Assalonne, Assalonne!: differenze tra le versioni
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Parlando di ''Assalonne, Assalonne!'', Faulkner stesso infatti dichiarò che la maledizione sotto la quale il Sud si dibatteva era la schiavitù e che la maledizione personale di Thomas Sutpen era in realtà il suo orgoglioso e caparbio convincimento di poter fare a meno di sentirsi parte dell'umanità stessa intesa quale ''grande famiglia'', una mentalità e uno stile di comportamento per i quali considerava Sutpen degno piuttosto di commiserazione: un individuo egocentrico, amorale, senza scrupoli, sì, ma non perverso o depravato come uno ''Iago'' in [[Otello]] o un ''Claggart'' in [[Billy Budd (romanzo)]],<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=Y3UtT6-P_kUC&q=%22Absalom+Absalom%22&pg=PA287|titolo=Remarks on Absalom, Absalom!|autore=Hobson|nome=Fred|sito=books.google.com|anno=2003|p= 287|ISBN=9780195154788|lingua= en}}</ref> tuttavia intrinsecamente votato alla rovina.
La struttura del romanzo è complessa e frammentata<ref>{{Cita web|url=https://www.goodreads.com/work/best_book/1595511-absalom-absalom|titolo=Absalom, Absalom!|sito=www.goodreads.com|accesso=5 agosto 2021|lingua= en}}</ref>. ''Assalonne, Assalonne!'' giustappone fatti apparenti, supposizioni basate su informazioni e assolute speculazioni con l'implicazione che le ricostruzioni del passato rimangono irrecuperabili e quindi immaginarie. Faulkner ha però affermato che, sebbene nessuno dei narratori abbia avuto pienamente ragione, poiché nessun individuo può guardare la verità imparzialmente o integralmente ma solo una parte di essa o una sua fase, esiste tuttavia una ''verità oggettiva'' che il lettore avrebbe potuto alla fine conoscere considerando ''insieme'' tutte le narrazioni e tutte le sfaccettature.<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=Y3UtT6-P_kUC&q=%22Absalom+Absalom%22&pg=PA287|titolo=Remarks on Absalom, Absalom!|autore=Hobson|nome=Fred|sito=books.google.com|anno=2003|p= 290|ISBN=9780195154788|lingua= en}}</ref>
La maggior parte dei critici ha cercato di ricostruire tale verità dietro le narrazioni mutevoli, o di mostrare che una tale ricostruzione non può essere operata con certezza o anche di dimostrare che certe incongruenze fattuali e logiche non possono essere superate; nondimeno però alcuni dei critici hanno affermato che, essendo la verità narrata un [[ossimoro]], se si considera invece la storia narrata sul piano del [[mito]] e dell'[[Archetipo (psicologia)|archetipo]], questa costituisce una favola mitologica che lascia intravedere i livelli più profondi dell'inconscio, così da comprendere meglio le persone che da quel mito sono governate, ovvero soprattutto i Sudisti e lo stesso Quentin Compson.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.com/books?id=qYt3TO9KL0QC&pg=PA68&lpg=PA66&dq=%22Absalom,+Absalom%22&lr=&as_brr=3&ie=ISO-8859-1&output=html M. Boyd, ''The Reflexive Novel: Fiction as Critique’’|titolo= The Reflexive Novel: Fiction as Critique|autore= M. Boyd|lingua= en|pp=68}}</ref>
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