Genocidio nella Striscia di Gaza: differenze tra le versioni

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{{Recentismo}}
{{in corso|conflitti}}
{{Incidente
|titolo = Genocidio nella Striscia di Gaza
|immagine = Gaza-nov-12-3 (8210960074).jpg
|didascalia = Edifici di [[Gaza]] devastati dai bombardamenti
|evento = Genocidio
|tipo = Strage di massa
|nazione = PSE
|altre nazioni =
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|mappa = Gaza Strip map2 id.svg
|didascalia mappa = Mappa della [[Striscia di Gaza]] che mostra le città principali e gli stati confinanti
}} 
 
Il '''genocidio nella Striscia di Gaza''' è l'accusa mossa da diversi governi delle [[Nazioni Unite]] e da [[organizzazioni non governative]] nei confronti dello [[Stato di Israele]], colpevolizzato di aver commesso e di continuare a compiere un presunto [[Genocidio|sterminio]] nei confronti del popolo [[Palestinesi| palestinese]] presente nel territorio di [[Striscia di Gaza|Gaza]], durante l'attuale [[Guerra Israele-Hamas]], ennesima ostilità facente parte del [[Conflitto arabo-israeliano]]. Si tratta quindi di un argomento controverso e tutt'ora considerato divisivo per quanto riguarda la [[geopolitica]] internazionale. Il governo di Israele rinnega infatti qualsiasi ipotesi di genocidio, affermando di stare intraprendendo un conflitto armato al solo scopo di neutralizzare i [[Terrorismo|terroristi]] di [[Hamas]], colpevoli dell'[[Attacco di Hamas a Israele del 2023|Attacco a Isreaele del 7 ottobre 2023]] e di voler sfruttare i civili palestinesi con l'intento di farsi scudo.<ref>{{Cita web|url=https://www.affarinternazionali.it/genocidio-la-controversa-questione-delle-accuse-a-israele/|titolo=La controversa questione delle accuse a Israele}}</ref>
 
==Antefatti==
{{Incidente
Alla [[guerra in Palestina del 1948]] seguì la fondazione dello Stato israeliano in buona parte dei territori che componevano il [[Mandato britannico della Palestina]], creato nel bel mezzo della [[Prima guerra mondiale]] dopo che l'[[Impero ottomano]] abbandonò la regione, che vanne quindi occupata dalla [[Royal Army]]. Il dominio britannico sulla [[Palestina]] fu poi confermato tre anni più tardi con la Conferenza di [[Sanremo]]. I britannici sostenevano politiche di immigrazione [[Ebrei|ebraica]] nella colonia palestinese, che al tempo era per l'80% formata da abitanti di etnia [[Arabi|araba]] e [[religione musulmana]]. I principali esponenti della maggioranza arabo-islamica, tra cui il noto [[Amin al-Husseini]], tentarono di opporsi a questa forma di [[sionismo]], temendo che i valori demografici potessero presto invertirsi. Questa situazione sfociò in numerosi conflitti violenti tra i due [[gruppi etnici]] presso [[Gerusalemme]], dove la controparte araba fu duramente repressa dalle autorità britanniche. Nel [[1936]] la situazione degenerò in una rivolta grande dei musulmani per chiedere l’indipendenza e la fine dell’immigrazione ebraica, che aveva raggiunto il suo apice in seguito all’ascesa del [[nazismo]] in [[Germania]]. Come risultato dell'[[intifada]], la popolazione ebraica di Gerusalemme fu bandita dalla città. Il governo coloniale britannico in risposta pubblicò il cosiddetto [[Libro bianco (Palestina)|Libro bianco]], ovvero una serie di manovre atte a favorire il processo d'indipendenza della Palestina. L'atto non prevedeva la [[soluzione dei due Stati]], ma si limitava semplicemente a porre un freno all'immigrazione ebraica. La decisione provocò inevitabilmente un profondo malcontento tra gli ebrei.<ref>{{Cita web|url=https://www.storicang.it/a/gerusalemme-lorigine-di-conflitto_16250#:~:text=Il%20mandato%20britannico,-L'11%20dicembre&text=La%20Gran%20Bretagna%20amministrava%20la,il%20popolo%20ebraico%C2%BB%20in%20Palestina.|titolo=Il Mandato britannico della Palestina}}</ref>
|immagine = Fars Photo of Casualties in Gaza Strip during 2023 War 03.jpg
 
