Pompei (città antica): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
La raffigurazione del terremoto di Pompei non si trova in affreschi ma in bassorilievi di marmo
Etichette: Annullato Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 61:
[[File:Casa di Cecilio Giocondo 3.JPG|miniatura|sinistra|La Casa di Lucio Cecilio Giocondo, all'interno della quale sono stati ritrovati affreschi raffiguranti i danni provocati dal sisma del 62]]
 
Il 5 febbraio del 62 un violento [[terremoto di Pompei del 62|terremoto]], di intensità stimata pari al V-VI grado della [[scala Mercalli]]<ref name="Vos12"/>, con [[epicentro]] nella vicina Stabiae, colpisce anche Pompei e la piana circostante provocando numerosi danni e crolli: se ne ha testimonianza grazie alla rappresentazione negliin [[affresco|affreschi]]due bassorilievi marmorei della [[casa di Lucio Cecilio Giocondo]], in particolar modo si notano i danni a porta Vesuvio, al [[Castellum Aquae]], al foro e al tempio di Giove<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 504-505}}.</ref>; il [[terremoto]] ha un impatto negativo sulla vita cittadina: molte delle personalità più ricche, temendo per la propria incolumità, si trasferiscono in altre zone, mentre il commercio cala bruscamente. Pompei diventa quindi un cantiere dove l'attività principale è quella della ricostruzione: non mancano esempi di [[speculazione edilizia]] e molti si arricchiscono con gli [[Locazione|affitti]] o con gli [[appalto|appalti]] dei lavori di restauro<ref>{{Cita|De Vos|pp. 12-13}}.</ref>; non si è a conoscenza se gli imperatori Nerone e [[Vespasiano]] abbiano in qualche modo finanziato la ricostruzione, ma sta di fatto che le ricchezze accumulate nel corso degli anni dagli abitanti favorisce l'edificazione di edifici lussuosi, spesso rivestiti di marmi: in poco tempo sono restaurate le regioni VI e VIII, quelle a più alta densità residenziale, oltre al [[Tempio di Iside (Pompei)|tempio di Iside]], grazie alle offerte di un [[liberto]]<ref name="Vos13">{{Cita|De Vos|p. 13}}.</ref>.
 
Nel decennio a seguito del terremoto non mancano tuttavia disordini di tipo politico e amministrativo: Vespasiano infatti è costretto a inviare a Pompei il [[tribuno]] Titus Suedis Clemens, per risolvere alcune situazioni legate al possesso abusivo di terreni municipali da parte di privati<ref name="Vos13"/>.