Mercedes AMG F1: differenze tra le versioni
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m rb parziale: o le didascalie vengono inserite anche negli altri paragrafi, oppure è un rilievo ingiustificato/recentismo; oltre al fatto che in questa voce, il focus andrebbe prima di tutto sul team (vedi i titoli costruttori) che non sulle carriere dei piloti |
→Storia: mi arrendo: piuttosto che vedere un obbrobrio simile, non si fa da nessuna parte. |
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Il 21 dicembre 2009 viene annunciato un accordo di sponsorizzazione da 60 milioni di dollari a stagione con la compagnia malese Petronas, che porta a una ridenominazione del team in '''Mercedes Grand Prix Petronas'''.<ref name=petronasmercedes/>
===== 2010
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2010}}
[[File:Nico Rosberg 2010 Bahrain.jpg|miniatura|La [[Mercedes MGP W01]] di Rosberg nel 2010.]]
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Il nome del team utilizzato dal 2012 al 2017, '''Mercedes AMG Petronas F1 Team''', è stato annunciato il 5 dicembre; infatti il nome precedente era '''Mercedes GP Petronas F1 Team'''.<ref>{{Cita web|url=http://www.mercedes-amg-f1.com/en/#/s/news/1211/silver-arrows-works-team-to-race-as-mercedes-amg-petronas-formula-one-team|titolo=Silver Arrows works team to race as MERCEDES AMG PETRONAS Formula One Team|editore=Mercedes AMG F1|accesso=11 febbraio 2012|lingua=EN}}</ref>
===== 2012
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2012}}
La nuova monoposto per la stagione [[2012]] è stata presentata il 21 febbraio in occasione dei test collettivi a [[Barcellona]]. In questa stagione la scuderia di [[Stoccarda]] torna a registrare il miglior tempo in qualifica e a vincere dopo 57 anni con [[Nico Rosberg]] in [[Gran Premio di Cina 2012|Cina]]. Dopo questa vittoria, la scuderia ottiene 2 podi a [[Gran Premio di Monaco 2012|Montecarlo]] con Rosberg (2º) – in questo Gran Premio Schumacher segna anche la ''pole'', ma viene poi retrocesso per aver sostituito il cambio – e a [[Gran Premio d'Europa 2012|Valencia]] con Schumacher (3º), che non saliva sul podio da 6 anni. Nonostante ciò, la stagione è molto deludente per la scarsa competitività della vettura. Il 28 settembre viene ufficializzato l'addio del quarantatreenne [[Michael Schumacher]] alla Mercedes e al suo posto subentra il britannico [[Lewis Hamilton]] della [[McLaren]]<ref>{{Cita web |url=http://www.formulapassion.it/2012/09/f1-schumacher-si-ritira-e-hamilton-alla-mercedes/|titolo=Schumacher si ritira: Hamilton alla Mercedes|editore=FormulaPassion.it|accesso=28 settembre 2012}}</ref>. Il 4 ottobre Schumacher annuncia che a fine stagione si ritirerà dalla [[Formula 1]]. La scuderia tedesca termina la sua peggior stagione in Formula 1 al 5º posto con 142 punti conquistando una sola vittoria con Nico Rosberg in Cina, due podi a Monaco con Rosberg e a Valencia con Schumacher e un giro veloce proprio con il pluri-campione del mondo in [[Gran Premio di Germania 2012|Germania]]. Per quanto riguarda il campionato piloti Rosberg termina la stagione al 9º posto con 93 punti, mentre Schumacher termina la sua ultima stagione in Formula 1 al 13º posto con 49 punti.