|tipo = [[Genocide]], [[collective punishment]], [[mass murder]], [[ethnic cleansing]], [[forced displacement]], [[bombardment]], [[targeted killing]]s, [[starvation (crime)|starvation]] as method of war, [[torture]], [[Sexual and gender-based violence against Palestinians during the Israel–Hamas war|rape]]
Dopo la sanguinosa [[Seconda guerra mondiale]] e gli eventi correlati alla [[Shoah]], nel novembre [[1947]] l'Assemblea delle Nazioni Unite optò per la creazione di due stati sovrani e indipendenti: Israele e Palestina. Una soluzione in principio non troppo dissimile negli intenti a quella che pressoché contemporaneamente portò alla separazione tra [[India]] e [[Pakistan]] dopo la fine del [[Raj Britannico]]. Sei mesi dopo terminò ufficialmente l'occupazione coloniale, sebbene già da tempo l'area fosse abbandonata a sé stessa e sull'orlo di una [[guerra civile]]. Ben presto i paesi arabi confinati invasero [[Militare|militarmente]] la Palestina per impedire l'affermazione del progetto sionista. Tuttavia il nascente Stato ebraico ottenne una vittoria schiacciante, riuscendo ad annettere gran parte dello Stato arabo. I restanti territori furono poi inglobati da [[Egitto]] e [[Giordania]]. Il decennio seguente fu caratterizzato da forti tensioni tra Israele e le nazioni limitrofe, impegnate ad affermare i princìpi del [[socialismo arabo]] e dell'[[antisionismo]]. La [[Crisi di Suez]] e il Secondo conflitto arabo-israeliano del [[1956]], portarono alla ribalta del presidente egiziano [[Gamal Abd el-Nasser]] e della sua visione di un [[Medioriente]] [[Panarabismo|panarabico]] e [[Anti-imperialismo|anti-imperialista]]. Egli si prodigò infatti per l'ambizioso progetto di un'unione politica tra Egitto e [[Siria]], definitivamente tramontato all'inizio degli [[anni '60]]. Pochi anni anni dopo Nasser e il mondo arabo concepirono l'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina]], inizialmente semplice strumento per regolarizzare il pattugliamento dei confini, si tramutò ben presto nel principale organo a disposizione della [[Resistenza (politica)|resistenza]] palestinese di stampo [[Laicismo|laico]]. Durante la [[Guerra dei sei giorni]] gli israeliani invasero nuovamente il [[Penisola del Sinai|Sinai]], la striscia di Gaza, la [[Cisgiordania]] e Gerusalemme. Questo causò la reazione delle Nazioni Unite, che chiesero il ritiro dell'[[Esercito israeliano]] dai territori occupati. Tuttavia lo Stato ebraico si limitò a porre tali zone sotto la supervisione di un'amministrazione militare, per indurre la popolazione araba ad emigrare spontaneamente. Intanto l'OLP guidato da [[Yasser Arafat]] effettuò un cambio di strategia, anteponendo la [[guerriglia]] alle meno efficaci sommosse popolari. Una coalizione araba attaccò Israele nel [[1973]] per liberare i territori occupati. Il conflitto è ricordato come [[Guerra del Kippur]] e terminò senza esiti risolutivi, ma fu un importante successo per i paesi arabi, che per la prima volta mostrarono di poter mettere in difficoltà l'apparato militare dello Stato ebraico, fino a quel momento di gran lunga superiore rispetto alle forze nemiche.<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/la-nascita-di-israele-e-la-questione-mediorientale_(Storia-della-civilt%C3%A0-europea-a-cura-di-Umberto-Eco)/|titolo=La fondazione e l'affermazione dello Stato ebraico}}</ref>
