Marmota bobak: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Omega Bot (discussione | contributi)
m Bot: sostituisco span col template:Zoo come da discussione
Amplio voce e inserisco fonti
Riga 1:
{{S|roditori}}
{{Tassobox
|nome=BobakMarmotta bobak
|statocons=LC
|statocons_versione=iucn3.1
|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=12830|autore=K. Tsytsulina, I. Zagorodnyuk, N. Formozov e B. Sheftel, 2016}}</ref>
|immagine=Bobak-drawing.jpg
|immagine=[[File:Marnota-marmota-1specimen-kolesnikov-05-2009-gerasimovka1.jpg|230px]]
|didascalia=''Marmota bobak''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio= [[Eukaryota]]
|regno= [[Animalia]]
|sottoregno=
|superphylum=
|phylum= [[Chordata]]
|subphylum=
|infraphylum=
Riga 20:
|sottoclasse=
|infraclasse=
|superordine=
|superordine= [[Euarchontoglires]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Glires]]}}
|ordine= [[Rodentia]]
|sottordine=[[Sciuromorpha]]
|infraordine=
Riga 27:
|famiglia=[[Sciuridae]]
|sottofamiglia=[[Xerinae]]
|tribù=[[Marmotini]]
|genere=[[Marmota]]
|sottotribù=
|generesottogenere='''[[(Marmota]]''')
|sottogenere=
|specie='''M. bobak'''
|sottospecie=
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=[[Philipp Ludwig Statius Müller|Müller]]
|binome=Marmota bobak
|biautore=([[Philipp Ludwig Statius Müller|P. L. S. Müller]]
|bidata=[[1776]])
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|triautore=
|trinome=
|tridata=
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=
|nomicomuni=
|suddivisione=[[Areale]]
|suddivisione_testo=[[File:Bobak Marmot Marmota bobak distribution map.png|230px]]
}}
 
IlLa '''marmotta bobak''' ('''''Marmota bobak''''' {{zoo|([[Philipp Ludwig Statius Müller|P. L. S. Müller]]|[[1776]])}}), nota anche come '''marmotta della steppa''', è ununa [[Mammalia|mammiferospecie]] [[Rodentia|roditore]] appartenente alladella [[famigliaFamiglia (tassonomia)|famiglia]] degli Sciuridi ([[Sciuridae|Sciuridi]]) diffusa dall'Europa orientale all'Asia centrale.<ref name=mammal_diversity>*{{MSW3cita web | url=http://www.mammaldiversity.org/explore.html#species-id=124009281001724 | titolo=Marmota bobak | sito=Mammal Diversity}}</ref>.
 
== Distribuzione e habitat==
In passato l'[[areale]] di questa specie comprendeva le [[steppa|steppe]] di [[Ucraina]], [[Russia]] e [[Kazakistan]], sino al fiume [[Irtyš]]. La caccia da parte dell'uomo e la progressiva riduzione del suo habitat ha portato ad una [[frammentazione ambientale|frammentazione dell'areale]] con l'isolamento delle relative popolazioni ed il loro impoverimento. Attualmente l'areale si concentra negli [[Urali]] e nel nord del [[Kazakistan]] <ref>{{IUCN|summ=12830|autore=Tchabovsky, A. 1996}}</ref>.
 
== Descrizione ==
[[File:Steppenmurmeltier.jpg|thumb|left|La marmotta bobak in un disegno tratto dalla ''Vita degli animali'' di [[Alfred Edmund Brehm|Brehm]] (1883).]]
È un roditore lungo 54-56 cm, di cui 10 cm di coda; il suo manto è color sabbia giallo-ruggine chiaro.
La marmotta bobak raggiunge una lunghezza testa-corpo di 49-57,5 centimetri e pesa circa 5,7 chilogrammi. La coda è lunga circa 10,6-13,0 centimetri. La pelliccia è di colore piuttosto uniforme, da giallo paglierino a rosso ruggine sul dorso e solo leggermente più chiara sul ventre. Il muso è di colore da marrone scuro a nero. Rispetto alle altre [[Marmota|marmotte]], la marmotta bobak ha zampe anteriori particolarmente lunghe. Il colore della coda corrisponde a quello del dorso, mentre la punta va dal marrone al nero.<ref name="Thorington et al. 2012">{{cita libro | autore=Richard W. Thorington Jr., John L. Koprowski e Michael A. Steele | titolo=Squirrels of the World | editore=Johns Hopkins University Press | città=Baltimora, MD | anno=2012 | pp=272-273 | isbn=978-1-4214-0469-1}}</ref>
 
