Fairey Firefly: differenze tra le versioni

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Già nel corso del 1943 la Fairey cercò soluzioni per migliorare le prestazioni del Firefly e, a tal fine, una cellula di Mk.I fu prelevata dalla catena di montaggio e dotata della più recente versione del motore Griffon (Mk.61) che, dotata di doppio [[compressore]] meccanico a due stadi<ref name=WP25>{{Cita|BuGe|p. 25|Bussy, 2001|harv=s}}</ref><ref name=BNA181>{{Cita|ThOw|p. 181|Thetford, 1991|harv=s}}</ref>, sviluppava potenze più elevate rispetto alle precedenti, impiegate fino a quel momento. Il prototipo, identificato come Firefly Mk.III e caratterizzato dalle dimensioni più ampie del radiatore anulare disposto sotto il muso, fu portato in volo il 22 luglio del 1943 presso la base [[Royal Air Force|RAF]] di [[Boscombe Down]], con risultati deludenti<ref name=IA28/><ref name=BNA181/><ref name=WP26>{{Cita|BuGe|p. 26|Bussy, 2001|harv=s}}</ref>: anche a 5&nbsp;500 m di altitudine il guadagno in termini di velocità era inferiore a 40 [[chilometro orario|km/h]]<ref name=IA28/> mentre la nuova, più ampia, presa d'aria frontale per il radiatore generava alterazioni aerodinamiche che incidevano negativamente sul controllo direzionale e sulla stabilità longitudinale dell'aereo<ref name=IA28/><ref name=WP26/>. La Fairey optò per una soluzione diversa nella disposizione dei radiatori e lo sviluppo della versione Mk.III venne abbandonato, per concentrarsi sulla nuova Mk.IV, il ché costò l'annullamento dell'ordine già ricevuto per la produzione di 100 caccia in configurazione Mk.III<ref name=WP26/>.
 
L'insuccesso della versione Mk.III condusse i progettisti della casa costruttrice a rivedere in modo più sostanziale la configurazione del Firefly al fine di poterne migliorare le prestazioni. Ebbe così origine la versione Mk.IV nella quale fu ampiamente modificato l'impianto di raffreddamento del motore: venne abbandonata la soluzione con il radiatore disposto sotto il muso che fu sdoppiato e trasferito all'interno dello spessore alare, alla radice di ciascuna semiala. Il prototipo della nuova versione volò per la prima volta nell'agosto del [[1944]]<ref name=WP26/> seguito, nel maggio successivo, da un secondo esemplare ulteriormente modificato nella forma delle ali (ora non più ellittiche ma troncate alle estremità) ed in quella della [[deriva (aeronautica)|deriva]]<ref name=BNA181/><ref name=WP26/><ref name=IA29>{{Cita|HaWi2|p. 29|Harrison, 2006|harv=s}}</ref>. Il Firefly Mk.IV montava una più recente versione del Griffon (la 72 nei prototipi, divenuta in seguito 74 nei velivoli di serie), anch'essa dotata compressore meccanico a doppio stadio e due velocità<ref name=BNA181/>, cui fu accoppiata un'[[elica]] quadripala in sostituzione della soluzione tripala delle precedenti versioni<ref name=IA29/>. Altra modifica esteriormente percepibile era costituita dalla presenza di due radomi subalari di cui uno (a destra) contenente l'antenna del radar e l'altro un serbatoio supplementare di carburante<ref name=BNA181/>. Le modifiche approvate furono applicate già ai Mk.I ancora sulle linee di montaggio, mentre i primi esemplari di FR.4 furono consegnati alla Fleet Air Arm nel settembre del [[1946]] per divenire operativi nei reparti nel mese di febbariofebbraio dell'anno successivo<ref name=IA29/> sebbene il loro impiego fosse limitato alle basi situate sulla terraferma<ref name=IA29/>. Come già per le precedenti versioni anche la Mk.4 vide la trasformazione di alcuni velivoli in caccia notturni (ridesignati FN.4, con interventi di dettaglio, che non modificavano l'aspetto esteriore degli aerei)<ref name=IA33>{{Cita|HaWi2|p. 33|Harrison, 2006|harv=s}}</ref> ed in trainatori per bersagli (TT.4).
 
== Versioni ==