|vittime = * Damaging or destruction of approximately 80% of homes and 50% of buildings in Gaza{{sfn|Semerdjian|2024|p=4|ref=Semerdjian2024a}}<ref>{{cite news |last1=Malsin |first1=Jared |date=30 December 2023 |title=The Ruined Landscape of Gaza After Nearly Three Months of Bombing |url=https://www.wsj.com/world/middle-east/gaza-destruction-bombing-israel-aa528542 |work=[[The Wall Street Journal]] |access-date=4 January 2024 |archive-date=4 January 2024 |archive-url=https://web.archive.org/web/20240104000648/https://www.wsj.com/world/middle-east/gaza-destruction-bombing-israel-aa528542 |url-status=live}}</ref>{{efn|The destruction includes:<ref>{{cite news |first1=Tamila |last1=Varshalomidze |first2=Maziar |last2=Motamedi |title=Netanyahu criticises Israel's allies for 'short memory' |work=[[Al Jazeera English|Al Jazeera]] |date=17 March 2024 |url=https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/3/17/israels-war-on-gaza-live-13-aid-trucks-reach-north-malnutrition-doubles?update=2778271 |access-date=17 March 2024 |archive-date=17 March 2024 |archive-url=https://web.archive.org/web/20240317121442/https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/3/17/israels-war-on-gaza-live-13-aid-trucks-reach-north-malnutrition-doubles?update=2778271 |url-status=live}}</ref><ref>{{cite web |url=https://reliefweb.int/map/occupied-palestinian-territory/unosat-gaza-strip-comprehensive-damage-assessment-january-2024 |title=UNOSAT Gaza Strip Comprehensive Damage Assessment-January 2024 |website=[[ReliefWeb]] |date=1 February 2024 |access-date=21 March 2024 |archive-url=https://web.archive.org/web/20240210004011/https://reliefweb.int/map/occupied-palestinian-territory/unosat-gaza-strip-comprehensive-damage-assessment-january-2024 |archive-date=10 February 2024 |url-status=live}}</ref><br/>{{bulleted list|at least 360,000 homes|392 educational facilities|267 places of worship|17 hospitals are partially functional|83% of groundwater wells are not operational}}}}
 
* 20% of population facing "catastrophic levels of acute food insecurity" involving "an extreme lack of food, starvation, and exhaustion"<ref>{{cite news |last=Burke |first=Jason |date=24 June 2024 |title=One in five households in Gaza go whole days without food, draft UN report says |url=https://www.theguardian.com/world/article/2024/jun/24/gaza-households-hunger-draft-un-report |work=[[The Guardian]] |archive-url=https://web.archive.org/web/20240706152623/https://www.theguardian.com/world/article/2024/jun/24/gaza-households-hunger-draft-un-report |archive-date=6 July 2024}}</ref>
In quel periodo prese vita il fenomeno del [[terrorismo palestinese]], caratterizzato da violenti [[Attentato|attentati]] che colpirono diverse aree del mondo. I primi eventi terroristici di quegli anni riguardano: il [[Dirottamento del volo El Al 426]], l'[[Attacco al volo El Al 253]] e quello al [[Volo Swissair 330]]. Seguirono altri fatti violenti come il [[Massacro di Monaco di Baviera]] ai danni di alcuni atleti israeliani durante [[Giochi della XX Olimpiade]] e un nuovo attacco aereo, riguardante il dirottamento del [[Volo Japan Air Lines 404]], compiuto grazie alla collaborazione dei terroristi palestinesi con alcuni membri dell'[[Armata Rossa Giapponese]], gruppo terroristico di ispirazione [[Comunismo|comunista]]. I rapporti tra quest'ultima organizzazione terroristica e il [[Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina]], portò ad altri molteplici attacchi mortali tra i quali il [[Massacro dell'Aeroporto di Lod]] e l'[[Attentato di Napoli]].<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/attentati-palestinesi-anni-70-80#12|titolo=Gli attentati internazionali degli anni '70-'80}}</ref>
* 1,900,000+ internally displaced persons<ref name="HRW-Starvation"/><ref>{{harvnb|Sathar|2023}}; {{harvnb|Qutami|2023|p=532}}; {{harvnb|Semerdjian|2024|p=4|ref=Semerdjian2024a}}</ref>
[[File:Map of Mandatory Palestine in 1946 with major cities (in English).svg|thumb|Mappa che mostra il territorio rivendicato dai [[Nazionalismo palestinese|nazionalisti palestinesi]]]]
|feriti = {{bulleted list|
