Pernis apivorus: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
|nome=Falco pecchiaiolo occidentale
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|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=22694989|autore=BirdLife International 2013}}</ref>
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<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio= [[Eukaryota]]
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|ordine=[[Accipitriformes]]
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
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[[File:Wespenbussard Pernis apivorus by A. Görtler edit2.jpg|thumb|''Pernis apivorus'' in volo]]
[[File:Bondrée apivore MHNT.jpg|thumb|''Pernis apivorus'']]
Il '''falco pecchiaiolo occidentale''' ('''''Pernis apivorus''''' (<span style="font-variant: small-caps">[[Linneo|Linnaeus]], [[1758]]</span>)), detto in [[dialetto calabrese]] anche '''adorno''', è un [[uccello]] [[rapaci|rapace]] appartenente alla famiglia degli [[Accipitridi]]. Si nutre soprattutto di [[insetti]], anche se in inverno (ma non solo) non disdegna piccoli [[rettili]] e [[anfibi]], uova, piccoli uccelli e piccoli [[mammiferi]]. È goloso anche di miele.
 
Il '''falco pecchiaiolo''' ('''''Pernis apivorus''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Linnaeus]], [[1758]]</span>) è una [[specie]] di [[rapace]] diurno appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Accipitridae|Accipitridi]]<ref name=IOC>{{IOC | titolo = Family Accipitridae | url = http://www.worldbirdnames.org/bow/raptors/ | accesso = 8 dicembre 2014}}</ref>. Specie protetta, insettivora e migratrice, è presente in Europa solamente in estate.
È grande all'incirca quanto una [[Buteo buteo|poiana]] e il suo piumaggio è assai variabile con tre caratteristiche bande scure sulla coda.
 
==Tassonomia==
Il falco pecchiaiolo occidentale è un [[uccello migratore]] di lunga distanza che trascorre l'[[inverno]] a sud del [[Sahara]] e giunge in [[Europa]] a [[primavera]] per nidificare passando soprattutto dallo [[stretto di Gibilterra]], dalla [[Sicilia]] e lo [[Stretto di Messina]], e dalla [[Turchia]] (ad ovest ed est del [[Mar Nero]]).
La specie è stata descritta per la prima volta dal naturalista svedese [[Linneo|Carl von Linné]] nel 1758 con il nome iniziale di ''Falco apivorus''<ref>C. Linnaeus (1758). Systema Naturae per regna tria naturæ, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis, Tomus I. Editio decima, reformata. Holmiæ: impensis direct. Laurentii Sal VII. I–II, 1–824 pp.: p. 91</ref>. ''Pernis'' è considerato un'alterazione del termine [[Lingua greca antica|greco]] ''pternis'' che significa «uccello da preda»; ''apivorus'' deriva dal [[Lingua latina|latino]] ''apis'' e ''voro'' che significano «ape» e «divoratore», e indicano le sue preferenze alimentari.
 
Alcune fonti considerano il pecchiaiolo orientale (''[[Pernis ptilorhynchus]]''), specie asiatica, conspecifico, ma il piumaggio è sempre diverso (in modo particolare non ha la macchia carpale scura) e non si conoscono individui con caratteri intermedi.
== Protezione ==
La concentrazione di migliaia di rapaci sullo Stretto di Messina, durante la migrazione primaverile, ha determinato nel passato il nascere di una forma di caccia tradizionale al falco pecchiaiolo occidentale. Con il divieto della caccia primaverile, introdotto nei primi anni settanta, tale caccia è diventata una forma di bracconaggio contrastata dagli organi competenti dello Stato italiano e, con grande impegno, dalle associazioni ambientaliste. Il Corpo Forestale dello Stato compie ogni primavera un apposito servizio antibracconaggio, denominato "Operazione Adorno", che vede impegnato il reparto speciale NOA (nucleo operativo anti-bracconaggio).
 
== Bibliografia Descrizione==
Grande rapace simile alle [[Buteo|poiane]], il falco pecchiaiolo è privo della sporgenza ossea sopra l'occhio cosicché il capo appare simile a quello del [[Columbidae|piccione]]. La testa piccola, il collo lungo e la coda lunga con gli angoli arrotondati sono caratteristici dell'individuo in volo, che presenta una macchia carpale scura, ovale o rettangolare, nel sottoala. Negli individui posati, la punta delle ali è più corta dell'estremità della lunga coda. A causa delle zampe corte, quando è posato sul terreno tiene una postura orizzontale. Il [[piumaggio]] ha più [[Polimorfismo (biologia)|morfismi]], ma, nel maschio adulto, nella femmina adulta e nel giovane, le variazioni della colorazione di fondo del corpo e delle copritrici inferiori dell'ala sono simili. In ogni caso, l'età e il sesso sono facilmente determinabili in base alla colorazione dell'occhio, della cera e della faccia e dall'estensione del nero sulle primarie esterne. Il colore di fondo del piumaggio del corpo è uniforme e varia tra bianco, crema, marrone chiaro, rossiccio, marrone scuro e nero, con molte colorazioni intermedie. Nelle parti inferiori l'adulto è marcato con una quantità variabile di sottili strie scure, di macchie scure o di larghe barre scure, oppure con una loro combinazione; il giovane, solo con larghe strie scure. L'adulto ha l'occhio giallo e la cera grigio scura; il giovane ha l'occhio di un marrone medio e la cera gialla. La femmina è solo leggermente più grande del maschio<ref name=Ferguson-Lees>{{cita libro | autore = James Ferguson-Lees and David A. Christie. Illustrated by Kim Franklin, David Mead, and Philip Burton | anno = 2001 | titolo = Raptors of the World | editore = Houghton Mifflin | isbn = 978-0-618-12762-7| url = http://books.google.com/books?id=hlIztc05HTQC&lpg=PP1&pg=PP1 | accesso = 29 maggio 2011}}</ref>.
* {{IUCN|summ=144311|autore=BirdLife International 2008}}
* ''British Birds'', volume 99, March 2006
* Gensbøl, Benny (1989). ''Collins guide to the Birds of Prey of Britain and Europe North Africa and the Middle East'', William Collins Sons and Co Ltd. ISBN 0-00-219176-8
 