== Biologia ==
La marmotta bobak abita principalmente nelle steppe caratterizzate da una copertura erbacea molto rigogliosa, ma si può incontrare anche nella steppa boscosa e nelle praterie. Come altre marmotte, vive anche sui pendii erbosi e ai margini dei terreni agricoli.<ref name="Thorington et al. 2012"/>
 
[[File:Сурки-байбак на Каблейке.jpg|thumb|Marmotta bobak all'ingresso della tana.]]
[[File:Marmota bobak (Bobac marmot) fur skins.jpg|thumb|Pelli di marmotta bobak (quella a sinistra è stata colorata a motivi leopardati).]]
È una specie diurna ed [[Erbivoro|erbivora]] che si nutre di erbe verdi, boccioli, fiori e germogli. Grazie alle zampe lunghe, è particolarmente adatta ad uno stile di vita in cui lo scavo di gallerie gioca un ruolo importante. Le marmotte trascorrono l'inverno in [[Ibernazione|letargo]] nelle loro tane, in gruppo, per un periodo da sei a sette mesi. Le tane sono complesse e si spingono fino a quattro o cinque metri di profondità; dall'esterno sono riconoscibili per gli alti cumuli di terra scavata. Come i [[Cynomys|cani della prateria]], gli individui della colonia spesso si siedono sui cumuli di terra e controllano i dintorni, emettendo forti richiami di allarme in caso di fattori di disturbo o pericolo imminente. Gli ingressi e i cumuli di terra vengono contrassegnati con secrezioni orali e ghiandolari.<ref name="Thorington et al. 2012"/>
 
Le femmine danno alla luce una cucciolata composta da quattro a sette piccoli tra la tarda primavera e l'inizio dell'estate, ma solo il 60% delle femmine mature partorisce. I piccoli rimangono con i genitori per circa tre anni e lasciano la tana solo quando raggiungono la maturità sessuale. I gruppi familiari e le colonie sono costituiti da diverse famiglie, ognuna delle quali guidata da un maschio dominante e una femmina adulta. Del gruppo fanno parte anche diversi piccoli cresciuti degli ultimi due anni e quelli dell'ultima cucciolata. I gruppi sono parzialmente instabili, specialmente nelle aree dove il disturbo umano è maggiore. Le marmotte bobak possono vivere fino a 7,5 anni.<ref name="Thorington et al. 2012"/>
 
== Distribuzione e habitat ==
La marmotta bobak è originaria delle [[Steppa|steppe]] dell'Europa orientale e dell'Asia centrale: il suo areale si estende dall'[[Ucraina]] centro-orientale, attraverso l'estremità sud-occidentale della [[Russia]], al [[Kazakistan]] centro-settentrionale.<ref name=Krystufek2013>{{cita news | autore=B. Kryštufek e B. Vohralík | anno=2013 | titolo=Taxonomic revision of the Palaearctic rodents (Rodentia). Part 2. Sciuridae: Urocitellus, Marmota and Sciurotamias | rivista=Lynx | città=Praga | volume=44 | pp=27-138}}</ref><ref name="Wilson & Reeder 2005"/><ref name="IUCN"/> Originariamente il suo areale era più vasto, ma la specie è scomparsa da alcune regioni, come la [[Bielorussia]] sud-orientale e l'[[Ungheria]] orientale, e, anche dove è tuttora presente, ha una diffusione discontinua.<ref name=Krystufek2013/> In alcune località, comunque, è stata reintrodotta e sta nuovamente espandendo i confini del suo areale.<ref name=Krystufek2013/> Sulle alture del Kazakistan la marmotta bobak entra in contatto con la [[Marmotta baibacina|marmotta grigia]], con la quale si incrocia, data la presenza di esemplari che mostrano caratteri intermedi tra le due specie.<ref name=Krystufek2013/> Nel 2019, i ricercatori Alyona Koshkina, Johannes Kamp e i loro collaboratori hanno utilizzato delle immagini satellitari per localizzare le gallerie di una popolazione di 7000 marmotte bobak nelle steppe del Kazakistan, che ospitano in tutto una popolazione di circa sei milioni di esemplari.<ref>{{cita web | autore=Chris Baraniuk | titolo=How the Soviet Union's end sparked a grand rewilding | url=https://www.bbc.com/future/article/20210106-how-the-soviet-unions-end-sparked-a-grand-rewilding | editore=BBC | accesso=31 gennaio 2021}}</ref><ref>{{cita news | autore=Alyona Koshkina, Irina Grigoryeva, Viktor Tokarsky, Ruslan Urazaliyev, Tobias Kuemmerle, Norbert Hölzel e Johannes Kamp | titolo=Marmots from space: assessing population size and habitat use of a burrowing mammal using publicly available satellite images | rivista=Remote Sensing in Ecology and Conservation | data=16 dicembre 2019 | volume=6 | numero=2 | pp=153-167 | doi=10.1002/rse2.138 | url=https://zslpublications.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/rse2.138 | accesso=31 gennaio 2021}}</ref>
 
