Miracoli eucaristici di Buenos Aires: differenze tra le versioni

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== 1992 ==
[[File:Cud eucharystyczny.png|thumb|La reliquia del miracolo eucaristico del 1992]]
Il primo maggio 1992, nella chiesa di Santa Maria, a Buenos Aires, il [[Ministro straordinario della santa comunione|ministro dell'Eucaristia]] Carlos Domínguez, laico, vede sul [[corporale]], davanti al [[tabernacolo]], due frammenti di ostia, presumibilmente caduti dalla [[pisside]]. Si rivolge al parroco, padre Juan Salvador Carlomagno, nato nel 1933 ed ordinato nel 1960<ref>https://laciudadavellaneda.com.ar/fallecio-mons-carlomagno-sacerdote-de-avellaneda-lanus/</ref>, che decide di applicare la procedura prevista per questi casi: i due frammenti vengono posti nell'acqua di un piccolo recipiente, che viene chiuso nel tabernacolo.
 
L'otto maggio padre Juan controlla il recipiente e si accorge che nell'acqua si sono formati come tre [[coagulo|coaguli]] di sangue, mentre sulle pareti ci sono come delle scie di sangue. Viene avvisata la Curia e, essendo assente il cardinale [[Antonio Quarracino]] (immediato predecessore di [[Jorge Mario Bergoglio]]), il vescovo ausiliare, mons. Eduardo Mirás, raccomanda una perizia medica, che conferma la natura ematica della sostanza esaminata. Quando l'acqua del recipiente, col passare del tempo, evapora, rimane sul fondo una crosticina rossa, lunga circa due centimetri.