Fondato da [[Ahmed Yassin]] sui valori dei [[Fratelli Musulmani]], nel [[1987]] nacque [[Hamas]] (Movimento di Resistenza Islamica). Trattasi di un'organizzazione [[Islamismo|islamista]] palestinese di carattere [[paramilitare]] e [[politico]], ritenuta un gruppo terroristico da Israele e dai [[Civiltà occidentale|paesi occidentali]]. Si pone come obiettivo quello di causare l'espulsione dello Stato ebraico dalla [[Canaan|regione cananea]], sostituendolo con uno Stato islamico che segua i confini della Palestina mandataria. Durante lo stesso anno i giovani palestinesi protestarono animatamente per ribellarsi contro l'esercito israeliano, accusato di vessare la popolazione araba. La sommossa fu sedata in seguito a numerosi arresti di massa. Dopodiché si ritiene che molti civili palestinesi vennero sommariamente processati e quindi giustiziati in quanto considerati spie agli ordini dell'OLP. Poiché al contrario di quanto previsto dal progetto iniziale delle Nazioni Unite, un vero Stato palestinese non fu mai riconosciuto fino a quel momento, per tentare di pacificare la situazione iniziarono colloqui tra la stessa OLP e Israele, i quali condussero nel [[1993]] agli [[Accordi di Oslo]], che determinarono la nascita dell'''Autorità nazionale palestinese''. Lo status giuridico della Palestina resta tuttavia dubbio e controverso, in quanto ufficialmente è riconosciuto come Stato non membro avente riconoscimento di osservatore permanente. Per via di tali provvedimenti il [[primo ministro]] israeliano [[Yitzhak Rabin]] fu accusato di essere un nazista, da due futuri capi di Stato suoi connazionali: [[Ariel Sharon]] e [[Benjamin Netanyahu]].
|At least 42,718 killed{{efn|name=gazamoh|Per the [[Gaza Health Ministry]] and Government Information Office,<ref name="Death-number"/> which has previously been deemed reliable by prominent and independent organisations.<ref>{{cite news |last=Prothero |first=Mitchell |date=25 January 2024 |title=Israeli Intelligence Has Deemed Hamas-Run Health Ministry's Death Toll Figures Generally Accurate |url=https://www.vice.com/en/article/y3w4w7/israeli-intelligence-health-ministry-death-toll |work=[[Vice News]] |archive-url=https://web.archive.org/web/20240303132219/https://www.vice.com/en/article/y3w4w7/israeli-intelligence-health-ministry-death-toll |archive-date=3 March 2024}}</ref><ref>{{cite journal |last1=Huynh |first1=Benjamin Q. |last2=Chin |first2=Elizabeth T. |last3=Spiegel |first3=Paul B. |date=6 December 2023 |title=No evidence of inflated mortality reporting from the Gaza Ministry of Health |journal=[[The Lancet]] |volume=403 |number=10421 |pages=23–24 |doi=10.1016/S0140-6736(23)02713-7 |pmid=38070526}}</ref> In the same period at least 700 Palestinians have been killed in the [[West Bank]].<ref>{{cite news |last1=Siddiqui |first1=Usaid |last2=Najjar |first2=Farah |date=20 September 2024 |title=Israel's war on Gaza updates: 'Netanyahu knows Americans can't stop him' - Here's what happened today |url=https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/9/20/israels-war-on-gaza-live-israeli-attacks-kill-dozens-in-gaza-west-bank-2?update=3192255 |work=[[Al Jazeera English|Al Jazeera]] |archive-url=https://web.archive.org/web/20240921134541/https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/9/20/israels-war-on-gaza-live-israeli-attacks-kill-dozens-in-gaza-west-bank-2?update=3192255 |archive-date=21 September 2024}}</ref>}}
In seguito all'assassinio di Rabin da parte di un fanatico nazionalista ebraico nel [[1995]], Sharon e Netanyahu vennero accusati di aver creato un clima di odio nei confronti dell'ex primo ministro. Cinque anni dopo il vertice al [[Camp David]] tra [[Bill Clinton]] e Arafat, scatenò nuove rivolte di massa in Palestina, caratterizzate stavolta dalla presenza di numerosi attacchi [[kamikaze]]. Nel 2006 il conflitto interno tra l'OLP e Hamas, ha visto quest'ultimo prendere il potere nella Striscia di Gaza, mentre la Fatah|fazione politica fedele all'OLP ha mantenuto il controllo in Cisgiordania. Ciò si tradusse in un peggioramento della situazione per l'[[exclave]] di Gaza, giacché le autorità di [[Tel Aviv]] emanarono un [[embargo]] nei confronti del suo territorio, decretandone il tracollo economico.