Este di San Martino: differenze tra le versioni
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Filippo fu uno dei principali fautori del partito filospagnolo presso la corte sabauda<ref>Pierpaolo Merlin, ''“Seguir la fazione di sua Maestà Cattolica”. Il partito spagnolo nella corte di Savoia tra Cinque e Seicento'', in José Martínez Millán, Manuel Rivero Rodríguez (a cura di) Centros de Poder italianos en la Monarquia Hispanica (siglos XV-XVIII), Polifemo, Madrid, 2008, cit. p. 255.</ref> e, soprattutto a partire dal ducato di [[Carlo Emanuele I di Savoia]], succeduto al padre nel 1580, consolidò i suoi legami con la [[Spagna]]. Egli, inoltre, prese parte alle principali azioni militari intraprese dal nuovo duca di Savoia che, forte del matrimonio con l'Infanta [[Caterina d'Asburgo (1507-1578)|Caterina d'Asburgo]], inseguì due obiettivi in particolare: [[Ginevra]] e [[Marchesato di Saluzzo|il Marchesato di Saluzzo]]<ref name=":3" />.
Nel corso della sua vita entrò in contatto con illustri letterati e
Negli anni Novanta del [[XVI secolo|Cinquecento]] si aprì la controversa questione dell'eredità del ducato estense. In assenza di eredi, [[Alfonso I d'Este]] pensò di puntare su Filippo d'Este, al quale nel 1575 concesse il titolo di marchese di San Martino in Rio. Il clima era piuttosto favorevole in quanto il pontefice in carica, [[Papa Gregorio XIV|Gregorio XIV]], era fratello di Paolo Sfondrati, marito della sorella di Filippo Sigismonda. Le trattative però non ebbero l'effetto sperato e, inoltre, il duca d'Este preferì [[Cesare d'Este]] della linea alfonsina. Filippo morì il 12 dicembre 1592<ref name=":3" />.
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