===== 2013
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2013}}
Nel [[2013]] la Mercedes ha come piloti il confermato [[Nico Rosberg]] e l'ex pilota della [[McLaren]], [[Lewis Hamilton]]. Nella seconda gara, in [[Gran Premio della Malesia 2013|Malesia]] [[Lewis Hamilton]] salirà sul podio (3º), risultato poi ripetuto in [[Gran Premio di Cina 2013|Cina]] ma dopo questo gran premio le prestazioni in gara iniziano a calare, mentre in qualifica sono le più veloci. Questo è colpa di un problema delle gomme, che si usurano più velocemente. Nel [[Gran Premio di Monaco 2013|Gran Premio di Monaco]], Rosberg vince, ma nei giorni seguenti la Mercedes sarà denunciata da [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e [[Red Bull Racing|Red Bull]] per aver effettuato dei test dopo Barcellona con la macchina 2013 e i piloti ufficiali (non da regolamento). In [[Gran Premio del Canada 2013|Canada]] Hamilton risalirà sul podio di nuovo in 3ª posizione dopo aver perso la 2ª posizione a 8 giri dalla fine ai danni di [[Fernando Alonso]]. Il 20 giugno la Mercedes viene chiamata dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] nel tribunale di [[Parigi]] per il "Caso Mercedes". In [[Gran Premio di Gran Bretagna 2013|Gran Bretagna]] Rosberg vince con Hamilton quarto; quest'ultimo vince in [[Gran Premio d'Ungheria 2013|Ungheria]]. Dopo il [[Gran Premio del Belgio 2013|Belgio]] arrivano solo prove deludenti con Rosberg secondo solo in [[Gran Premio d'India 2013|India]] e terzo ad [[Gran Premio di Abu Dhabi 2013|Abu Dhabi]]. La scuderia tedesca chiuse in seconda posizione il mondiale costruttori, con 360 punti.
==== Il dominio dell'era turbo ibrida (2014-oggi) ====
===== 2014
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2014}}
[[File:ÖAMTC Welt des Motorsports 2016-6.jpg|thumb|[[Toto Wolff]] (a sinistra) e [[Niki Lauda]] (a destra), rispettivamente ''team principal'' e presidente della Mercedes egemone della Formula 1 nella seconda metà degli anni 2010.]]
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Nella stagione [[2014]] la Mercedes si presentò come scuderia di riferimento. In [[Gran Premio d'Australia 2014|Australia]] Rosberg vince con Hamilton ritirato nei primi giri. Dalla [[Gran Premio della Malesia 2014|Malesia]] in poi Hamilton infila 4 vittorie consecutive, sempre davanti al compagno di scuderia, guadagnando la testa nel mondiale. A [[Gran Premio di Monaco 2014|Monaco]] vince Rosberg con Hamilton secondo, mentre in [[Gran Premio del Canada 2014|Canada]] Rosberg giunge secondo e Hamilton è costretto al ritiro. Rosberg vince in Austria seguito da Hamilton, mentre in Gran Bretagna Hamilton vince mentre Rosberg per problemi al cambio è costretto al ritiro, rifacendosi in Germania con pole e vittoria, mentre Hamilton giunge terzo per problemi in qualifica. In Ungheria Hamilton e Rosberg terminano terzi e quarti, e in Belgio gli alfieri Mercedes, toccatisi alla fine del ''Kemmel'', regalano la vittoria a Ricciardo: Rosberg arriva secondo, Hamilton ritirato. In Italia il pilota inglese vince davanti al compagno, e a Singapore, complice il ritiro di Rosberg, si porta in testa al mondiale, allungando ulteriormente con tre vittorie in Giappone, Russia e Stati Uniti. In Brasile è invece il tedesco a vincere, seguito dal compagno. Ad [[Gran Premio di Abu Dhabi 2014|Abu Dhabi]] si decide il titolo piloti, con i punteggi raddoppiati (prima e unica stagione che prevede tale regolamento): al via Hamilton, che si presenta con un vantaggio di +17 sul rivale tedesco, parte benissimo e passa Rosberg scattato dalla pole, che poi per un problema alla parte elettrica scenderà fino al quattordicesimo posto. Hamilton vince il mondiale con 384 punti, contro i 317 del tedesco. La scuderia si aggiudica il primo titolo costruttori della sua storia (divenuto già matematico in [[Gran Premio di Russia 2014|Russia]]) con un totale di 701 punti.