<ref>{{Cita web|url=https://www.wired.it/article/israele-palestina-guerra-conflitto-storia-hamas-intifada/|titolo=Sviluppo di Hamas nella questione palestinese}}</ref> Gli aanni seguenti furono caratterizzati dall'[[Operazione piombo fuso]], una campagna militare israeliana volta a liberare Gaza dalla presenza di Hamas. Ciò avrebbe tuttavia causato un elevato numero di vittime civili e il devastamento delle infrastrutture locali, aprendo la strada a quello che fu poi il [[Conflitto Israele-Striscia di Gaza del 2014]] e alla ''Marcia del Ritorno'' indetta da Hamas a partire dal [[2016]], costata la vita a molti civili palestinesi. Netanyahu ha difatti adottato misure severe nei confronti di Hamas. Sotto la sua leadership, Israele ha implementato una strategia di contenimento, combinata con attacchi militari mirati contro i leader terroristici e le infrastrutture di lancio di razzi. Netanyahu ha anche cercato di isolare Hamas politicamente e finanziariamente dalla comunità internazionale, trovando talvolta supporto da quei paesi musulmani che considerano Hamas un avversario in quanto vicino al governo [[Iran|iraniano]], come [[Arabia Saudita]], [[Emirati Arabi Uniti]] e [[Bahrein]]. Con due di questi paesi nel [[2020]] Israele ha ratificato una serie di trattati di normalizzazione, rinominati [[Accordi di Abramo]]. Questi accordi hanno lo scopo di stabilizzare la sicurezza dei paesi coinvolti e promuovere legami economici proficui.<ref>{{Cita web|url=https://www.affarinternazionali.it/gli-accordi-di-abramo-e-il-limbo-geopolitico-dellarabia-saudita/|titolo=Sviluppo del conflitto e accordi geopolitici}}</ref>
|Estimated 62,000 dead from starvation<ref name="MotherJonesTotalDeaths"/><ref name="WatsonInstituteEstimatedDeaths"/><ref name="GazaHealthcareLettersEstimatedDeaths"/>
 
|At least 5,000 dead from lack of access to care for chronic diseases<ref name="MotherJonesTotalDeaths"/><ref name="WatsonInstituteEstimatedDeaths"/><ref name="GazaHealthcareLettersEstimatedDeaths"/>
==Presunto genocidio==
|More than 10,000 estimated under rubble<ref name="10,000">{{cite web |title=10,000 people feared buried under the rubble in Gaza |url=https://palestine.un.org/en/267691-10000-people-feared-buried-under-rubble-gaza |date=3 May 2024 |website=[[Palestine and the United Nations|United Nations in Palestine]] |access-date=5 May 2024 |archive-url=https://web.archive.org/web/20240505021224/https://palestine.un.org/en/267691-10000-people-feared-buried-under-rubble-gaza |archive-date=5 May 2024}}</ref>
[[File:Palestine ambulance strike.png|thumb|Un'ambulanza della [[Mezzaluna Rossa]] di [[Khan Yunis]] dopo essere stata gravemente danneggiata da un attacco aereo militare [[Israele|israeliano]]]]
|Indirect deaths{{efn|In addition to direct deaths, armed conflicts result in indirect deaths "attributable to the conflict". Mortality due to indirect deaths could be due to a variety of causes, such as infectious diseases.<ref>{{citation |doi=10.1093/pubmed/fdz095 |title=Armed conflict and public health: Into the 21st century |date=2020 |last1=Garry |first1=S. |last2=Checchi |first2=F. |journal=[[Journal of Public Health]] |volume=42 |issue=3 |pages=e287–e298 |pmid=31822891}}</ref>}} likely to be several times higher than those killed by violence{{efn|Using methods described in ''The Lancet'', [[Devi Sridhar]], the chair of global health at the [[University of Edinburgh]], wrote in a September 2024 editorial that "the total deaths since the conflict began would be estimated at about 335,500 in total".<ref>{{cite news |last1=Sridhar |first1=Devi |title=Scientists are closing in on the true, horrifying scale of death and disease in Gaza |url=https://www.theguardian.com/commentisfree/article/2024/sep/05/scientists-death-disease-gaza-polio-vaccinations-israel |work=[[The Guardian]] |date=5 September 2024 |access-date=13 September 2024}}</ref>}}{{sfn|Khatib|McKee|Yusuf|2024|p=237}}}}
