoli grotte presso Contrada Croce, che furono in passato protagoniste essenziali per gli insediamenti umani (da esempio è la storia di S.Febronia). Militello gode di un altidtudine minore (circa 400 m s.l.m.) rispetto al cuore degli Iblei (circa 800 m s.l.m.), a causa del progressivo abbassamento dell'area, dovuto alla nascita di faglie a carattere per lo più normale, che permettono all'Avampaese di sottoscorrere al di sotto del Dominio Europeo. Questo fenomeno è osservabile propio a Poggio Croce in direzione NO ed è alla base della genesi del Graben di Scordia in direzione ENE. (Geologo Giovanni Amenta).
 
==Storia==