Quo vadis? (film 1913): differenze tra le versioni
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La storia è ambientata durante gli anni di governo dell'imperatore [[Nerone]] e figura l’episodio il [[Grande incendio di Roma]] del 64 d.C.
Di ritorno da una campagna militare in Armenia, il soldato Vinicio giunge a porgere i saluti all’amico Petronio, scrittore e politico alla corte di Nerone (ispirato a [[Petronio Arbitro]]). Questi, racconta a Petronio di essersi invaghito di Licia, figlia di Aulo Plauzio,
Nel frattempo, Petronio si innamora della schiava Eunice, mentre Nerone, ambizioso e ossessionato dal potere, cova odio nei confronti della Cristianità. In preda al delirio, l’imperatore ordina a [[Tigellino]], il suo generale, di incendiare Roma e gode davanti alla distruzione della città, intonando una canzone. Il popolo, infuriato per l’accaduto, accusa Nerone dell’incendio. Nonostante Petronio riesca a calmare la folla per qualche giorno, l’incidente necessita comunque di un capro espiatorio che distolga ogni risentimento verso l’imperatore. [[Poppea]] e Tigellino, consci dell’odio di Nerone, convincono quest’ultimo a punire i cristiani. Petronio, esterrefatto dal suggerimento, rimprovera Nerone, affronto che incrina ormai il rapporto tra i due.
Nerone accusa dunque i cristiani e ne condanna un gruppo all’esecuzione nell’arena dei leoni. Vinicio, che ha perso Licia durante l’incendio, cerca disperato di capire se la sua amata sia stata o meno catturata. Intanto, dal palchetto imperiale Nerone guarda compiaciuto il macabro spettacolo, mentre Petronio lo rimprovera una volta ancora, guadagnandosi una condanna a morte. Nell’arena giunge un toro, che ha sulla schiena legata Licia. Uscus, sceso in campo, riesce a sconfiggere il toro e
Lo stesso lieto fine non è riservato a Petronio, che si taglia le vene ad un banchetto, insieme alla sua amata Eunice. I due muoiono tragicamente in un bacio, sotto i pianti disperati dei commensali. Il resto dei cristiani continua ad essere perseguitato, ma ciò scatena una reazione da parte del popolo. Una ribellione ha infatti portato Galba al potere e Nerone si toglie quindi la vita prima di cadere nella mano dei nemici.
Nell’ultima scena, a Pietro, in fuga da Roma, appare il fantasma di Gesù.
== Produzione ==
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