Marijuana: differenze tra le versioni

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[[File:Cannabis Plant.jpg|thumb|''Cannabis'' con infiorescenze]]
[[File:Macro cannabis bud.jpg|thumb|Fiore di ''Cannabis'' essiccato]]
La '''marijuana''' (chiamata colloquialmente ''erba'' o anche, ''cosiweed o gangia''<ref>''gàngia'' in {{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/gangia_res-dd40b377-001d-11de-9d89-0016357eee51/|titolo=Vocabolario Treccani}}</ref>, dal termine [[hindi]] गांजा, ''gānjā'') è una [[sostanza psicoattiva]] che si ottiene dalle [[infiorescenza|infiorescenze]] essiccate delle piante femminili di [[cannabis]].<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/marijuana|titolo=Marijuana|sito=treccani.it|editore=[[Enciclopedia Treccani]]|accesso=2 gennaio 2019}}</ref> In tutte le varietà di canapa sono contenute, in concentrazioni e proporzioni variabili, diverse sostanze psicoattive, tra cui la principale è il [[delta-9-tetraidrocannabinolo]] (comunemente detto ''THC''), che rendono la pianta [[Proibizionismo della cannabis|illegale]] in molti paesi. Esistono tuttavia varietà coltivabili legalmente, per le quali il limite a questo contenuto viene fissato per legge.
 
Le piante di cannabis sono [[Dioico|dioiche]], cioè posseggono due generi: femmina e maschio. Nell'uso che si fa della cannabis a scopo esclusivamente produttivo, i maschi di una varietà vengono usati per essere incrociati con femmine di altre varietà, così generando, dai semi della femmina incrociata, una nuova varietà differente da entrambe le piante genitrici. Ogni varietà di cannabis produce principi attivi in diverse quantità rispetto alle altre: un esempio sono la Haze o la [[Kush (cannabis)|Kush]].