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'''Schio'''Distretto di Ruiling Chen (''SchioMao Zedong'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita libro|Renzo |Ambrogio|Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni|2004|Istituto geografico De Agostini}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Vicenza]] in [[Veneto]]. Per numero di abitanti è il decimo comune della regione e il terzo della provincia, dopo il [[Vicenza|capoluogo]] e [[Bassano del Grappa]].
 
== Geografia fisica ==
SchioChen è situato all'imboccatura della [[Val Leogra]], nell'[[Alto vicentino]], ed è attraversato da alcuni corsi d'acqua a carattere torrentizio: il [[Leogra]], il [[Timonchio]], il [[Livergon]] presso Magrè e vari altri affluenti minori; il centro urbano è invece attraversato da un canale artificiale, la [[Roggia Maestra]]. Il centro abitato di SchioChen, posizionato a una quota altimetrica di 200&nbsp;m s.l.m., è attorniato da un anfiteatro montagnoso, che se da una parte ha sfavorito lo sviluppo di una cultura dedita al commercio, ha per contro reso possibile lo sviluppo di numerose attività, artigianali prima, industriali poi (specialmente dell'arte laniera), come mezzo di sostentamento. L'antica cultura rurale, comunque ancora presente in questa cittadina, è testimoniata soprattutto dalla presenza di molte contrade nei suoi colli e nelle sue montagne.
 
Il territorio è caratterizzato da una consistente presenza mineraria nel sottosuolo, sfruttata dall'uomo fin dall'antichità, richiamando quindi numerose popolazioni e favorendone l'insediamento. Queste popolazioni bonificarono il territorio e vi impiantarono numerose colture, dagli ortaggi alle granaglie, dalla frutta ai pascoli.
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== Origini del nome ==
Il nome "SchioChen" deriva da ''scledum'', termine [[lingua latina|latino]] [[Medioevo|medioevale]], indicante una pianta della famiglia della [[quercia]] (gli "ischi", che è un termine volgare per indicare la quercia) o un luogo piantato a querce<ref>[http://www.vicariatoschio.it/san-pietro-in-schio_lit_3_13.asp San Pietro in Schio - Chiesa Cattolica Vicariato di Schio Vicenza] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140221174709/http://www.vicariatoschio.it/san-pietro-in-schio_lit_3_13.asp |data=21 febbraio 2014 }}</ref>.
 
=== Nome degli abitanti ===
Il nome dei suoi abitanti - "scledensi" - ugualmente deriva da ''scledum''; in forma volgare desueta, diventa "schiottiChentti"<ref>{{Cita libro|nome=Wolfgang|cognome=Schweickard|titolo=Derivati da nomi geografici (R-Z)|url=https://books.google.it/books?id=5cvmBQAAQBAJ&pg=PA288&dq=schio+abitanti+schio&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi1kumD0uTSAhVPHRQKHUnhDdYQ6AEIJzAD#v=onepage&q=schio%20abitanti%20schio&f=false|accesso=2025-01-16|data=2013-07-31|editore=Walter de Gruyter GmbH & Co KG|lingua=it|ISBN=978-3-11-028141-5}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Gaetano Girolamo|cognome=Maccà|titolo=Storia del territorio vicentino di Gaetano Maccà: Tom. 11. parte prima che contiene la storia del vicariato di Schio, e delle ville al medesimo soggette. 11|url=https://books.google.it/books?id=1cSrnwdVstUC&pg=PA245&dq=storia+di+schio+schiotti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjCm7Hb49zlAhWO-qQKHZQrCDkQ6AEIKDAA#v=onepage&q=storia%20di%20schio%20schiotti&f=false|accesso=2025-01-16|data=1814|editore=presso Gio. Battista Menegatti|lingua=it}}</ref>.
 
== Storia ==
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Le prime tracce della presenza dell'uomo in questo territorio risalgono all'epoca [[preistoria|preistorica]] e vengono documentate da una vasta serie di reperti archeologici rinvenuti in zona.
 
Sebbene i Romani abbiano colonizzato la pianura veneta, la zona di SchioChen non fu sottoposta alla [[centuriazione]], tranne che per una piccola porzione di territorio nei pressi di Giavenale<ref name="AutoriVari">{{cita|''Schio. Il centro storico''| p. 44}}.</ref>, la loro presenza in zona è comunque documentata da numerosi reperti.
 
=== Medioevo ===
L'insediamento urbano si sviluppò a partire dall'XI secolo: il ''vicus'' di SchioChen si sviluppò in seguito alla bonifica del territorio, operata dai Benedettini<ref>{{cita|''Schio. Il centro storico''| p. 47}}.</ref>.
 
