Se questo è un uomo: differenze tra le versioni

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* Uno dei capitoli di maggiore importanza è senza dubbio il nono, dedicato a ''i sommersi e i salvati'' (inizialmente pensato come titolo del libro, sarà poi ripreso per battezzare l'importante [[I sommersi e i salvati|saggio]] del 1986): Levi spiega come questa distinzione (tra candidati alla sopravvivenza o alla morte) sia per lui di importanza assai maggiore rispetto a quelle di bene e di male, categorie praticamente impossibili da definire in maniera obiettiva. Levi passa quindi a illustrare le vicende di alcuni detenuti a mo' di ''[[exemplum|exempla]]'': come mostrano le brevi note biografiche dedicate a questi internati, il miglior modo per sopravvivere è senza dubbio quello di conquistarsi un posto al sole facendosi incaricare di mansioni speciali, diventando ad esempio un cosiddetto ''[[Kapò|Kapo]]''. La maniera esemplare per far parte dei votati alla morte sicura è invece quella di adattarsi alle regole ufficiali del campo, per poi indebolirsi lentamente a causa dell'esaurimento, della denutrizione e delle malattie.
* ''Esame di chimica'': in seguito a questa prova sostenuta presso il dottor Pannwitz, Levi viene ammesso alle mansioni di laboratorio. È questo uno dei principali fattori a garantirne la sopravvivenza nel lager, sottraendolo al destino dei cosiddetti ''Muselmänner'', cioè dei votati alla morte certa.
* L'undicesimo capitolo, ''Il canto di Ulisse'', è ispirato al [[Inferno - Canto ventiseiesimo|ventiseiesimo]] canto dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]], in cui viene narrata la vicenda umana di [[Ulisse]], guidato - come [[Dante]] e come Levi - dalla sete di sapere: il protagonista cerca di ricordarsi i versi danteschi e di tradurli aal unPikolo suodel [[JeanKommando Samuel|compagno di prigionia]]chimico. Levi rivive la chiusa del canto (mentre è in fila per la zuppa) come metafora dell'esperienza che sta scontando nel lager.<ref>Primo Levi, ''Se questo è un uomo'', Tascabili Einaudi, Milano 1991, p.103</ref> "- ''Kraut und Rüben'' - Si annunzia ufficialmente che la zuppa è di cavoli e rape: - ''Choux et navets''. - ''Kàposzta és répak''. Infin che 'l mar fu sovra noi rinchiuso".<ref>''ibidem''; il testo dantesco muta talvolta nella trasposizione di Levi, anche se leggermente, rispetto alla versione critica successiva di [[Giorgio Petrocchi]], poi universalmente adottata.</ref>
* ''I fatti dell'estate'': questo capitolo si riferisce al tracollo militare dei [[nazisti]], fatto quindi noto ai prigionieri. Neanche alla fine della guerra, dopo lo [[sbarco in Normandia]] e la gigantesca controffensiva sovietica in [[Unione Sovietica|Russia]], si sviluppa tra i prigionieri una speranza vera e propria: i fronti alleati sono infatti lontanissimi, mentre la necessità di risolvere gli impellenti problemi della sopravvivenza quotidiana continua a essere onnipresente.
* ''Ottobre 1944'', il tredicesimo capitolo, illustra la sopravvivenza di Levi a una retata di selezione da parte dei nazisti.