Il 7 ottobre [[2023]] un attacco significativo è stato lanciato da Hamas contro Israele, segnando un'escalation notevole nel conflitto israelo-palestinese. Hamas ha effettuato un attacco coordinato che ha coinvolto razzi, infiltrazioni di combattenti attraverso il confine e raid in diverse località israeliane, causando centinaia di vittime e rapimenti tra i civili e le forze di sicurezza israeliane.<ref>{{Cita web|url=https://lab.repubblica.it/2023/7-ottobre-attacco-hamas-israele/|titolo=Violenze del 7 ottobre 2023}}</ref>
}} 
 
In risposta a questo violento attacco, Israele ha avviato operazioni militari su vasta scala nella Striscia di Gaza, intensificando i bombardamenti e affrontando attacchi rappresaglie da parte delle forze di Hamas. Questa fatti hanno portato a un alto bilancio di morti e feriti, sia tra gli israeliani che tra i palestinesi. Ci sono stati infatti scambi di fuoco diretti tra Hamas e le forze israeliane. Hamas ha lanciato razzi verso il territorio israeliano, mentre Israele ha risposto con attacchi aerei mirati contro obiettivi militari strategici a Gaza. Questo ciclo di violenza ha causato ulteriori vittime e distruzioni. Nel dettaglio le prime ripercussioni sulla questione palestinese hanno incluso un aumento della tensione nelle relazioni geopolitiche globali. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la violenza e il potenziale di una crisi umanitaria. In molte parti del mondo, ci sono state manifestazioni di solidarietà con i palestinesi, così come proteste in sostegno di Israele. L'attacco ha anche suscitato dibattiti su come gestire la questione della sicurezza e dei [[diritti umani]] nella regione, con richieste di una revisione delle politiche nei confronti di Israele e di Hamas. La popolazione di Gaza continua a manifestare contro le condizioni di vita difficili, aggravate dal blocco israeliano e dalla crisi socio-economica. Le manifestazioni intensificatesi, stanno tutt'ora portando a scontri con le forze di sicurezza. Da ambo le parti la violenza è aumentata in risposta a provocazioni, come attacchi a [[Luogo di culto|luoghi sacri]]. Gli attacchi sui civili sia a Gaza che in Israele, hanno contribuito a un clima di paura e incertezza. Ad alimentare il conflitto gioca un ruolo fondamentale il coinvolgimento degli [[Hezbollah]], gruppo militante islamista [[libano|libanese]] che come Hamas è impegnato nella resistenza contro Israele. La principale differenza tra le due fazioni risiede nel fatto che gli Hezbollah siano prevalentemente [[sciiti]], mentre Hamas è [[sunnita]]. Altro caso che ha messo a repentaglio la pace in Medioriente, è stata la [[Crisi Iran-Israele del 2024]], innescata dal bombardamento di un complesso consolare iraniano a [[Damasco]], in cui sono rimasti uccisi alcuni funzionari della [[repubblica islamica]]. Il governo di Netanyahu ha mantenuto una posizione rigorosa nei confronti di Hamas, giustificando le operazioni militari come una legittima forma di difesa necessaria per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e negando qualunque accusa di genocidio, [[pulizia etnica]] e attacchi deliberati a [[Ospedale|strutture sanitarie]].<ref>{{Cita web|url=https://www.savethechildren.it/press/gaza-il-tasso-di-attacchi-contro-strutture-o-personale-sanitario-e-il-piu-alto-che-qualsiasi|titolo=Attacchi alle strutture sanitarie}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://legrandcontinent.eu/it/2024/01/12/a-gaza-stiamo-assistendo-a-un-genocidio-10-punti-sulle-accuse-del-sudafrica-a-israele/|titolo=Accusa di genocidio}}</ref>
 