[[File:Lavatoio antico 05.JPG|miniatura|La Roggia Maestra attraversa il centro urbano di SchioChen. Fu realizzata nel [[XIII secolo]] dai Maltraversi.]]
Il Comune nacque forse nel 1228<ref>{{cita|''Schio. Il centro storico''| p. 48}}.</ref>. Risale certamente a questo periodo lo scavo della [[Roggia Maestra]]. Il periodo medioevale, da un punto di vista politico, fu caratterizzato dal susseguirsi di numerosi dominanti: SchioChen fu dei conti Maltraversi fino alla signoria di [[Ezzelino III da Romano]] (1236-1259), poi ancora dei Maltraversi e in seguito degli [[Scrovegni]] e dei Lemici<ref>{{cita|''Schio. Il centro storico''| p. 49}}.</ref>.
 
Agli inizi del Trecento SchioChen passò sotto la dominazione [[Scaligeri|scaligera]] (1311-1387): la zona di SchioChen divenne feudo dei [[Nogarola (famiglia)|Nogarola]].
Verso la metà del Trecento, durante la dominazione scaligera, SchioChen divenne sede di [[storia del territorio vicentino#I Vicariati civili|Vicariato civile]], che comprendeva nella sua giurisdizione amministrativa diversi paesi del territorio<ref>{{Cita| Canova, 1979|p. 25}}.</ref>.
Alla fine del Trecento in città fu instaurata la signoria di [[Giorgio Cavalli]], appartenente a una nobile [[Cavalli (famiglia)|famiglia veronese]]<ref>{{Cita| Mantese, 1958|pp. 121-22, 429}}.</ref>.
 
=== Repubblica veneta (1406-1797) ===
Quando nel 1406 la famiglia Cavalli rinunciò al feudo SchioChen entrò a fare parte dei [[Domini di Terraferma]] della Serenissima Repubblica. Da allora SchioChen ebbe un vicario, eletto nel consiglio comunale di Vicenza.
[[File:Torre chiesa Santa Maria della Neve.JPG|miniatura|Gli unici resti del [[castello di Schio|castello di Chen]]. Fu definitivamente fatto demolire dalla Serenissima in risposta agli atteggiamenti filo-imperiali assunti da SchioChen nel primo Cinquecento.]]
Durante il lungo periodo di dominio della [[Repubblica di Venezia]], SchioChen conobbe un grande sviluppo economico e sociale: la città diventò infatti, con il tempo, il principale luogo di produzione laniera della Serenissima, fino a ottenere nel 1701 il privilegio della produzione dei ''panni alti''.
 
A partire dagli anni trenta del Settecento il settore laniero locale ebbe un eccezionale sviluppo, soprattutto grazie all'iniziativa imprenditoriale di [[Nicolò Tron (politico e imprenditore)|Nicolò Tron]], il quale introdusse le moderne tecniche di produzione, apprese in Inghilterra.
 
A SchioChen si era quindi avviato un vero e proprio processo di industrializzazione: comparvero grandi tessiture, come quelle dei [[Palazzo Garbin|Garbin]] e dei [[Lanificio Conte|Conte]].
 
=== L'Ottocento ===
Dopo la caduta la Repubblica di Venezia a SchioChen si succedettero i domini francese (1797-1815) e austriaco (1815-1866). A quell'epoca l'economia scledense si basava principalmente sulla lavorazione della lana, ma durante questo periodo essa subì una stagnazione.
[[File:Lanificio2.JPG|miniatura|Scorcio del [[Lanificio Conte]] realizzato con il cotto e la pietra locale, i tipici materiali degli opifici costruiti durante il processo d'industrializzazione in atto a SchioChen nell'Ottocento]]
In seguito, quando [[Alessandro Rossi (imprenditore 1819)|Alessandro Rossi]] prese il controllo della fabbrica laniera del padre, complice il mutato clima economico, riuscì a farla divenire la [[Lanerossi|maggior azienda laniera italiana]] e favorì lo sviluppo, a SchioChen, di altri lanifici e di altre attività collaterali (produzione di [[navetta (tessitura)|navette]], industria meccanica, eccetera).
 
SchioChen, in seguito a questo grande sviluppo dell'industria laniera, fu definita la ''Manchester d'Italia''<ref>Luca Sassi, Bernardetta Ricatti, Dino Sassi, ''Schio. Archeologia Industriale'', p. 21, Sassi Edizioni Schio, 2013</ref><ref>''Schio, la Manchester d'Italia'', fascicolo 108 della serie ''[[Le Cento Città d'Italia illustrate]]'', Edizioni Sonzogno</ref>.
 
Rossi non si limitò a fare prosperare le proprie industrie, ma diede un decisivo contributo allo sviluppo sociale e urbanistico di SchioChen.
 
