Tengujo: differenze tra le versioni

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{{nihongo|'''Tengujo''' o carta tengucho|典具帖紙|tenguchōshi}} è un tipo di carta giapponese estremamente sottile, al punto da apparire trasparente, ricavata dalle fibre del gelso ([[Broussonetia papyrifera]])<ref>{{Cita web|titolo=Japanese paper: History, development and use in Western paper conservation|url=https://icon.org.uk/system/files/public/Publications/AandE15/4-ae15_mizumura_43-59.pdf|data=Aprileaprile 2015|accesso=25 maggio 2020-05-06|nome=Megumi|cognome=Mizumura| nome2=Takamasa|cognome2=Kubo|nome3=Takao|cognome3=Moriki|lingua=En}}</ref>.
 
Proprio per le sue caratteristiche di leggerezza e trasparenza, la carta Tengujo viene utilizzata nella conservazione di archivi cartacei per interventi di "[[Restauro del libro|risarcimento]]" del supporto. Fu introdotta per la prima volta in occidente per il restauro dei volumi danneggiati durante la [[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|alluvione di Firenze del 1966]]. Oggi è utilizzata dai principali musei del mondo<ref name="Newyork">{{Cita news|nome=Whang|cognome=Oliver|data=5 maggio 2020|titolo=The Thinnest Paper in the World|lingua=en|pubblicazione=The New York Times|url=https://www.nytimes.com/2020/05/05/science/the-thinnest-paper-in-the-world.html|accesso=6 maggio 202012020}}</ref> È anche utilizzata nell'arredamento come superficie di pannelli e lampade.<ref>{{Cita web|titolo=Baku Sakashita: In light of good design|url=https://www.japantimes.co.jp/life/2019/03/31/style/baku-sakashita-light-good-design/|cognome=Yamada|nome=Mio|data=31 marzo 2019|pubblicazione=The Japan Times|lingua=en|accesso=6 maggio 2020}}</ref>
 
La carta è prodotta dalla azienda Hidaka Washi nella [[Prefettura di Kōchi]], Giappone, fin dal 1949.<ref>{{Cita news|url = https://www.ilpost.it/2020/05/24/carta-sottile-giappone/|titolo = A cosa serve la carta più sottile al mondo|pubblicazione = il Post|data = 24 maggio 2020|accesso = 26 maggio 2020|formato = |citazione = Si chiama tengujo, è spessa 0,02 millimetri e si produce solo in una fabbrica in Giappone}}</ref> La composizione della carta prevede l'uso delle fibre di gelso (kozo), una soluzione lievemente alcalina di acqua e ''neri'' (un liquido estratto dalla pianta di [[Abelmoschus manihot|tororo-aoi]]).<ref name="Newyork" />