Gualtieri di San Lazzaro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 16:
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = fondatore della rivista d'arte “XXe Siècle” e autore del romanzo autobiografico ''Parigi era viva''
}} Nel 1958 ha sposato la
== L'attività letteraria ==
L'attività letteraria di Gualtieri di San Lazzaro ha origini nel giornalismo, e mescolando cronaca, testimonianza diretta e memorialistica. Nel [[periodo interbellico]] fu protagonista di iniziative editoriali tra Milano e Parigi.<ref>{{cita web | lingua=it |https://www.apice.unimi.it/news-ed-eventi/gualtieri-di-san-lazzaro-e-giovanni-scheiwiller-iniziative-editoriali-tra-le-due-guerre/|titolo= Gualtieri di San lazzaro Giovanni Scheiwiller. Iniziative editoriali tra le due guerre}}</ref>
Il suo primo libro, ''Parigi era morta'' (1948), è una raccolta di cronache di costume inviate a un quotidiano di Torino, offrendo un vivido spaccato della vita a Parigi durante la guerra. ''Parigi era viva'' (1948, riveduto e ampliato nel 1966) è invece un'autobiografia in terza persona, preziosa testimonianza diretta della vita artistica fra Montmartre e Montparnasse fra le due guerre. In questo romanzo è evidente l'inclinazione di San Lazzaro ad unire i fatti dell'arte con i fatti della vita e della politica, offrendo numerosi ritratti caratteriali e aneddotici dei principali artisti del Novecento quali Picasso, Matisse, Chagall, [[Chaïm Soutine|Soutine]], De Chirico, ma anche Magnelli e De Pisis. Offre altresì una propria visione in riferimento alla politica internazionale a lui contemporanea o del passato, mettendo in campo temi quali il colonialismo ([[Gamal Abd el-Nasser|Nasser]]) o il [[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma]]. Il tutto sottolineando l'indipendenza dell'arte dalla filosofia: «I giovani quasi si vergognano di essere considerati soltanto come pittori o scultori. È di moda, come in letteratura, darsi delle giustificazioni filosofiche. Anche [[Georges Braque|Braque]] dice che bisogna ''depasser la peinture''. I giovani, oggi, credono, visualizzando le teorie scientifiche e filosofiche più moderne, di sorpassare tutto ciò che è stato fatto prima di loro. Ignorano, non avendo letto quasi nulla, quanto sia sempre stato nefasto, sulle arti plastiche, l'influsso dei filosofi. E sono gli stessi filosofi a riconoscerlo»<ref>{{Cita libro|autore=Gualtieri da San Lazzaro| titolo=Parigi era viva|città=Milano|editore=Arnoldo Mondadori Editore I Record|data=1966|pagine=252-253}}</ref>.
I romanzi successivi, ''Un inverno a Parigi'' (1968), ''L'aglio e la rosa'' (1971), ''L'uomo meraviglioso'' (1972), sono incentrati sulla relazione amorosa fra un anziano intellettuale e una giovane parigina, mostrando la distanza generazionale fra un uomo dell'inizio del secolo e una ragazza degli anni Sessanta. Negli ultimi mesi di vita, con le Lettere non recapitate, rimaste inedite, San Lazzaro era tornato alla memorialistica, come a creare un completamento, in forma epistolare, di ''Parigi era viva''.
|