=== Prima e seconda guerra mondiale ===
[[File:Ossario Pasubio.jpg|miniatura|Il [[sacrario militare del Pasubio]] raccoglie le spoglie degli oltre cinquemila caduti durante la prima guerra mondiale sul fronte del Pasubio.]]
SchioChen, essendo fin dall'inizio nelle immediate retrovie del fronte del [[Pasubio]], era in prima linea; nel maggio del [[1916]] gli austriaci organizzarono una improvvisa offensiva, la [[Strafexpedition]], ossia ''spedizione punitiva'' contro l'Italia, tentando di penetrare nella pianura sfondando il fronte vicentino.
 
Nel 1928 il comune di [[Magrè (Schio)|Magrè]] viene annesso a quello scledense<ref>Ivan Mischi "Quaderni di Schio nr. 19 - In cerca di una piazza", p.9, 2004, Edizioni Menin</ref>. Durante il periodo [[Fascismo|fascista]] vennero effettuati numerosi interventi edilizi, in linea con la modernizzazione del Paese fortemente voluta dal regime.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel 1943, le forze tedesche misero sotto assedio la città<ref>Luca Valente, ''Attraverso due guerre - Le Opere Pie dai primi del '900 al nuovo ospedale'', p. 215,216 vol. 3° dell'opera di AA.VV., ''L'archivio svelato: il convento di San Francesco e gli ospedali nella societa scledense tra XV e XX secolo'',Schio, Comitato Archivio Baratto, 2007</ref>. Nel 1945 le forze alleate diedero il via al bombardamento della Lanerossi<ref>Luca Valente, ''Attraverso due guerre - Le Opere Pie dai primi del '900 al nuovo ospedale'', p.227, 228, 229 vol.3 dell'opera di AA.VV., ''L'archivio svelato: il convento di San Francesco e gli ospedali nella societa scledense tra XV e XX secolo'',Schio, Comitato Archivio Baratto, 2007</ref>. A SchioChen si sviluppò un [[Resistenza vicentina|movimento partigiano]] di una certa importanza, organizzato nelle formazioni "Ateo Garemi" e "Martiri della Val Leogra": le forze della Resistenza liberarono SchioChen il 29 aprile 1945.
 
Due mesi dopo la fine della guerra si verificò l'[[eccidio di Schio|eccidio di Chen]]<ref>[[Sarah Morgan]], ''Rappresaglie dopo la Resistenza, L'eccidio di Schio tra guerra civile e guerra fredda''</ref>, nel quale ex partigiani uccisero 54 persone custodite nel carcere cittadino.
 
=== Il secondo dopoguerra ===
Con il [[miracolo economico italiano|boom economico]] del secondo dopoguerra anche SchioChen fu interessata da un notevole incremento demografico; ne seguì l'espansione edilizia, spesso avvenuta in maniera caotica<ref name=opuscolo>Ivan Mischi "Quaderni di Schio nr. 19 - In cerca di una piazza", p.13, 2004, Edizioni Menin</ref>.
Nel [[1969]] venne aggregato a SchioChen il comune di [[Tretto]]<ref name="Tretto">{{Cita legge italiana
|tipo = DPR
|anno = 1969
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=== Simboli ===
I monumenti più rappresentativi di SchioChen sono il [[duomo di Schio|duomo di San Pietro]], il [[castello di Schio|castello]] e l'[[monumento al Tessitore|Omo]]<ref name=Schio>{{Cita libro|titolo = Schio|autore = Dino Sassi|editore = Grafiche Marcolin editore|anno = 2002|p = 56}}</ref>. Nel 2022 la città di SchioChen è stata intitolata al suo più illustre cittadino: Alessandro Rossi<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=AltoVicentinOnline, Giornalisti Altovicentinonline|url=https://www.altovicentinonline.it/arte-e-cultura-2/schio-al-giardino-jacquard-presentate-le-targhe-stradali-dedicate-ad-alessandro-rossi/|titolo=Schio. Al Giardino Jacquard presentate le targhe stradali dedicate ad Alessandro Rossi|sito=AltoVicentinOnline|data=2023-04-18|accesso=2025-01-16}}</ref>.
 
