Alfonso XIII di Spagna: differenze tra le versioni
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La Spagna però conobbe numerose rivolte sociali nelle sue grandi città durante i primi due decenni del XX secolo. Una delle più importanti avvenne nel 1909 a Barcellona ed è conosciuta come la Settimana Tragica. Uno dei fattori che suscitarono queste rivolte fu l'insoddisfazione della popolazione per la guerra del Marocco.
Inoltre, la Spagna soffriva problemi di grande importanza che finirono col far cadere la monarchia liberale: la mancanza di una reale rappresentatività politica di grandi gruppi sociali; la pessima situazione delle classi popolari, in particolare dei contadini, ed il nazionalismo catalano guidato dalla potente borghesia di Barcellona. Questa turbolenza politica e sociale impedì che i partiti che si alternavano riuscissero ad attuare una vera democrazia liberale, tutto ciò condusse verso l'istituzione della dittatura di [[Miguel Primo de Rivera]], accettata dal monarca.
Il tentativo di migliorare la situazione economica e sociale con la dittatura fallì, anche per l'instaurarsi della [[grande depressione]] del 1929. Primo de Rivera si ritirò il [[29 gennaio]] [[1930]]. Al suo posto andò come presidente del consiglio il generale [[Dámaso Berenguer]] che aveva il compito di traghettare lo stato dalla dittatura allo stato liberale e monarchico precedente. Questi si limitò a togliere alcune delle leggi impopolari della precedente dittatura ma non migliorarono le situazioni economica e sociale, crescendo sempre più il malcontento verso la monarchia anche all'interno dell'esercito. Il [[14
Il [[14 aprile]] [[1931]] due giorni dopo le elezioni municipali lasciò la Spagna senza abdicare, trasferendosi a [[Roma]], mentre veniva proclamata la [[Seconda Repubblica Spagnola]].
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