Philosophiae Naturalis Principia Mathematica: differenze tra le versioni

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== Contesto storico ==
=== Inizio della rivoluzione scientifica ===
{{Main|Rivoluzione scientifica}}
Un secolo prima della nascita di Newton, [[Niccolò Copernico]] aveva posto il [[Sole]] al centro dell'universo con la sua [[teoria eliocentrica]]. Il modello fu completato da [[Giovanni Keplero|Johannes Kepler]] nel 1609, quando scoprì che le orbite planetarie sono [[ellisse|ellittiche]], che il Sole è uno dei fuochi e che il [[raggio vettore]] che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali ([[Leggi di Keplero]]).
 
I fondamenti della dinamica moderna erano stati posti da [[Galileo Galilei|Galileo]] che era arrivato molto vicino a enunciare il [[principio d'inerzia]]. In più, gli esperimenti di Galileo con il piano inclinato avevano stabilito precisi rapporti matematici fra tempo trascorso, l'accelerazione, la velocità e la distanza per il moto uniforme e uniformemente accelerato.
 
Sempre in quegli anni [[Cartesio]] invece aveva dichiarato che i corpi possono influenzarsi a vicenda soltanto attraverso il contatto; un principio che indusse lo stesso Cartesio a supporre l'esistenza di un mezzo invisibile loro come il ''propagatore'' di interazioni quali luce e gravità, l'[[etere (fisica)|etere]].
 
=== Ruolo di Newton ===
Newton aveva studiato queste teorie mentre si stava laureando. Durante questo periodo (1664-1666) scoprì il [[teorema binomiale]], gettò le basi al [[calcolo infinitesimale]] ed effettuò i primi esperimenti sull'ottica. In più iniziò a studiare la dinamica. Nel corso dei seguenti anni, pubblicò i suoi esperimenti sulla luce e sulla teoria dei colori ma non le altre scoperte. Divenne socio della [[Royal Society]] e il secondo [[Professore lucasiano di matematica|professore Lucasiano di matematica]].