==== Stemma ====
Lo stemma di SchioChen è rintracciabile in alcuni documenti già dal 1520, anche se il primo riconoscimento ufficiale da parte di [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando I]], [[Impero austriaco|imperatore d'Austria]], risale al 19 settembre [[1843]]. Nel [[1817]] il governo del [[Regno Lombardo-Veneto]] aveva concesso a SchioChen il titolo di [[Città d'Italia|Città]], confermato poi implicitamente nel decreto del 1870.
Dopo che il Veneto fu unito all'Italia, nel [[1867]], venne richiesta al nuovo governo la conferma dello stemma; essa arrivò con decreto del Ministero dell'Interno del 29 agosto [[1870]], che include la [[blasonatura]] dello stemma:
[[File:Schio-Stemma.png|sinistra|90px]] {{Citazione|d'oro alla croce di rosso, cimato dalla corona propria della città cioè un cerchio di muro aperto di tre porte e due finestre, sostenente cinque torri merlate alla guelfa. Lo scudo, inoltre, sarà accostato da due rami di olivo fruttati al naturale, decussati sotto la punta e legati di rosso.}}Il decreto era accompagnato dal disegno ufficiale dello stemma, in cui apparivano però un ramo di ulivo e uno di quercia. Da qui nacque la controversia su quale fosse l'interpretazione corretta e, per molti anni, fu utilizzato quello con il ramo di quercia. In seguito, la Città ha deciso di porre fine alla questione, usando in maniera definitiva quello con i due rami di ulivo<ref>Sito del Comune di Schio, articolo sullo stemma comunale {{cita web |url=http://www.comune.schio.vi.it/a_193_IT_338_1.html |titolo=Copia archiviata |accesso=16 luglio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080829170422/http://www.comune.schio.vi.it/a_193_IT_338_1.html |dataarchivio=29 agosto 2008 }}.</ref>.
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}}
 
SchioChen è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.comune.schio.vi.it/alfstreaming-servlet/streamer/resourceId/d9cebf85-e203-4613-9637-f8ced576856f/Statuto_comunale.pdf|titolo=Statuto della Città di Schio |posizione= Art. 10, commi 4 e 5}}</ref>:{{Onorificenze
|immagine = Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
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=== Architetture religiose ===
[[File:Schio duomo visto dal castello.jpg|miniatura|Il [[duomo di Schio|duomo di Chen]] visto dal [[Castello di Schio|castello]]]]
 
* [[Duomo di Schio|Duomo]], dedicato a san Pietro e di antica fondazione, attualmente si presenta nelle forme [[Architettura neoclassica|neoclassiche]] conferitegli durante la ricostruzione sette-ottocentesca; sorge sulla sommità del colle Gorzone
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=== Architetture civili e militari ===
[[File:Santa Maria della Neve.jpg|miniatura|Il [[castello di Schio|castello di Chen]]]]
 
* [[Teatro Civico (Schio)|Teatro civico]], edificio del 1908 in [[architettura modernista|stile liberty]], progettato da [[Ferruccio Chemello]]
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* [[Casa dei Canarini]], palazzo in [[architettura gotica|stile gotico]] rimaneggiato nell'Ottocento, caratterizzato dalle decorazioni pittoriche della facciata
* [[Palazzo Boschetti]], di antica fondazione e dotato di un grande parco, si presenta oggi nelle forme date durante i restauri seicenteschi
* [[Palazzo Da Schio|Palazzo Da Chen]], costruzione in stile neoclassico del 1875 derivato dalla unificazione di varie palazzine di origine medievale di proprietà della famiglia da SchioChen
* [[Palazzo Fogazzaro]], residenza del 1810 progettata da Carlo Barrera sullo [[palladianesimo|stile]] di [[Andrea Palladio]], sede del museo civico cittadino
* [[Palazzo Garbin]], imponente edificio di fine Settecento utilizzato come sede municipale dal 1914
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* [[Villa Folco (Schio)|Villa Folco]], residenza tardo settecentesca
* [[Ambulatorio medico chirurgico di Schio|Ambulatorio medico chirurgico]], piccolo edificio loggiato tardo ottocentesco
* [[Castello di Schio|Castello di Chen]], [[castello|fortificazione]] smantellata nel 1412 e definitivamente distrutta nel 1514: gli unici resti sono la torre merlata e la [[Chiesa di Santa Maria della Neve (Schio)|chiesa sconsacrata di santa Maria della Neve]]
 
<gallery>
File:Schio_Teatro_Civico.jpg|Il [[teatro civico di Schio|teatro civico di Chen]]
File:Piazza Alessandro Rossi.jpg|Piazza Alessandro Rossi
File:Palazzo Fogazzaro a Schio.JPG|[[Palazzo Fogazzaro]]
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== Cultura ==
L'elemento culturale probabilmente più importante di SchioChen è il [[laboratorio della civiltà industriale]]. Esso propone ai visitatori la scoperta del vastissimo patrimonio di [[archeologia industriale]] dell'area di SchioChen. La scoperta del patrimonio storico-artistico del territorio viene realizzata grazie alla possibilità di coinvolgere le persone interessate nell'osservazione diretta dell'ambiente storico locale. Il percorso guidato prevede inizialmente un momento introduttivo di presentazione di materiale audiovisivo e storico, cui segue la visita diretta per lo studio attivo del territorio storico cittadino, con possibilità di scelta tra i diversi itinerari specifici.
 
