Helix (gruppo musicale): differenze tra le versioni

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Il disco ''[[Long Way to Heaven]]'' permise alla band di raggiungere un altro successo guidato dal video ''The Kid's Are All a Shakin''' che ricevette una buona sponsorizzazione negli States<ref name="rockdetector.com" />. Proprio da questo disco la band adottò un look sullo stile del [[hair metal]] in voga in quel periodo, cambiamento che fece storcere il naso a diversi critici<ref name="rockdetector.com" />, seppur le loro sonorità da sempre erano indirizzate su un heavy metal tendenzialmente più orecchiabile. Nonostante il disco avesse fallito nel tentativo di conquistare il pubblico statunitense come il suo predecessore, ''Long Way to Heaven'' vendette bene in [[Svezia]].
Il disco ''[[Wild in the Streets (Helix)|Wild in the Streets]]'' del [[1987]], vedeva la partecipazione del testieristatastierista [[Don Airey]] (celebre per le sue collaborazioni con [[Rainbow (gruppo musicale)|Rainbow]] e [[Ozzy Osbourne]]) e il vecchio batterista Brian Doerner<ref name="rockdetector.com" />. La [[power ballad]] "''Dream On''" era una cover dei [[Nazareth (gruppo musicale)|Nazareth]], tratta dal loro disco ''[[2XS]]'' del [[1982]]<ref>[http://www.allmusic.com/album/r13752 allmusic.com - Nazareth "''2XS''"]</ref>. "''She's Too Tough''" era invece un brano dei [[Def Leppard]] composto nel [[1985]]. Il brano avrebbe dovuto comparire nel loro disco ''[[Hysteria (album Def Leppard)|Hysteria]]'' nel [[1987]], ma venne infine scartato. Il brano originale dei Def Leppard emerse appena nel [[1993]], nel disco ''[[Retro Active]]''. ''Wild In The Streets'' ottenne presto l'oro nel loro paese d'origine<ref>[http://www.planethelix.com/History/h1987.htm planethelix.com - bio dal sito ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111002115155/http://www.planethelix.com/History/h1987.htm |data=2 ottobre 2011 }}</ref>, ma si posizionò appena alla 179ª posizione nella classifica di [[Billboard|Billboard 200]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>[https://web.archive.org/web/20090615062504/http://www.billboard.com/bbcom/discography/more.jsp?tp=albums&pid=10855&aid=8439 billboard.com]</ref>. Vennero estratti da questo la titletrack e "''Dream On''" (Nazareth). A causa delle scarse vendite, il gruppo perse poco dopo il loro contratto con la [[Capitol Records]]<ref>[http://www.planethelix.com/History/h1988.htm planethelix.com - bio dal sito ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071210132206/http://www.planethelix.com/History/h1988.htm |data=10 dicembre 2007 }}</ref>. Scaduto il contratto con la label nel [[1989]], venne pubblicata la raccolta ''[[Over 60 Minutes With...Helix]]'' che includeva due tracce inedite. Ma proprio in questo periodo la band cominciò a declinare, anche a causa dei diverbi interni, dell'abuso di sostanze e del difficile periodo finanziario<ref name="rockdetector.com" />.
 
Nel [[1990]] gli Helix si riprendono sorprendentemente dal periodo di crisi, firmando per la piccola etichetta H&S Records e pubblicando il loro settimo disco in studio ''[[Back for Another Taste]]'', che venne prodotto da [[Tony Bongiovi]]<ref name="rockdetector.com" /> (cugino di [[Jon Bon Jovi]]). La formazione era ora composta da Vollmer, Hackman, Gray e Hinz, con Doerner che apparirà nuovamente con ospite speciale dietro i tamburi. La band subì un cambio di ''look'' e di stile, ma non perse l'impronta che li aveva resi famosi<ref name="rockdetector.com" />. Vennero estratti due singoli e video dei brani "''The Storm''" e "''Running Wild in the 21st Century''". Approfittando della breve ripresa di popolarità, Vollmer fece racchiudere i primi due album nella raccolta ''[[The Early Years (Helix)|The Early Years]]'' su doppio CD, edita nel [[1991]] per la Maximum Records<ref name="rockdetector.com" />.