Chemtrails over the Country Club: differenze tra le versioni

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Nella sua recensione per [[AllMusic]], Fred Thomas ha descritto ''Chemtrails over the Country Club'' come «l'album più ricco di atmosfera» della carriera di Lana Del Rey, apprezzando la continuità con il disco precedente ''Norman Fucking Rockwell!'' ed elogiando il connubio artistico con Jack Antonoff.<ref name="allmusic"/> Scrivendo per ''[[The Times]]'', Will Hodgkinson ha ritenuto l'album «meravigliosamente eseguito» e «realizzato con cura»,<ref>{{cita web|url=https://www.thetimes.co.uk/article/lana-del-rey-chemtrails-over-the-country-club-review-the-artist-launches-her-best-image-yet-herself-h0jszvjgf|titolo=Lana Del Rey: Chemtrails Over the Country Club review — the artist launches her best image yet. Herself|autore=Will Hodgkinson|editore=''[[The Times]]''|lingua=en|accesso=1º aprile 2021}}</ref> mentre Liam Inscoe-Jones di ''[[The Line of Best Fit]]'' ne ha lodato in particolare gli arrangiamenti musicali e i testi.<ref name="tlobf"/> Il disco è stato apprezzato anche da Emma Madden di ''[[Entertainment Weekly]]'', che ha sottolineato come la cantante, «non più imprigionata nella scena musicale di Los Angeles», abbia «portato le sue influenze musicali più a sud, aggiungendo un sorprendente mix di blues, country e folk alla sua tavolozza».<ref name="ew"/> Anche Claire Shaffer di ''[[Rolling Stone]]'' ha gradito l'espansione degli orizzonti geografici della cantante, descrivendo l'album come «la sua opera più introspettiva».<ref name="rs"/>
 
Rhian Daly del ''[[NME]]'' ha assegnato a ''Chemtrails over the Country Club'' cinque stelle su cinque, scrivendo che «Lana Del Rey è all'apice della sua carriera artistica».<ref name="nme"/> L'album è stato accolto con plauso anche da Robin Murray, che nella sua recensione pubblicata sulla rivista ''[[Clash (rivista)|Clash]]'' ha descritto l'album come «il più minimalista» della cantante, aggiungendo che questo suo essere «spartano» ha l'effetto di «valorizzare le sue abilità di cantauticecantautrice romanzesca».<ref name="clash"/> [[Kitty Empire]], autrice per ''[[The Guardian]]'', ha descritto l'album come «un'autobiografia che solo una cantautrice competente e fiduciosa avrebbe potuto produrre».<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/music/2021/mar/20/lana-del-rey-chemtrails-over-the-country-club-review|titolo=Lana Del Rey: Chemtrails Over the Country Club review – bold and beautiful|autore=[[Kitty Empire]]|editore=''[[The Guardian]]''|lingua=en|accesso=1º aprile 2021}}</ref>
 
In un'altra recensione pubblicata su ''The Guardian'', [[Alexis Petridis]] ha valutato ''Chemtrails over the Country Club'' con tre stelle su cinque, criticando la scarsa evoluzione artistica di Lana Del Rey e affermando che ci sono «punti in cui sembra di aver già sentito la stessa cosa in precedenza». Lo stesso autore ammette però che la cantante «è arrivata a sviluppare un'identità tanto forte [...] che descrivendo un pezzo come "in stile Lana Del Rey", si capirà subito cosa s'intende dire» e ne loda «l'unicità fra i suoi contemporanei». Ne ha apprezzato inoltre le melodie, che ha descritto come «incredibilmente forti» in una maniera «seducente e per nulla scontata».<ref name="guardian"/> Tatiana Tenreyro di ''[[The A.V. Club]]'' ha puntualizzato che il disco «è abbastanza simile a ''Norman Fucking Rockwell!'' da rendere il paragone inevitabile, ma ne è una versione di qualità inferiore», aggiungendo che «la maggior parte dei brani di ''Chemtrails'' non risalta, e si assimilano l'uno con l'altro».<ref name="avclub"/>