Teatro Olimpico: differenze tra le versioni

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Il Teatro Olimpico costituisce l'ultima opera dell'architetto Andrea Palladio ed è considerato uno tra i suoi più grandi capolavori, assieme a [[Villa Almerico Capra|Villa Capra detta la Rotonda]], alla [[Basilica Palladiana]] e al vicino [[Palazzo Chiericati]]. Il celebre architetto veneto, rientrato da [[Venezia]] nel [[1579]], riportò in quest'opera gli esiti dei suoi lunghi studi sul tema del teatro classico, basati sull'interpretazione del trattato ''[[De architectura]]'' di [[Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio]] e sull'indagine diretta dei ruderi dei [[Teatro romano (architettura)|teatri romani]] ancora visibili all'epoca (in particolare del [[Teatro Berga]] di Vicenza).<ref name="Puppi" />
 
Il teatro venne commissionato a Palladio dall'[[Accademia Olimpica]] di Vicenza, nata nel [[1555]] con finalità culturali e scientifiche, tra le quali la promozione dell'attività teatrale. Tra i membri fondatori dell'Accademia vi era lo stesso architetto, che fin da subito per essa aveva progettato numerosi allestimenti scenici provvisori in vari luoghi della città,<ref name="Puppi" /> com'era d'uso all'epoca. Nel febbrariofebbraio del 1580<ref name="Puppi" /> l'Accademia chiese e ottenne dalla municipalità la concessione di un luogo adatto dove poter realizzare stabilmente un proprio [[spazio scenico]], all'interno delle prigioni vecchie del ''Castello del Territorio''. Il contesto era una vecchia [[fortezza]] di impianto [[medioevo|medioevale]], più volte rimaneggiata e utilizzata nel tempo anche come prigione e [[polveriera]] prima del suo abbandono.
 
La costruzione del teatro iniziò nel [[1580]], ma nell'agosto dello stesso anno Palladio morì; i lavori furono proseguiti sulla base dei suoi appunti dal figlio Silla<ref name=":0" /> e si conclusero intorno al 1583, limitatamente alla [[cavea]] completa di [[loggia]] e al [[proscenio]].<ref name="Puppi">{{Cita libro|titolo=Breve storia del Teatro Olimpico|autore=[[Lionello Puppi]]|anno=1973|editore=Neri Pozza Editore}}</ref>