Ingegnere, gli venne riconosciuto il titolo di architetto in virtù delle sue opere e realizzazioni di eccellente qualità. È di quel periodo il progetto commissionato dai De Ferrari presso l'[[isola del Garda]], in cui Luigi Rovelli creò un parco e un vero e proprio castello [[neogotico]] di notevole fattura artistica.
Si occupò poi di numerose costruzioni civili e religiose a Genova, dove aveva lo studio in [[piazza della Meridiana]], in particolare nel centro del capoluogo ove operavano altri noti ingegneri ed archietettiarchitetti del tempo (fra cui [[Gino Coppedè|Coppedè]], [[Benvenuto Pesce Maineri|Pesce Maineri]], [[Giuseppe Cannovale|Cannovale]], [[Cesare Gamba|Gamba]], [[Dario Carbone|Carbone]], [[Gaetano Orzali|Orzali]], [[Stefano Cuneo|Cuneo]], [[Raffaele Croce|Croce]], Giuseppe Tallero, G. B. Carpineti, i fratelli Celle e altri). Fra le opere di questo periodo il civico 34 di [[Via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]],<ref>{{Cita web|url=https://fosca.unige.it/Via%20XX%20Settembre%20n%C2%B0%2034|titolo=Via XX Settembre 34|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=Università di Genova}}</ref> il [[Palazzo Francesco Maria Balbi Piovera|Palazzo Balbi Piovera]] in [[Via Balbi]] (1881), il civico 8 di via Pastrengo (1886) e la facciata del [[Santuario di Nostra Signora di Montallegro]] a [[Rapallo]] (1896); è sua la progettazione della tomba monumentale di Armando Raggio (1895),<ref>{{cita libro|titolo=Staglieno e la scultura funeraria ligure tra Ottocento e Novecento|pagina=413|autore=Franco Sborgi|anno=1997|isbn=9788880520092}}</ref> conosciuta con il nome di "Duomo di Milano" e presente nel [[cimitero monumentale di Staglieno]].
Si occupò anche della progettazione della Villa Pignone, situata nel quartiere di [[Multedo]], la cui costruzione è datata verso la fine dell'Ottocento.