Campo di internamento di Urbisaglia: differenze tra le versioni

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===Gli internati===
I primi detenuti erano ebrei italiani e arrivarono al campo il 16 giugno 1940, mentre altri 80 ebrei stranieri tra cui tedeschi, austriaci, polacchi, rumeni e [[apolidia|apolidi]], vennero internati a fine luglio. All'inizio della primavera del '41 giunsero gli stranieri della [[Venezia Giulia]], appartenenti alle minoranze etniche slave che il regime fascista perseguitò vigorosamente, seguiti già dal 1942 dai civili sospettati di simpatie antifasciste<ref name= urbisaglia/>.<br />
Tra gli internati ebrei italiani, troviamo [[Raffaele Cantoni]], [[Carlo Alberto Viterbo]], [[Eucardio Momigliano]], Gino Pincherle, [[Bruno Pincherle]], Renzo Bonfiglioli, Odoardo Della Torre, Renzo Cabib, Ugo Volli, Leone Del Vecchio, Carlo Hanau con i figli Primo Ugo e Secondo Lino. Tra gli ebrei stranieri Heinrich Ramras<ref>{{cita web|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-6397/ramras-enrico.html|titolo=Ramras, Enrico|accesso=10 maggio 2023}}</ref>, Chaim Sternbach, Otto Bauer, Hermann Seemann, Leon Goldenberg, lo scrittore [[Noël Calef]] e Paul Pollak<ref>{{cita web|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-6278/pollak-paul.html|titolo=Pollak, Paul|accesso=10 maggio 2023}}</ref> che, nel periodo della detenzione, continuò ad esercitare la professione di medico a favore degli internati del campo<ref>{{cita web|url=https://anpiurbisaglia.wordpress.com/campo-di-internamento-di-urbisaglia/paul-pollak/|titolo=Paul Pollak|accesso=10 maggio 2023}}</ref><ref name= campo/>, dal quale fu anche rilasciata un'ampia testimonianza<ref>{{cita web|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/storico/detail/IT-CDEC-ST0006-000045/testimonianze-pollak.html|titolo=Testimonianze di Pollak|accesso=10 maggio 29232023}}</ref><ref>{{cita web|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/storico/detail/IT-CDEC-ST0006-000092/34-ricordi-paul-pollak-jacob-mausner-wilhelm-baehr-34.html|titolo="Ricordi di Paul PollaK, di Jacob Mausner, Wilhelm Baehr"|accesso=10 maggio 29232023}}</ref> sulle condizioni di vita nel campo, nonché unico superstite<ref>{{Cita libro|titolo = Giuseppe Moscatelli «Moschino»|autore = Igino Colonnelli|url = https://www.google.it/books/edition/Giuseppe_Moscatelli_Moschino/9ewAEWtj1uIC?hl=it&gbpv=1&dq=paul+pollak&pg=PA270&printsec=frontcover|editore = Halley|città = Matelica|anno =2008 |p = 270|sbn = IT\ICCU\MIL\0756281|LCCN = |oclc =955377718}}</ref> degli ebrei internati a Urbisaglia che furono trasferiti nei campi tedeschi di sterminio.<br />
Dalle memorie del dottor Paul Pollak che così ricorda il suo periodo di internamento al campo: {{Citazione|Prima del mio soggiorno ad Urbisaglia ero stato in un campo di concentramento tedesco, e dopo Urbisaglia fui ad Auschwitz, dove potei parlare con deportati di quasi tutti i paesi europei e potei fare confronti sul destino e sul trattamento degli ebrei in altri paesi. Avevo sempre presente allo spirito il campo di Urbisaglia. Il trattamento umano dei suoi internati rimarrà sempre un attestato di lode per l'Italia e un documento della sua nobile antica civiltà e della sua sincera religiosità. Nelle ore grigie ed oscure di Auschwitz, abbiamo sempre visto davanti a noi, come un miraggio, il luminoso giardino di Urbisaglia in Italia, paese di sole e di buona gente<ref>{{cita web|url=https://www.eclettico.org/israele/urbis/pollak.htm|titolo=IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI URBISAGLIA Dr. Paul POLLAK|accesso=10 maggio 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.cronachemaceratesi.it/2013/01/26/studenti-in-visita-al-campo-di-internamento-del-palazzo-giustiniani-bandini/284443/|titolo=Studenti in visita al campo di internamento del palazzo Giustiniani Bandini|accesso=8 maggio 2023}}</ref>.
}}