Infatti i civili israeliani, specialmente quelli che vivono nei pressi della Striscia di Gaza, esprimono paura e insoddisfazione per l'insicurezza causata dagli attacchi missilistici. Molti risultano assuefatti dall’uso della forza come unico metodo di risoluzione e supportano le azioni del governo per garantire la sicurezza, ma ci sono anche voci critiche che chiedono un approccio più diplomatico e meno [[Militarismo|militarista]]. Infatti la società israeliana è ormai stanca e divisa, la sua economia è in crisi e decine di migliaia di cittadini stanno lasciando il paese in cerca di un'esistenza più tranquilla. Nella Striscia di Gaza, la maggioranza dei civili palestinesi vive in condizioni critiche e precarie, con tassi di [[disoccupazione]] elevati, carenza di elettricità, acqua potabile e generi alimentari. Molti cittadini sono frustrati dalla leadership di Hamas, incapace di trovare una soluzione efficace per garantire stabilità e migliori condizioni di vita. Alcuni sostengono la resistenza armata contro Israele, altri chiedono vie politiche diplomatiche per risolvere la crisi e fermare quello che ritengono essere un vero e proprio genocidio ai danni della popolazione palestinese.<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/nellanno-piu-lungo-parla-solo-la-violenza|titolo=Escalation dopo il 7 ottobre}}</ref>
 
Negli ultimi anni numerose organizzazioni internazionali, come [[Amnesty International]] e [[Human Rights Watch]], hanno denunciato gravi violazioni dei diritti umani sia da parte di Israele che dei gruppi armati palestinesi. Le violazioni includerebbero bombardamenti e attacchi aerei sui civili, oltre al blocco nel rifornimento di beni fondamentali, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria. Anche Hamas è stata accusata di perpetrate violazioni, comprese esecuzioni sommarie e uso di scudi umani. tuttavia è bene ricordare che la parola "genocidio" è utilizzata in modo controverso nel contesto della Striscia di Gaza. Alcuni attivisti e osservatori sostengono che le azioni israeliane, in particolare i bombardamenti indiscriminati e il blocco che contribuisce alla crisi umanitaria, possono essere considerate come atti di genocidio o quantomeno di pulizia etnica. Al contrario, altri avvertono che usare questo termine in modo improprio può minare la serietà delle questioni legate al fenomeno. In ogni caso la maggior parte degli organi internazionali e dei governi concordano su quanto sia fondamentale intervenire per promuovere un dialogo autentico e cercare soluzioni sostenibili per la [[pace]] e la giustizia, ribadendo che le violazioni dei diritti umani debbano essere affrontate con urgenza, lavorando verso una risoluzione del conflitto che tenga conto dei diritti e delle aspirazioni di entrambe le parti.<ref>{{Cita web|url=https://ilbolive.unipd.it/it/news/amnesty-israele-apartheid-palestina|titolo=Denunce da parte delle ONG}}</ref>
 
==Controversie==
===Organi internazionali===
Le posizioni riguardo all'escalation del conflitto nella Striscia di Gaza e le accuse di genocidio variano notevolmente tra gli organi internazionali e le diverse organizzazioni umanitarie interessate alla vicenda. L'ONU ha spesso espresso preoccupazione per le violazioni dei diritti umani e le perdite civili presso la Striscia di Gaza. I rapporti dell'[[Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani]] hanno menzionato potenziali [[crimini di guerra]], ma l'uso del termine "genocidio" è più delicato e meno frequentemente utilizzato senza una precisa indagine e documentazione. Anche la [[Corte Penale Internazionale]] ha aperto indagini su possibili crimini di guerra nella regione, ma non si è mai pronunciata esplicitamente sulla questione del possibile genocidio senza essere in possesso di prove concrete in tal senso.<ref>{{Cita web|url=https://www.giuristidemocratici.it/Internazionali/post/20240422160139|titolo=Posizione degli organi internazionali}}</ref>
===Stati e organismi sovranazionali===
*[[Turchia]]: Ha accusato Israele di genocidio in diverse occasioni.