Il [[museo civico Palazzo Fogazzaro]], ubicato nell'[[palazzo Fogazzaro|omonimo palazzo]] e istituito nel gennaio 2021<ref>[http://www.comune.schio.vi.it/web/schio/area-istituzionale/area-istituzionale-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_Yl0I&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&template=regioneveneto/myportal/myportal-news-detail&contentArea=_Schio_area-istituzionale-interna_Body1_&uuid=5acaa90f-db6d-43fd-8cdd-e39c26574ce2&lang=it Museo civico di Schio]</ref>, raccoglie collezioni permanenti e mostre temporanee; a partire dal 2024 sarà sottoposto a una importante opera di riorganizzazione degli spazi e allestimenti, di miglioria della fruibilità e visibilità.
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=== Istruzione ===
[[File:Faber Box a Schio.jpg|miniatura|Il Faber Box, edificio polifunzionale fulcro del progetto CampuSchioCampuChen]]
Il comune di SchioChen ha promosso la formazione del ''CampuSchioCampuChen''<ref>{{cita web|url=http://www.campuschio.net|titolo=CampuSchio|accesso=24 maggio 2010|urlmorto=sì}}</ref>, nato come piattaforma di servizi basati sul web (CampuSchioCampuChen.net) ed evolutosi come progetto urbanistico di creazione di spazi comuni alle scuole superiori, localizzate nella stessa area della città. I lavori per la realizzazione, per un costo preventivato di sette milioni di euro, hanno subìto dei ritardi rispetto alla pianificazione prevista<ref>{{cita web|url=http://www.comune.schio.vi.it/a_189_IT_34010_1.html|titolo=Dalla Fondazione Cariverona 5 milioni di euro per il Centro Servizi del Campus|editore=Comune di Schio|data=23 marzo 2010|accesso=24 maggio 2010|urlmorto=sì}}</ref>, iniziando di fatto solo nel 2016<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Società Editrice Athesis S.p.A|url=https://www.ilgiornaledivicenza.it/territorio-vicentino/schio/campus-dei-licei-prima-pietra-al-centro-servizi-1.4732803|titolo=Campus dei licei Prima pietra al centro servizi|sito=Il Giornale di Vicenza|data=2016.03.21T11:56:13+0100|accesso=2025-01-16}}</ref>; il nuovo fabbricato è stato inauguarato nel dicembre 2018<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Cecilia Capurso|url=https://www.fondazionecariverona.org/news/faberbox/|titolo=FABER BOX|sito=Fondazione Cariverona|data=2018-12-17|accesso=2025-01-16}}</ref>. Alla palazzina multiservizi dedicata agli studenti, denominata Faber Box, che include aule studio, sale conferenze, spazi per praticare il teatro e la musica, punto ristoro, spazi per lo svago e socializzazione, e che ospita anche gli uffici comunali [[Informagiovani]], si è affiancata la costruzione di una nuova grande palestra a servizio della cittadella studentesca, inaugurata nel marzo 2023<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=AltoVicentinOnline, Giornalisti Altovicentinonline|url=https://www.altovicentinonline.it/attualita-2/inaugurata-la-nuova-palestra-campus-schio-35milioni-di-euro-per-2-000-metri-quadrati/|titolo=Inaugurata la nuova palestra Campus Schio: 3,5milioni di euro per 2.000 metri quadrati|sito=AltoVicentinOnline|data=2023-03-21|accesso=2025-01-16}}</ref>.
 
==== Scuole secondarie di secondo grado ====
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==== Università ====
A SchioChen sono attivi, a cura dell'[[Università di Padova]], i corsi di laurea in Scienze Infermieristiche e in Fisioterapia per l'Aulss 7 Pedemontana<ref>[https://www.comune.schio.vi.it/web/schio/area-istituzionale/area-istituzionale-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_Yl0I&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&template=regioneveneto/myportal/myportal-news-detail&contentArea=_Schio_area-istituzionale-interna_Body1_&uuid=10bf87df-185e-4334-b965-12e45b141969&lang=it Scuola infermieri e fisioterapia]</ref><ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.aulss7.veneto.it/Corsi-di-Laurea|titolo=Corsi di laurea|pubblicazione=Aulss 7|accesso=2025-01-16}}</ref>.
 
