A febbraio vennero creati gli [[Stati Confederati d'America]]; come presidente provvisorio fu eletto [[Jefferson Davis]]. Malgrado ciò, l'[[Arkansas]], la [[Carolina del Nord]], il [[Tennessee]], la [[Virginia]], il [[Delaware]], il [[Maryland]], il [[Kentucky]] e il [[Missouri]] ancora schiavisti rimasero parte dell'Unione<ref>White (2009), pp. 366–369.</ref>.
{{vedi anche|Presidenza di Jefferson Davis}}
Nel febbraio 1861 vennero compiuti i due ultimi sforzi politici nel tentativo di preservare l'Unione. Il primo fu compiuto da un gruppo di 131 delegati di ventuno Stati (tra cui sei ex ministri, 19 ex governatori, 14 ex senatori, 50 ex deputatiideputati, 12 giudici della Corte suprema e un ex presidente, [[John Tyler]]) che tennero una "Conferenza di pace" presso l'Hotel Willard a Washington<ref>Klein, p. 239.</ref>. La Conferenza adottò e presentò al Congresso una proposta di emendamento costituzionale in sette punti, del tutto simile al precedente "compromesso Crittenden"; venne respinta dal Senato e non fu mai esaminata dalla Camera<ref name="Morison p. 609">Morison p. 609.</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Potter|nome=David M.|titolo=The Impending Crisis 1848–1861|data=1976| isbn=0-06-131929-5|editore=HarperCollins|città=New York|p=547}}</ref>. Il secondo tentativo fu la proposta di un emendamento costituzionale per cui i singoli Stati sarebbero stati protetti sia dalle decisioni del Congresso sia da eventuali futuri emendamenti costituzionali; conosciuto comunemente come "emendamento Corwin" (dal nome dell'autore [[Thomas Corwin]]), ebbe l'approvazione del Congresso e inviata ai parlamenti statali per la ratifica<ref name="Morison p. 609"/>; ma non ne venne fissato un termine temporale per cui non fu mai approvato<ref>{{Cita web|cognome=Huckabee|nome=David C.|titolo=Ratification of Amendments to the U.S. Constitution|url=http://www.au.af.mil/au/awc/awcgate/crs/97-922.pdf|collana=[[Congressional Research Service reports]]|editore=[[Congressional Research Service]], The [[Library of Congress]]|città=Washington D.C.|accesso=30 settembre 1997}}</ref><ref>{{cita|Smith|1975|pp. 152-160}}.</ref>.
[[File:Lincoln in a cattle car.jpg|thumb|"Passaggio attraverso Baltimora". Il presidente eletto Lincoln ritratto ignominiosamente in una vignetta satirica per essersi nascosto in un vagone bestiame travestito da donna. Vignetta di [[Adalbert J. Volck]], 1863.]]