===== 2015
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2015}}
[[File:Mercedes 1! 2!! (22445822101).jpg|thumb|left|La squadra Mercedes festeggia la doppietta conseguita al [[Gran Premio del Giappone 2015]].]]
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In [[Gran Premio del Giappone 2015|Giappone]] trionfa il pilota inglese, con il compagno di squadra secondo. In [[Gran Premio di Russia 2015|Russia]] Hamilton vince, con Rosberg ritirato. Tuttavia questo basta alla Mercedes per vincere il secondo titolo costruttori (consecutivo) della sua storia. Nella successiva gara del 25 ottobre negli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2015|Stati Uniti]], Lewis Hamilton taglia il traguardo precedendo il compagno di squadra laureandosi così, per la seconda volta consecutiva, campione del mondo. In Messico, Brasile e ad Abu Dhabi Rosberg trionfa davanti al compagno di squadra, permettendo al team di raccogliere 12 doppiette in una stagione (nuovo primato) e 703 punti nel totale.
===== 2016
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2016}}
[[File:Hamilton - 2016 Monaco GP 02.jpg|thumb|[[Lewis Hamilton]] controlla sul bagnato la sua [[Mercedes F1 W07 Hybrid|W07 Hybrid]] nel [[Gran Premio di Monaco 2016]].]]
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Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2016|Gran Premio degli Stati Uniti]] reazione d'orgoglio di Hamilton, che torna alla vittoria dopo 5 corse all'asciutto, ma Rosberg limita bene i danni giungendo secondo alle sue spalle. Il divario tra i due quando mancano 3 gare si riduce a 26 punti. Stesso identico risultato nel [[Gran Premio del Messico 2016|Gran Premio del Messico]] di una settimana dopo, con il distacco tra i due che quindi scende a 19 punti quando mancano 2 gare. Nel [[Gran Premio del Brasile 2016|Gran Premio del Brasile]], Hamilton vince davanti a Rosberg, dopo una gara piena di colpi di scena. Quando manca una gara al termine Hamilton tiene ancora il discorso aperto, con il distacco da Rosberg che si riduce a 12 punti. Si giunge così all'ultimo appuntamento stagionale, il [[Gran Premio di Abu Dhabi 2016|Gran Premio di Abu Dhabi]], che segue lo stesso canovaccio delle precedenti 3 gare: pole di Hamilton, Rosberg secondo di fianco a lui, e stessi piazzamenti a fine corsa, che permettono così a [[Nico Rosberg]] di laurearsi campione del mondo per la prima volta nella sua carriera, a 31 anni e 5 mesi esatti, con 385 punti contro i 380 del rivale inglese, e di eguagliare così il padre [[Keke Rosberg|Keke]], iridato nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1982|1982]]. La scuderia chiude la terza stagione di dominio con 19 vittorie, 8 doppiette e 20 pole position su 21 gare, stabilendo il nuovo record assoluto di 765 punti ottenuti in un campionato. Pochi giorni dopo il trionfo, il 2 dicembre Rosberg annuncia il suo ritiro dalle competizioni<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Formula-1/02-12-2016/clamoroso-rosberg-ritiro-formula-1-1701083322637.shtml|titolo=Clamoroso, Rosberg annuncia il ritiro dalla Formula 1!|sito=gazzetta.it|data=2 dicembre 2016|accesso=4 marzo 2017}}</ref>. Al suo posto per il 2017 verrà ingaggiato il finlandese [[Valtteri Bottas]].
===== 2017
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2017}}
[[File:Lewis Hamilton 2017 United States GP (37946711036).jpg|thumb|Hamilton nell'abitacolo della [[Mercedes AMG F1 W08 EQ Power+|W08 EQ Power+]] nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2017]].]]
