Polittico della Madonna del Rosario: differenze tra le versioni

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Il polittico, che è l'opera più antica ospitata nella chiesa, è posto come [[Pala d'altare|pala]] di un altare ligneo dipinto in finto marmo e completa delle quindici piccoli dipinti su cuoio raffiguranti i [[Rosario|misteri del Rosario]] donati nel 1599 da due migranti dossonesi.<ref>{{cita web|url=http://culturabrembana.com/la-valle-brembana-in-100-schede-dossena/|titolo=La valle Brembana in cento schede|editore=Cultura Brembana|accesso=30 maggio 2021}}</ref> L'altare dedicato alla Madonna del Rosario era originariamente dedicato alla Madonna Immacolata e gestito dalla congregazione omonima composta di sole donne.
 
Il polittico ospita nella parte inferiore la predella composta di due tavole laterali raffiguranti ciascuna sei apostoli aventi al centro i santi Pietro e Paolo. L'ordine superiore vi sono a sinistra san Rocco con il bastone nell'atto di mostrare la piaga della gamba, mentre a destra sant'Antonio Abate con i campanelli posti sul bastone, e sulla mano destra la fiamma che lo identifica, entrambi a figura intera. L'ordine superiore i santi Marco evangelista e Giovanni evangelista. Il polittico termina con le raffigurazioni del profeta Isaia e della sibilla completi di cartiglio. Centrale l'immagine di Dio Padre. Le tavole sono inserite in una cornice dorata che presenta nella parte centrale una nicchia sempre in oro dove è posta la statua della Madonna del santo Rosario con il Bambino in braccio.<ref>{{cita|Abelàse|p. 111}}.</ref>Le tavole sono state oggetto di restauro nel 1991.<ref>{{cita libro|titolo=Restauri 199011991-1995|autore=Enrico De Pascale|editore=provincia di Bergamo|anno=1996|pp=74-76}}</ref>
 
== Note ==