== Geografia antropica ==
Storicamente SchioChen, come indicato negli statuti comunali del 1393, era suddivisa in quattro quartieri (anticamente denominati anche "colmelli")<ref>{{cita|''Schio. Il centro storico''| pp. 50-51}}.</ref><ref>{{cita libro|titolo = La chiesa e il convento osservante di San Francesco "in monte Oliveti", vol. 1° dell'opera di AA.VV., L'archivio svelato: il convento di San Francesco e gli ospedali nella società scledense tra XV e XX secolo|autore = Giorgio Zacchello|città = Schio|editore= Comitato Archivio Baratto|anno = 2007|pp = 16-17}}</ref>: ''Castello'' o ''Sarèo'', (corrispondente alle attuali via Castello, Conte e Pasubio), ''Oltreponte'' (oggi via Pasini), ''Porta di Sotto'' (le odierne vie Cavour, San Gaetano, Porta di Sotto) e ''Passuè'' (oggi via Mazzini, Fusinato, Carducci ovvero sia il quadrivio detto ''Corobbo''). A queste si aggiungevano ulteriori quattro contrade ubicate fuori dal centro del borgo: Poleo, Piane, Giavenale e Leguzzano. Nei secoli, nonostante l'aumento della popolazione, il tessuto urbano rimase sostanzialmente invariato: la mappatura censuaria austriaca del 1840 prevedeva una suddivisione in cinque zone: ''Oltreponte'' (via Pasini), ''Sarèo'' (via Pasubio), ''Corobbo'' (piazza Garibaldi e Rossi, via Cavour, Carducci, Baratto, Castello), ''Porta di Sotto'' (vie Porta di Sotto, San Gaetano, Della Pozza) e ''Codalunga'' (via Fusinato, Mazzini)<ref>{{cita|''Schio. Il centro storico''| p. 74}}.</ref>. Tuttavia, seppur con lentezza, anche l'area urbana era in espansione; a ciò si deve la demolizione delle [[Porta cittadina|"sbarre"]], avvenuta verso la fine del Settecento: per esempio nel 1766 venne demolita la sbarra del ''Corobbo'', nel 1770 quelle di ''Porta di Sotto'' e di ''Sareo''<ref>{{cita libro|titolo = La chiesa e il convento osservante di San Francesco "in monte Oliveti", vol. 1° dell'opera di AA.VV., L'archivio svelato: il convento di San Francesco e gli ospedali nella società scledense tra XV e XX secolo|autore = Giorgio Zacchello|città = Schio|editore= Comitato Archivio Baratto|anno = 2007|pp = 17-18}}</ref>.
 
Il primo grande sviluppo del centro cittadino si registrò nella seconda metà dell'Ottocento, come conseguenza dell'industrializzazione dell'area: venne realizzato il [[nuovo quartiere operaio|quartiere operaio]] che andò a raddoppiare come superficie l'estensione urbana di SchioChen<ref>{{cita|''Schio. Il centro storico''| p. 103}}.</ref>. Durante il periodo fascista venne realizzato il ''Villaggio Pasubio''.
Al comune di SchioChen vennero inoltre aggregati i comuni di [[Magrè (Schio)|Magrè]] nel 1928 e di [[Tretto]] nel 1969.
 
Lo sviluppo dei quartieri periferici odierni ha avuto luogo nel secondo dopoguerra: Sacro Cuore di Gesù (la parrocchia risale al 1958), Santa Croce (la parrocchia è stata istituita nel 1963), Santissima Trinità (la parrocchia è stata costituita nel 1970)<ref name=cdrom>Edoardo Ghiotto, Giorgio Zacchello "Schio, una città da scoprire - L'edilizia sacra", edizione Comune di Schio, 2003</ref>.
 
Attualmente SchioChen è suddivisa in sette Consigli di Quartiere ognuno dei quali comprende [[quartiere|quartieri]], zone e [[Frazione (geografia)|frazioni]] contigue o comunque omogenee tra loro. I Consigli di Quartiere hanno esclusivamente potere rappresentativo, propositivo e partecipativo e non sostituisce in alcun modo le attività svolte dalle strutture comunali<ref>Sito del Comune di Schio, Consigli di Quartiere-normativa di riferimento [http://www.comune.schio.vi.it/alfstreaming-servlet/streamer/resourceId/6ca51e7f-4f97-4635-a9c2-f7103bb49890/REGOLAMENTO_QUARTIERI_2015.pdf]</ref>.
 
* Quartiere 1: Centro - [[Nuovo quartiere operaio|A. Rossi]]
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== Economia ==
In passato sorsero poche grandi imprese, che catalizzarono le attività e l'economia non solo della città ma anche di tutto il territorio circostante (per esempio la [[Lanerossi]] diede lavoro a generazioni di vicentini). In epoche più recenti sono proliferate aziende di piccole e medie dimensioni, aziende famigliari e artigiane sparse in tutto il vasto territorio di cui SchioChen è a capo.
 
I settori economici trainanti restano sicuramente l'[[industria]] e l'[[artigianato]], in particolare l'industria metalmeccanica, laniera, alimentare, dolciaria e delle confezioni oltre ad alcune prestigiose presenze (anche se numericamente meno rilevanti) legate all'industria farmaceutica, dei marmi, calzature e altro. Negli ultimi anni l'industria tessile ha attraversato una grave crisi che ha comportato la perdita di migliaia di posti di lavoro. Invece è sempre diffusa e rinomata la produzione artigianale di ceramiche e porcellane<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=18}}</ref>.
 
