All’uscita dal paese si trova invece Villa Daziaro, la quale, assieme a Palazzo Gallo di [[Castello Tesino]], simboleggia il momento in cui la popolazione ha abbandonato la vita agreste per dedicarsi ad attività di tipo commerciale. Giuseppe dalle Mule Graziaro, fu tra i primi che si dedicato alla vendita delle Stampe, dapprima in [[Valsugana]] e poi fino in [[Austria]], [[Russia]] e [[Francia]]. Quest’uomo riuscì haa fare fortuna e haa costruire questa villa in cui volle ospitare una scuola di lingue straniere per permettere anche ai suisuoi compaesani di commerciare con l’estero. La villa ha un importante valore architettonico: essa presenta una torre centrale da cui si diramano due corpi laterali, è contornata da porticati bianchi che risaltano il rosso mattone della struttura, la quale è attorniata da un giardino all’italiana. L’edificio venne ultimato dal figlio Giacomo nel [[1874]] dal figlio Giacomo, il quale aprì due archi panoramici sui lati ed innalzò una torretta centrale in sostituzione della copertura piana tipicamente russa. L’interno della villa si dirama dall’ampio salone centrale al piano terra in cui sono ancora presenti le originarie colonne quadrilobate in [[larice]]. Al piano superiore si trovano invece le stanze da letto. Sulla torretta è presente un terrazzo da cui è possibile ammirare la zona circostante. Il parco si struttura attorno all’imponente fontana con aiuole posizionate affinché formino disegni geometrici, graditi ai proprietari. La villa durante la [[Prima guerra mondiale]] era adibita ad [[ospedale militare]]<ref>{{Cita libro|autore=Maria Avanzo|titolo=Viaggi nella memoria, Guida All’Ecomuseo del Viaggio della Bassa Valsugana e del Tesino|editore=Litodelta srl|data=2008|pagine=pp.60-61.}}</ref>.