*[[Iran]]: Ha utilizzato il termine "genocidio" per descrivere le azioni israeliane contro i palestinesi.
*[[Sudafrica]]: Alcuni funzionari statali hanno accusato Israele di genocidio.
*[[Stati Uniti]]: Supportano Israele e tendono a rimanere scettici riguardo alle accuse di genocidio, sostenendo che le azioni israeliane sono in risposta a minacce di sicurezza.
*[[Arabia Saudita]]: Molti hanno sollevato preoccupazioni per le violenze, cercando di mantenere relazioni diplomatiche sia con Israele che con i palestinesi.
*[[Unione Europea]]: Pur sollevando preoccupazioni per la violenza, hanno generalmente evitato di usare il termine "genocidio", adottando una posizione di mediazione ed esprimendo preoccupazione per entrambe le parti. Chiede tregua e negoziati di pace, senza però utilizzare esplicitamente il termine "genocidio".
*[[Cina]], [[India]] e [[Russia]]: A loro volta coinvolti in dispute internazionali, questi stati hanno preferito non esprimersi direttamente poiché consapevoli che prendere posizione in un caso così delicato reca pochi vantaggi e potrebbe turbare irreversibilmente le loro relazioni nella regione.
*[[Brasile]]: Ha intimato esplicitamente Israele a cessare immediatamente tutti gli atti e le misure che potrebbero costituire genocidio.
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
*[[Conflitto Israele-Hezbollah del 2023-2024]]
*[[Crisi del Mar Rosso]]
*[[Nazionalismo palestinese]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Conflitto israelo-palestinese}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|guerra|Nazioni Unite|Israele}}
 
[[Categoria:Conflitto Israele-Striscia di Gaza]]
Esperti, governi, agenzie [[Organizzazione delle Nazioni Unite|delle Nazioni Unite]] e [[Organizzazione non governativa|organizzazioni non governative]] hanno accusato [[Israele]] di portare avanti un [[genocidio]] contro il [[Palestinesi|popolo palestinese]] durante la sua invasione e bombardamento della [[Striscia di Gaza]] nell’ambito della [[Guerra Israele-Hamas|guerra in corso tra Israele e Hamas]] . <ref>{{Harvnb|Burga|2023}}; {{Harvnb|Corder|2024}}; {{Harvnb|Quigley|2024}}</ref> Diversi osservatori, tra cui il Comitato speciale delle Nazioni Unite per indagare sulle pratiche israeliane e [[Francesca Albanese]] ( [[Relatore speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati|Relatrice speciale delle Nazioni Unite]] ), <ref name="Albanese_anatomy_of_a_genocide">{{Cite Q|Q125152282}}</ref> hanno citato dichiarazioni di alti funzionari israeliani che potrebbero indicare un « intento di distruggere » (in tutto o in parte) la popolazione di Gaza, una condizione necessaria affinché venga superata la soglia legale per essere considerato genocidio. <ref name="ohchr" /> <ref>{{Harvnb|Burga|2023}}; {{Harvnb|Soni|2023}}</ref> <ref name="StateCrime">{{Cita web|url=http://statecrime.org/international-expert-statement-on-israeli-state-crime|sito=statecrime.org|dataaccesso=4 January 2024}}</ref> La maggior parte degli studiosi del Medio Oriente, per lo più residenti negli Stati Uniti, ritiene che le azioni di Israele a Gaza fossero intese a renderla inabitabile per i palestinesi, e il 75% di loro afferma che le azioni di Israele a Gaza costituiscono un genocidio o "crimini di guerra gravi paragonabili al genocidio". <ref name="Brookings">{{Cita web|url=https://www.brookings.edu/articles/gloom-about-the-day-after-the-gaza-war-pervasive-among-mideast-scholars/|sito=[[Brookings Institution|Brookings]]|dataaccesso=29 June 2024}}</ref>
[[Categoria:RelazioniGuerra bilateralinel tra Israele e Regno Unito2023]]
[[Categoria:RelazioniGuerra bilateralinel tra Germania e Israele2024]]
[[Categoria:Genocidi]]