Tel chi el telùn: differenze tra le versioni
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*''Mission Impossible'': parodia dell'[[Mission: Impossible|omonimo film]], con tema musicale annesso. Gli agenti Giovanni e Giacomo si cimentano in una "missione impossibile": comprato un [[motoscafo]] (dopo aver fallito nell'impadronirsene sopraffacendo il sorvegliante), i due giungono in una banca. Mentre Giovanni tenta di utilizzare strumenti piuttosto strani per trovare il [[caveau]] e introdurvisi con pessimi risultati, Giacomo sembra destreggiarsi con grande facilità: per superare i raggi ottici dell'allarme di movimento, Giovanni indosserà degli occhiali ad [[Radiazione infrarossa|infrarossi]], ma Giacomo smaschererà la messinscena mostrando che i raggi che Giovanni vedeva erano disegnati sulle lenti. Arrivano così alla [[cassaforte]]: Giovanni tenta inutilmente di aprirla cercando di manomettere le serrature mediante uno [[stetoscopio]], mentre Giacomo trova un'anomala porticina. All'interno trovano Aldo, che racconta loro di essere finito lì dopo essere stato risucchiato da un [[Sportello automatico|ATM]] sbagliando il codice. Lo liberano e lo portano via con loro, a bordo del motoscafo: qui Giacomo si smaschera e si rivela essere una donna bionda e bellissima, scambiando con Giovanni un bacio passionale, per poi togliersi un'altra maschera e ridiventare Giacomo. Approdati a terra, i tre scendono dal motoscafo e, uscendo letteralmente dallo schermo, arrivano sul palco.
*''Canto di Marina Massironi.''
*''Pdor'': spezzone rimasto tra i più popolari di Aldo, Giovanni e Giacomo. Un [[Cavernicolo|uomo delle caverne]] (Aldo) è un Eletto a cui è apparso in sogno il dio Pdor, potente Signore del Deserto che l'ha incaricato di scrivere il messaggio contenente il suo volere su tavole di pietra sacre. L'Eletto si reca così al vulcano dove risiede il dio Pdor (personaggio che parodizza [[Son Goku]] nell'aspetto), portando con lui il [[Logorrea|logorroico]] figlio (Giacomo) solo per non trovarsi a mani vuote se dovesse fare un [[sacrificio]]. Arrivati a destinazione, i due chiamano Pdor (Giovanni), il quale emerge dal [[vulcano]] e, infastidito per essere stato svegliato, con tono imperioso declama improbabili imprese eroiche, piene di nomi assurdi e impronunciabili e così lunghe e numerose da sfinire i due malcapitati. Il dio detta quindi ai due un testo da trascrivere, ma Aldo e Giacomo hanno poca dimestichezza con martello e scalpello e finiscono per rompere la tavola. Pdor ritiene il fatto un [[sacrilegio]] e infligge ai due le sue maledizioni, dicendo che Aldo si guadagnerà il pane con il sudore della fronte, migrerà e "romperà le balle" ai popoli del Nord<ref>La citazione è un evidente riferimento allo stesso [[Aldo Baglio]], nato in Sicilia e trasferitosi a Milano all'età di tre anni</ref>, mentre Giacomo [[parto]]rirà con dolore (e si dichiara piuttosto preoccupato, ma soprattutto per l'accoppiamento, non tanto per il parto in sé).
*''Le ombre:'' Aldo e Giovanni si ritrovano per organizzare il numero successivo, giocando sugli effetti delle ombre mentre si passano oggetti di varia natura (e in alcuni casi li indossano, come ad esempio Aldo che indossa un pesce sul naso). Quando Giovanni realizza di aver dimenticato un oggetto per il finale del numero, Aldo lo rimprovera e i due iniziano a litigare. I due verranno calmati dall'intervento di Giacomo, che prova a parlare coi tecnici per capire il da farsi. Alla fine dello sketch ci pensa Marina a risolvere il problema, chiamando i [[Fichi d'India (comici)|Fichi d'India]] a sostituire il numero: Aldo all'idea si sente male e, sempre giocando con le ombre, vomita su Marina.
*''Debutto dei [[Fichi d'India (comici)|Fichi d'India]]'' ([[Max Cavallari]] e [[Bruno Arena]]) con lo sketch ''Amici ahrarara''.
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