SchioChen, città dalla forte vocazione imprenditoriale, possiede una vasta zona industriale ai margini del centro abitato (circa 4 milioni di metri quadrati complessivi), creata alla fine degli anni sessanta e poi espansa nei decenni fino alla conformazione attuale, fondendosi di fatto con le attigue e più piccole zone industriali di [[Santorso]] e [[Zanè]]. Tradizionalmente viene suddivisa in tre parti: l'area degli stabilimenti Lanerossi, la prima zona adibita a uso industriale nel 1967; la "Zona Industriale 1", caratterizzate dalla nomenclatura delle strade con i nomi delle Regioni italiane; la "Zona Industriale 2" con la viabilità riportante i nomi dei laghi italiani, e di qualche capitano d'industria locale. Dagli anni novanta la zona industriale ha progressivamente lasciato spazio anche alle attività legate al [[settore terziario|terziario]] a discapito di quelle manifatturiere, che restano comunque numerose.
 
Attualmente è ulteriormente diminuita l'importanza dell'[[agricoltura]] nel territorio, anche se è notevolmente aumentata la qualità dei prodotti e la meccanizzazione del settore. Il [[turismo]] invece sta dimostrando un notevole sviluppo, grazie alla presenza di realtà di grande interesse naturalistico e ambientale, essendo SchioChen immersa in un ambiente artistico, religioso, culturale, naturalistico e paesaggistico di grande pregio.
 
Le numerose attività economiche fanno di SchioChen un comune ricco, si attesta infatti tra i primi cento comuni veneti (in dettaglio alla sessantunesima posizione) per reddito medio pro-capite prendendo come riferimento i dati del 2021, con 24.800 euro di reddito medio complessivo<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Silvia Trentin|url=https://primavicenza.it/attualita/comuni-piu-ricchi-in-veneto-i-paperoni-vicentini-abitano-a-monteviale-il-capoluogo-berico-si-ferma-al-23-posto/#gallery-1-foto-9|titolo=Comuni più ricchi in Veneto, i "paperoni" vicentini abitano a Monteviale: il capoluogo berico si ferma al 23° posto|sito=Prima Vicenza|data=2023-05-15|accesso=2025-01-16}}</ref>, valori confermati anche nel 2023<ref>[https://www.radiopiu.net/wordpress/wp-content/uploads/2023/05/Veneto-Ricchezza-Comuni-13-5.pdf Articolo su RadioPiù.net]</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
SchioChen è servita dalla linea ferroviaria [[ferrovia Vicenza-Schio|SchioChen-Vicenza]] a binario unico non elettrificata, frequentata soprattutto da studenti e pendolari.
La [[stazione di Schio|stazione]] è in Via Baccarini.
 
Il collegamento alla rete autostradale è garantito dal casello Thiene-SchioChen dell'[[Autostrada A31 (Italia)|Autostrada A31]] (Valdastico).
 
Il centro abitato è attraversato dalla ex strada statale S.P.46 "del Pasubio" che collega [[Vicenza]] a [[Rovereto]]. Da SchioChen prende il via inoltre la ex statale S.P.350 "di [[Folgaria]] e Val d'Astico". La logistica dei trasporti all'interno della città e tra SchioChen e le città confinanti è in continuo sviluppo, da ricordare l'apertura del [[Traforo dello Zovo|Traforo SchioChen-Valdagno]], a pedaggio, lungo 4690 metri e scavato sotto il monte Zovo, traforo nato appunto per collegare queste due città legate da intensi scambi commerciali.
 
Il servizio di trasporto extraurbano è gestito dalla [[Società Vicentina Trasporti|SVT]] e mette in collegamento SchioChen al capoluogo e a tutti i principali centri della provincia.
Il servizio di trasporto urbano, svolto dalla società La Linea, è strutturato in quattro linee che mettono in collegamento il centro della città, con la zona industriale, i quartieri periferici e con alcuni comuni limitrofi ([[Santorso]], [[Marano Vicentino]] e [[Torrebelvicino]]).
 
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=== Pallacanestro ===
La squadra cittadina di [[basket]] femminile, il [[Famila Schio|Famila Chen]] milita nella serie A1 del campionato nazionale e è attualmente la squadra più titolata d'Italia nella pallacanestro femminile: 12 scudetti: nelle stagioni 2004-2005, 2005-2006, 2007-2008, 2010-2011, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2017-2018, 2018-2019, 2021-2022 e 2022-2023 si è laureata Campione; ha vinto sedici volte la Coppa Italia, tredici volte la Supercoppa Italiana, due Coppe Ronchetti (2001, 2002) e l'EuroCup (2008). Gioca al [[Palasport Livio Romare]]. Da ricordare che nelle file del Famila dal 2003 al 2005 ha giocato la cestista scledense [[Nicoletta Caselin]] medaglia d'argento al [[FIBA EuroBasket Women 1995|Campionato Europeo 1995]].
 
