Giuseppe Saragat: differenze tra le versioni

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Nel 1922 aderì al [[socialismo]], non tanto per vocazione [[Ideologia|ideologica]], quanto per solidarietà nei confronti della gente povera, ovvero quel [[proletariato]] che andava organizzandosi, oppresso dai "figli di papà" come ebbe a dire lui stesso.
 
Socialista del filone [[Socialismo riformistagradualista|riformistagradualista]] e [[umanitarismo|umanitario]], si nutrì della cultura politica di [[Filippo Turati]], divenendo così esponente di primo piano del [[Partito Socialista Unitario (1922)|Partito Socialista Unitario]], il partito nato il 4 ottobre 1922<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/psu/|titolo=PSU|accesso=15 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171016070026/http://www.treccani.it/enciclopedia/psu/|urlmorto=no}}</ref> dalla espulsione dei gradualisti turatiani dal [[Partito Socialista Italiano|PSI]], del quale [[Giacomo Matteotti]] era segretario.
 
Il PSU fu uno dei partiti più perseguitati d'Italia all'epoca del regime fascista. Oltre alla barbara uccisione del suo segretario Matteotti (10 giugno 1924), infatti, fu il primo a essere sciolto, il 14 novembre 1925, a causa del fallito attentato a [[Benito Mussolini|Mussolini]] del suo iscritto [[Tito Zaniboni]], avvenuto il 4 novembre precedente.