Torre di San Gerolamo: differenze tra le versioni

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Oltre alle incursioni di [[Corsari barbareschi|predoni turchi]], nei primi anni del [[XVII secolo]] la Repubblica genovese si vedeva costretta a premunirsi anche contro la Spagna di [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] che mirava a impadronirsi del porto di [[La Spezia|Spezia]] e della [[Lunigiana]]<ref>lo scopo della Corona spagnola era di assicurarsi un collegamento sicuro con il Ducato di Milano.</ref>. In questa situazione, nel [[1606]], il Senato genovese decise sia il rafforzamento delle opere difensive esistenti nel [[Golfo di Spezia]] che di erigerne di nuove in opportuni capisaldi.
 
La Torre di san Gerolamo venne eretta in questo contesto. Il luogo prescelto era un promontorio roccioso tra le località di [[Marola (La Spezia)|Marola]] e di [[Cadimare]] che sovrasta una naturale e ampia ''polla di acqua dolce''<ref>Il fenomeno della ''polla di Cadimare'' fu studiato dal naturalstanaturalista [[Lazzaro Spallanzani|Spallanzani]] nel 1874.</ref> che, a poca distanza dalla riva, affiora in mare aperto.<ref>È probabile che proprio la possibiltàpossibilità di proteggere il rifornimento d’acqua dolce direttamente i navigli abbia suggerito la scelta del sito della fortificazione.</ref>
 
Le dimensioni del Forte San Gerolamo sono state rilevate nel [[1811]]<ref> La napoleonica ''Brigata dei cartografi'', comandata dal capitano Pierre-Antoine Clerc in questa occasione aveva eseguito un rilevamento dettagliato della costa occidentale del Golfo in vista della costruzione della strada per Portovenere.</ref>: eretto su di un pendio inclinato verso il mare, l’edificio era a pianta quadrata di 22 m di lato, in totale era alto circa 30 m, mentre il piano operativo era ad un’altezza di 25 m e aveva una garitta sul lato a monte. All’interno erano locali per la guarnigione, le armi e le munizioni.