== Tassonomia ==
La marmotta bobak viene classificata come [[specie]] indipendente all'interno del genere ''[[Marmota]]'', che attualmente è composto da 15 specie.<ref name="Thorington et al. 2012"/> Venne descritta per la prima volta dallo zoologo tedesco Philipp Ludwig Statius Müller nel 1776, a partire da alcuni individui provenienti da un territorio che all'epoca faceva parte della Polonia; successivamente la località tipo è stata ristretta alla riva occidentale del [[Dnepr]] in Ucraina.<ref name="Wilson & Reeder 2005">{{cita libro | url=http://www.departments.bucknell.edu/biology/resources/msw3/browse.asp?s=y&id=12400928 | capitolo=Marmota bobak | curatore=[[Don E. Wilson]] e DeeAnn M. Reeder | titolo=Mammal Species of the World. A taxonomic and geographic Reference | volume=2 | edizione=3 | editore=Johns Hopkins University Press | città=Baltimora, MD | anno=2005 | isbn=0-8018-8221-4}}</ref>
 
All'interno della specie si distinguono tre sottospecie, compresa la [[Sottospecie nominale|forma nominale]]:<ref name="Thorington et al. 2012"/>
* ''M. b. bobak'' {{zoo|Müller|1776}}, la forma nominale, diffusa nella parte occidentale dell'areale, nella regione del Volga. È caratterizzata da una colorazione più scura sulla testa e sul corpo rispetto alle altre sottospecie;
* ''M. b. kozlovi'' {{zoo|Fokanov|1966}}, che occupa un areale frammentato nella parte centrale dell'area di distribuzione, vicino a [[Ul'janovsk]] in Russia;
* ''M. b. tschaganensis'' {{zoo|Bazhanov|1930}}, diffusa nella parte orientale dell'areale. Ha la pelliccia di colore giallo paglierino chiaro.
 
In ''Mammal Species of the World'' di Wilson e Reeder, Thorington descrisse solo due sottospecie,<ref name="Wilson & Reeder 2005"/> ma successivamente, nel 2012, lo stesso studioso ha riconosciuto come valida anche ''M. b. kozlovi''.<ref name="Thorington et al. 2012"/>
 
Sebbene gli esemplari occidentali siano più grandi e più scuri di quelli orientali, la loro separazione in sottospecie è discutibile, poiché tale variazione sembrerebbe essere [[Variazione clinale|clinale]].<ref name=Krystufek2013/>
 
In passato, le altre marmotte dalla pelliccia e dalla coda relativamente corte della regione [[Ecozona paleartica|paleartica]], vale a dire la [[Marmota himalayana|marmotta dell'Himalaya]], la [[Marmota sibirica|marmotta della Siberia]], la [[Marmota baibacina|marmotta grigia]] e la [[Marmota kastschenkoi|marmotta della steppa boscosa]], venivano tutte considerate sottospecie della marmotta bobak,<ref name=Krystufek2013/> ma oggi vengono da tutti riconosciute come specie a sé.<ref name="Wilson & Reeder 2005"/> Gli studi [[Genetica|genetici]] hanno dimostrato che la marmotta bobak forma un [[complesso di specie]] con la marmotta grigia e quella della steppa boscosa, mentre le marmotte dell'Himalaya e della Siberia sono più imparentate alla lontana.<ref name=Krystufek2013/>
 
== Conservazione ==
==Biologia==
La marmotta bobak viene classificata come «specie a rischio minimo» (''Least Concern'') dall'[[Unione internazionale per la conservazione della natura]] (IUCN).<ref name="IUCN"/> Tale assegnazione è giustificata dalla ricostituzione delle popolazioni negli ultimi 10 anni e dall'attuale stabilità del numero di esemplari.<ref name="IUCN"/> In passato, fino alla metà del XX secolo, la popolazione era diminuita rapidamente a causa della caccia intensiva e della perdita dell'habitat. Ancora oggi, tuttavia, le marmotte vengono ancora cacciate illegalmente per la carne e la pelliccia.<ref name="IUCN"/>
Costruisce gallerie come tane; il periodo di letargo va da [[dicembre]] a [[febbraio]].
 
== Note ==
Line 63 ⟶ 80:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons}}
 
{{Portale|mammiferi}}