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La stagione [[2019]] vede un inaspettato ritorno al dominio netto del primo triennio dell'era turbo ibrida, visto che la Ferrari durante i test invernali a Barcellona aveva dimostrato di poter essere addirittura superiore alla casa di Stoccarda, per poi deludere clamorosamente nel corso del campionato. Nella prime dodici gare vengono ottenute 10 vittorie (8 con Hamilton e 2 con Bottas), con il finlandese che a inizio campionato sembra addirittura poter competere alla pari per il titolo con l'inglese, per poi calare nel prosieguo. La scuderia tedesca nel [[Gran Premio del Giappone 2019|Gran Premio del Giappone]] conquista il titolo costruttori per la sesta volta consecutiva, con quattro Gran Premi di anticipo, grazie alla vittoria di Bottas e al terzo posto di Hamilton, eguagliando così il record della Ferrari del periodo 1999-2004. Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2019|Gran Premio degli Stati Uniti]] arriva anche il quinto titolo piloti di Hamilton con la scuderia (il sesto personale), con due Gran Premi di anticipo, grazie al secondo posto ottenuto in gara dietro al compagno di squadra e rivale per il titolo Bottas, vincitore della corsa. Come lo scorso anno, il conclusivo [[Gran Premio di Abu Dhabi 2019|Gran Premio di Abu Dhabi]] serve ad Hamilton per migliorare ulteriormente il record di punti ottenuti in una stagione (413). La sesta stagione di dominio si chiude con 15 vittorie, 9 doppiette e 10 pole position su 21 gare, per un totale di 739 punti. La Ferrari rispetto alle due stagioni precedenti compie un passo indietro piuttosto netto, e nonostante in qualifica sia riuscita a tenere testa alla Mercedes (9 pole position totali), in gara non è mai stata in grado di impensierire realmente il team tedesco (appena 3 vittorie).
===== 2020
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2020}}
[[File:Lewis Hamilton 2020 Tuscan Grand Prix - race day.jpg|thumb|left|Hamilton impegnato nel [[Gran Premio della Toscana 2020]] su [[Mercedes-AMG F1 W11 EQ Performance|W11 EQ Performance]]: la monoposto reca la particolare livrea nera portata al debutto da Mercedes in quell'anno.]]
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Il 1º dicembre Hamilton risulta positivo al [[SARS-CoV-2]]; il giorno seguente viene annunciato il pilota della Williams [[George Russell (pilota automobilistico)|George Russell]] come suo sostituto per il [[Gran Premio di Sakhir 2020|Gran Premio di Sakhir]]. Nella settimana successiva, dopo un tampone con esito negativo, Hamilton riprende il suo posto in vista del conclusivo [[Gran Premio di Abu Dhabi 2020|Gran Premio di Abu Dhabi]]. La settima stagione di dominio si chiude con 13 vittorie, 5 doppiette e 15 pole position su 17 gare, per un totale di 573 punti.
===== 2021 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2021}}
Per la stagione [[2021]] viene confermata di nuovo la coppia di piloti [[Lewis Hamilton]]-[[Valtteri Bottas]], ma il proseguimento del rapporto tra il britannico (in scadenza di contratto a fine 2020) e la scuderia tedesca è divenuto ufficiale solamente l'8 febbraio, dopo un lungo tira e molla che ha gettato dei seri dubbi sulla buona riuscita dell'accordo. L'intera annata è stata caratterizzata dal serrato duello tra Hamilton e il pilota della [[Red Bull Racing|Red Bull]] [[Max Verstappen]], rimasto aperto fino all'ultimo appuntamento del [[Gran Premio di Abu Dhabi 2021|Gran Premio di Abu Dhabi]]. Giunti a pari punti all'atto risolutivo, Verstappen riesce ad avere la meglio sull'inglese (in testa per quasi tutta la gara) proprio nel corso dell'ultimo giro, favorito da un precedente ingresso della ''safety car'', operando il sorpasso decisivo per vincere gara e titolo, il primo della sua carriera. La Mercedes si consola con la conquista dell'ottavo titolo costruttori consecutivo, con un bottino di 9 vittorie e 9 pole position su 22 gare, per un totale di 613,5 punti.
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===== 2022 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2022}}
Nella stagione [[2022]] si verifica un importante cambio nella ''line-up'' dei piloti: dopo
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