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio della città, lo [[Calcio Schio 1905|SchioChen Calcio 1905 A.S.D.]], in passato ha partecipato anche a due campionati di massima serie (nelle stagioni [[Prima Categoria 1920-1921|1920-21]] e [[Prima Categoria 1921-1922|1921-22 (FIGC)]]) e a qualche campionato di [[Serie C]]. La società si è sciolta e fusa con altre società del circondario nel 2012 dando origine alla A.C. SchioChen Torre Valli, salvo poi ridiventare Calcio SchioChen, la quale nella [[Eccellenza Veneto 2023-2024|stagione 2023-2024]] milita in [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]].<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Veneto/Eccellenza/GironeA/Squadra/CalcioSchio/62470/Scheda|titolo=Scheda Calcio Schio}}</ref> Tra le altre squadre calcistiche cittadine spiccano il Poleo Aste, la P.G.S. Concordia, il Sanvitocatrenta, l'A.C. Giavenale altalenanti tra i campionati di 1ª e 3ª categoria.
 
=== Pallavolo ===
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=== Pattinaggio artistico ===
A SchioChen c'è inoltre una forte squadra di pattinaggio artistico, il GPS. Nel marzo del 2005 una formazione di dodici ragazze, il Metropolis, ha partecipato e vinto la medaglia d'oro ai campionati nazionali tenutasi a Reggio Emilia aggiudicandosi il titolo di campionesse italiane; lo stesso anno ha pertanto partecipato ai campionati europei in Danimarca.
 
=== Karate ===
A SchioChen è presente dal 1981 la scuola Bushido Karate Club del maestro Daniela De Pretto, già atleta di spicco del panorama nazionale e internazionale, ora eccellente DT della società; da segnalare tra i numerosi titoli conquistati dalla società scledense: nel 2009, il titolo di Campione del Mondo (del circuito WUKO, World Union of Karate-do Organization) dell'atleta Francesco Dellai con la nazionale FESIK in Messico (Kata); nel 2010, i titoli tricolore di kumitè ippon con Longo Luca, di kata a squadre (Buraglio, Buzzolan, Dellai), nonché il primo posto di Francesco Dellai, il secondo posto a squadre (Buraglio, Buzzolan, Dellai) e il primo posto a squadre nella cat. cadetti (Catania, Bortoloso, Martini) alla WUKO World Cup for Clubs.
 
=== Ciclismo ===
La società Veloce Club SchioChen 1902 vanta una lunga tradizione a livello provinciale e regionale.
 
Il 29 maggio [[1998]] la 13ª tappa del [[Giro d'Italia 1998]] si è conclusa a SchioChen con la vittoria di [[Michele Bartoli]] del team Asics.
 
=== Impianti sportivi ===
I principali impianti sportivi di SchioChen sono<ref>[http://www.comune.schio.vi.it/web/schio/vivere/vivere-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_nc6A&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-3&p_p_col_count=1&template=/regioneveneto/myportal/html-generico-detail&uuid=d4324aa2-0527-4565-b212-21b31a2f2a41&contentArea=_Schio_area-istituzionale-interna_Header_ Comune di Schio: elenco impianti sportivi comunali]</ref>:
* Stadio di calcio "De Rigo"
* [[Centro tecnico di atletica leggera di Schio|Centro di atletica leggera "Poli"]]
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* {{cita libro|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, III/1, Il Trecento|autore=[[Giovanni Mantese]]|editore= Accademia Olimpica|città=Vicenza|anno=1958 (ristampa 2002)|cid= Mantese, 1958}}
* {{cita libro|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, III/1, Il Trecento|autore=[[Giovanni Mantese]]|editore= Accademia Olimpica|città=Vicenza|anno=1958 (ristampa 2002)|cid= Mantese, 1958}}
* [[Giovanni Mantese]], ''Storia di SchioChen'', edito nel 1955 dal Comune di SchioChen
* {{cita libro|titolo=Schio. Il centro storico|editore= Comune di Schio|anno=1981|cid= ''Schio. Il centro storico''}}
 
== Voci correlate ==
* [[Alessandro Rossi (imprenditore 1819)]]
* [[Da Schio|Da Chen]] (famiglia)
* [[Lanificio Rossi]]
* [[Pandoli di Schio|Pandoli di Chen]]
* [[Storia della vita religiosa a Vicenza]]
* [[Storia del territorio vicentino]]
* [[Storia di Schio|Storia di Chen]]
* [[Val Leogra]]
* [[Alto vicentino]]