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La '''seta''' è una [[fibra tessile|fibra]] [[proteina|proteica]] di origine animale con la quale si possono fabbricare [[Tessuto (materiale)|tessuti]] pregiati. Viene generata da alcuni [[Insecta|insetti]] dell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] dei [[Lepidoptera|lepidotteri]], di solito appartenenti alla [[specie]] ''[[Bombyx mori]]''. A volte vengono utilizzate anche determinate specie della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Saturniidae]]. Si ricava dal [[bozzolo]] prodotto da [[bachi da seta]]; il bozzolo può presentarsi in 5 diversi colori. Nel contesto mondiale della produzione di seta, l’industria italiana occupa un ruolo di assoluta leadership, grazie alla filiera serica comasca.
[[File:56-aspetti di vita quotidiana,abbigliamento in seta,Taccuino.jpg|thumb|Abbigliamento in seta, ''[[Tacuinum sanitatis]] casanatensis'' (XIV secolo)]]
 
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=== XIX secolo ===
Con [[Cina]] e [[Giappone]], nella seconda metà del 1800 l'[[Italia]] èentra ai vertici della produzione mondiale di seta greggia e, grazie al distretto tessile comasco, si afferma soprattutto quale industria di eccellenza nella produzione di tessuti di seta di alta qualità.{{sf}}
 
Il neocostituito Regno d’Italia, sino alla fine del secolo, vede i prodotti di seta al primo posto tra le merci che vengono esportate.
 
=== XX secolo ===
==== Il declino italiano ====
Nel 1900 i maggiori esponenti dell'industria serica italiana furono le famiglie Gavazzi e Ferrario (Angelo Ferrario fu presidente nazionale ed internazionale dell'industria serica dal 1913 al 1929), nonché la ditta Schmid. La Schmid aveva sede a [[Milano]] e stabilimenti a [[Cavenago di Brianza]] ([[Provincia di Monza e Brianza|MB]]) e a [[Cassolnovo]] ([[Provincia di Pavia|PV]]). A Cavenago fu prodotta tutta la stoffa usata per ricoprire i palchi e le pareti del [[teatro alla Scala]] di Milano dopo i bombardamenti subiti nella [[seconda guerra mondiale]]. Sempre a Cavenago venne confezionata la stoffa usata per il manto della Regina d'Italia, [[Elena del Montenegro]].
 
Nel contempo l’industria serica comasca entra a pieno titolo alla ribalta mondiale, grazie alle tecnologie avanzate, alla straordinaria creatività ed all’elevata qualità dei tessuti destinati alla moda, soprattutto per abbigliamento femminile, per cravatteria ed accessori tessili. Il ruolo della filiera comasca è stato fondamentale per lo sviluppo e per l’affermazione della moda italiana nel mondo nel secondo dopoguerra.
La produzione di bozzoli in Italia comincia a declinare nel periodo tra le due guerre mondiali fino a scomparire dopo l'ultima, a causa di due fattori: la produzione di [[fibre sintetiche]] e il cambiamento dell'organizzazione agricola. Con l'inurbamento e l'industrializzazione la concorrenza estera divenne insostenibile. Continuarono a produrre, grazie alle tecnologie avanzate e all'alta qualità dei prodotti destinati alla moda e all'arredamento, le tessiture e stamperie del centro-nord, che lavoravano seta cinese. Ora che i paesi [[asia]]tici si stanno massicciamente industrializzando e il loro livello tecnologico e qualitativo si adegua alle esigenze occidentali, la loro concorrenza è diventata insostenibile: molti produttori italiani si limitano a commercializzare coi loro marchi prodotti interamente realizzati all'estero.
 
Ancora oggi il distretto tessile di Como è l’unica area dell’emisfero occidentale in cui sono presenti tutte le fasi del ciclo produttivo tessile per la seta. La filiera serica comasca rimane sempre un punto di riferimento imprescindibile per il lusso internazionale. I brand conferiscono la loro immagine ai loro prodotti, ma il tessuto con cui viene realizzata una confezione od un accessorio di seta griffato è nella maggior parte dei casi di origine comasca.
 
== Caratteristiche ==