Totò: differenze tra le versioni

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Nonostante le oscurità e le delusioni, il 1951 fu un anno importante per la carriera cinematografica dell'attore. Dopo il successo di ''Totò cerca casa'', venne richiamato da [[Steno]] e [[Mario Monicelli]] per interpretare il ruolo del ladro Ferdinando Esposito in ''[[Guardie e ladri]]'', al fianco di [[Aldo Fabrizi]], che fu uno dei suoi amici più affezionati e una delle sue migliori "spalle", capace di rispondere colpo su colpo alle improvvise e "aggressive" battute di Totò.<ref name="Totò un altro pianeta" /> Per ''Guardie e ladri'' Totò era all'inizio riluttante: il ruolo offertogli era finalmente "reale", diverso dai suoi precedenti personaggi e inserito in un contesto decisamente più drammatico.<ref name="Steno e Totò" /><ref>{{cita|Caldiron, 2001|p. 90}}.</ref> Anche questo film ebbe inizialmente problemi con la censura, ma appena uscito nelle sale fu un successo unanime: alti incassi, grande apprezzamento di pubblico e plauso inatteso da parte della critica.<ref>{{cita|Anile, 1998|pp. 119-122}}.</ref><ref>{{cita|Giacovelli, 1994|pp. 55-56}}.</ref> Nello stesso anno interpretò, sempre per la regia di Monicelli e Steno, ''[[Totò e i re di Roma]]'', l'unico film che lo vide recitare con [[Alberto Sordi]]. La pellicola, che inizialmente doveva intitolarsi ''E poi dice che uno…'', venne ritenuta offensiva "del decoro e del prestigio di pubblici funzionari, nonché nella parte finale del sentimento religioso".<ref>{{cita web|url=http://www.sturzo.it/sottos/revisione.html|titolo=Archivio Andreotti, revisione cinematografica|accesso=20 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924111238/http://www.sturzo.it/sottos/revisione.html#|urlmorto=sì}}</ref> L'anno seguente fu premiato con un [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|nastro d’argento]] per la sua interpretazione in ''Guardie e ladri''<ref name="Totò Nastro D'Argento" >{{YouTube|hkIxpiRgsK4|Consegna dei Nastri d'argento - Istituto Luce Cinecittà|accesso=18 ottobre 2013}}</ref> e l'opera venne presentata al [[Festival di Cannes 1952]] (dove si aggiudicò il premio per la migliore sceneggiatura);<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1952/awardCompetition.html|titolo=Awards 1952|editore=[[Festival di Cannes]]|accesso=8 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017050616/http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1952/awardCompetition.html|urlmorto=sì}}</ref> nello stesso anno l'attore collaborò a ''Siamo uomini o caporali?'', la sua biografia (che si ferma nel 1930, dopo il suicidio di Liliana Castagnola) curata da Alessandro Ferraù ed Eduardo Passarelli.<ref name="Nastro d'argento" /><ref>{{cita|Bispuri, 2000|p. 207}}.</ref>
 
Sempre nel 1952 Totò rimase colpito da una giovane sulla copertina del settimanale ''[[Oggi (periodico)|Oggi]]'', [[Franca Faldini]]. Le mandò subito un mazzo di rose con un biglietto: «Guardandola sulla copertina di "Oggi” mi sono sentito sbottare in cuore la primavera»,<ref name="Nastro d'argento" >{{Cita web|url=http://www.antoniodecurtis.org/il_nastro_dargento.htm|titolo=Totò biografia - Il nastro d'argento|accesso=9 ottobre 2013}}</ref> poi le telefonò per invitarla a cena. La ragazza accettò solo quando Totò ebbe modo di farsi presentare.<ref name="Totò cento" /> La Faldini, appena ventunenne, era da poco tornata dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti d'America]], dove aveva preso parte al film ''[[Attente ai marinai!]]'' con [[Dean Martin]] e [[Jerry Lewis]].<ref name="Nastro d'argento" /> Dopo essersi frequentati per circa un mese, i due annunciarono il loro fidanzamento.
 
{{Doppia immagine verticale|right|Totòacolori.jpg|Totò Pinocchio.png|220|Totò impersona [[Pinocchio]] nel film ''[[Totò a colori]]'' (1952), riproponendo alcuni movimenti della macchietta de ''[[Il bel Ciccillo]]''|}}