Sacro Romano Impero: differenze tra le versioni

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Da un punto di vista [[giuridico]] l'[[Impero romano]], fondato da [[Augusto]] ([[27 a.C.]]) e diviso da [[Teodosio I]] in due parti ([[395|395 d.C.]]), era sopravvissuto solo nella parte orientale. Dopo la deposizione dell'ultimo Imperatore d'Occidente [[Romolo Augusto]]lo ([[476|476 d.C.]]), quello d'Oriente [[Zenone (imperatore)|Zenone]] aveva ereditato anche le insegne della parte occidentale riunendo da un punto di vista formale l'unità statale. Dunque gli abitanti dell'[[Impero d'Oriente]] si consideravano ''Ῥωμαίοι'' (''Rhōmaioi'', [[romei]], ovvero "romani" in [[lingua greca]]), e chiamavano il loro stato ''Βασιλεία Ῥωμαίων'' (''Basileia Rhōmaiōn'', ovvero "Regno dei Romani").
 
L'incoronazione del re dei Franchi [[Carlo Magno]] da parte di [[papa Leone III]] nell'[[800]] fu un atto privogiuridicamente di undubbio profilosotto giuridicamenteil profilo legittimo:, in quanto solo l'Imperatore romano d'Oriente (chiamato "greco" in Occidente proprio a partire da quest'epoca<ref group="N">Il termine "[[bizantino]]" con cui attualmente si definisce attualmente l'Impero romano d'Oriente è una pura convenzione storica coniata da alcuni storici cinquecenteschi e diffusa dagli Illuministi; essi, disprezzando tutto ciò che riguardava il Medioevo, vista come un'era buia, disprezzavano anche l'Impero romano d'Oriente e non ritenendo gli abitanti dell'Impero d'Oriente degni di essere chiamati "romani" o "greci" coniarono il termine "bizantino". Poiché il termine "bizantino" venne introdotto per la prima volta nel cinquecento e l'Impero d'Oriente cadde ben un secolo prima (nel 1453) i "bizantini" non seppero mai di essere bizantini ma solo di essere romani (o [[romei]]).</ref>) sarebbe semmaiera statoconsiderato degno di incoronare un suo pari nella parte occidentale,. perPer questo da [[Costantinopoli]] si guardò sempre con superiorità e sospetto a quell'atto, nonostante il successvo trattato di Aquisgrana.
 
Nonostante ciò l'incoronazione papale fu giustificata dal punto di vista formale con due considerazioni formali:
# il fatto che all'epoca l'[[Impero bizantino]] fosse governato da una donna, [[Irene d'Atene]], illegittima agli occhi occidentali (dopo l'eliminazone del figlio Costantino vi), creava il presupposto che il trono fosse vacante e pertanto veniva a crearsi un vuoto di potere che quindi rendeva possibili eventuali colpi di mano. (infattiInfatti all'epoca, caduto l'Esarcato di Ravenna (restituito poi al papa), l'Impero bizantino non aveva alcuna possibilità di intervenire direttamente in Europa occidentale);
# la questione che il papa si dichiarasse comefosse diretto erederappresentante dell'Impero romano sia come [[Pontefice massimo (storia romana)|pontifex maximus]] dell'Impero, sia come massima autorità bizantina in Occidente (egemone), sia arrogandosi un [[potere temporale]] grazie al documento della presunta[[donazione di Costantino]], (con il quale [[Costantino I]], spostando la capitale ad Oriente, avrebbe ceduto la sovranità poltica sulla città di [[Roma]] e su tuttatutto l'Europa occidentaleOccidentale romano a [[papa Silvestro I]]); il documento, riconosciuto come falso nel [[XV secolo]] tramite lo studio filologico di [[Lorenzo Valla]] presso la corte pontificia, fu redatto presumibilmente nell'[[VIII secolo|ottavo secolo]], quando il papa, minacciato dall'avanzata dei [[Longobardi]], si era trovato a dover far valere la propria autorità. In quell'occasione egli aveva compiuto un'altra incoronazione analoga, incoronando re dei Franchi [[Pipino il Breve]], formalmente illegittimo, come ringraziamento dell'aiuto ricevuto dal "maggiordomo reale" nella contesa con i re Longobardi.
 
Gli imperatori romano-franchi e tedeschi cercarono con più modi di farsi accettare da quelli bizantini come loro pari con rapporti diplomatici, politiche matrimoniali o minacce, ma ottenendo successi soltanto parziali o effimeri. NellDopo il fallimento del tentativo matrimoniale con la deposizione nell'812802 dell'imperatrice Irene, l'imperatore d'occidente Carlo Magno con il [[Pax Nicephori|trattato di Aquisgrana]] lnell'imperatore d'occidente Carlo Magno812 ottenne da Bisanzio il riconoscimento di titolo di Imperatore (''basileus'' in greco) ma non di "Imperatore dei Romani" (''basileus ton Romaion''). Tuttavia il rapido declino dell'Impero carolingio permise a Bisanzio di disconoscere il trattato dell'812. Le fonti bizantine definiscono l'Imperatore del Sacro Romano Impero "re dei tedeschi" e solo raramente un "imperatore" (ma non dei Romani). Le fonti occidentali, invece, definivano l'Imperatore bizantino ''rex graecorum'' ("Re dei Greci") o al più ''Imperator Graecorum'' ("Imperatore dei Greci").
 
La pretesa di atteggiarsi come eredi dei romani, sebbene giuridicamente discutibile, ebbe però alcuni innegabili risultati positivi, come il ripristino del [[diritto romano]] già a partire dalla metà del [[XII secolo]], che, tramite l'attività delle [[università]], tornò in Occidente sostituendosi in tutto o in massima parte alle legislazioni germaniche, in vigore dai tempi delle [[invasioni barbariche|invasioni]], e a quelle canonistiche, diffuse dalle istituzioni ecclesiastiche.
 
In definitiva quindi, nonostante una partenza caratterizzata da equivoci e atti forzosi, il Sacro Romano Impero, benchè poi confuso col Regno di Germania, divenne uno dei cardini della società europea, che profondamente ne influenzò le vicende per secoli.
 
=== Il dibattito sull'autorità ===