===Dimensioni===
== Voci correlate ==
Lungo 51-57 cm, questo rapace ha un'apertura alare di 115-136 cm e un peso compreso tra 510 e 1050 g.
* [[Uccelli nidificanti in Italia]]
 
===Aspetto dell'adulto===
== Altri progetti ==
[[File:Wespenbussard Pernis apivorus by A. Görtler edit2.jpg|thumb|left|Falco pecchiaiolo in volo, visto dal basso.]]
{{interprogetto|commons=Pernis apivorus|wikispecies=Pernis apivorus}}
I lati della faccia sono grigi. Inferiormente, le primarie esterne presentano le punte nere e una linea netta di separazione con la parte restante delle penne biancastra. La faccia inferiore delle secondarie è biancastra con un'ampia banda subterminale scura e un ampio spazio non barrato tra questa e le altre barre. In buone condizioni di luce, le parti superiori hanno una sfumatura grigiastra, l'ala presenta un margine posteriore scuro e la punta delle copritrici primarie scura. Le parti inferiori presentano una quantità variabile di macchie scure o di strie sottili sul petto e di barrature scure su ventre e fianchi, ma possono anche essere completamente prive di qualsiasi marcatura. Da sopra, la coda presenta un'ampia banda subterminale scura e due barre più sottili scure vicino alla base<ref name=Ferguson-Lees/>.
 
===Aspetto del giovane===
[[File:Junger Wespenbussard Porträit.jpg|thumb|left|Primo piano della testa di un giovane falco pecchiaiolo.]]
Di solito il capo è piuttosto chiaro, a volte completamente bianco, ma sempre con la fronte bianca. Le parti superiori sono marrone scuro, con un pannello chiaro sulla faccia superiore delle primarie, con la punta chiara delle grandi copritrici superiori dell'ala e con le copritrici caudali superiori chiare che formano una «U» evidente. Sulla parte inferiore delle primarie esterne il colore scuro si estende oltre la metà esterna della penna e la base è biancastra. Nel piumaggio nuovo, le secondarie e le primarie interne hanno ampie punte chiare. La faccia inferiore delle secondarie è bruna, queste contrastano con le primarie biancastre e formano una macchia scura nel sottoala degli individui in volo. Le grandi copritrici inferiori secondarie sono più chiare delle secondarie e delle altri copritrici, spesso risultano come una barra color camoscio che attraversa la faccia inferiore dell'ala. Le parti inferiori sono striate. Da sopra, la coda può presentare sia quattro barre scure, ugualmente distanziate ma meno evidenti, sia il disegno della femmina adulta<ref name=Ferguson-Lees/>.
 
==Distribuzione e habitat==
[[File:Bondree apivore.jpg|thumb|right|200px|Falco pecchiaiolo nel sud della Francia.]]
Questa specie si riproduce nella maggior parte dell'[[Europa]] ed è diffuso, a est, fino al [[Lago Balqaš|lago Balkhash]] e al [[Ob' (fiume)|fiume Ob]], ma non è presente in gran parte della [[Scandinavia]] e delle [[Arcipelago britannico|isole Britanniche]]. Manca anche nell'[[Italia Meridionale|Italia meridionale]] e [[Italia insulare|insulare]], in [[Grecia]], in gran parte della [[penisola iberica]] e nelle [[Isole del mar Mediterraneo|isole del Mediterraneo]]. La popolazione nidificante europea, sostanzialmente stabile nel periodo 1970-1990, venne stimata nel 2001 a 110.000-160.000 coppie, delle quali oltre 500 in [[Italia]]<ref name=Uccelli>{{cita web | url = http://www.iucn.it/documenti/flora.fauna.italia/3-uccelli-2/files/Falconiformes/falco_pecchiaiolo/falco_pecchiaiolo_ita.htm | titolo = Falco pecchiaiolo | autore = Fabrizio Sergio e Vincenzo Penteriani | sito = Uccelli d'Italia | accesso = 8 dicembre 2014}}</ref>.
 
I falchi pecchiaioli vivono in zone boscose, ricche di grossi alberi, ma vengono spesso avvistati anche in radure o in territori più aperti, al lato di strade o corsi d'acqua. Alla fine della stagione riproduttiva, i falchi pecchiaioli migrano verso l'[[Africa centrale]] o [[Africa del Sud|meridionale]]. Migrando, essi volano spesso in gran numero, non in veri stormi, ma piuttosto in flussi continui, che seguono degli itinerari ben precisi: lungo le rive dei laghi, ad esempio. Essi attraversano il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] a [[Gibilterra]] o in altri punti in cui la traversata del mare sia la più corta possibile, sciamando nella traversata quando le condizioni atmosferiche sono favorevoli. Molti uccelli perciò attraversano lo [[stretto di Gibilterra]] o il [[Bosforo]], nel loro viaggio verso l'Africa. Inoltre questi accipitridi, come tutti gli uccelli di maggiori dimensioni, come [[Falco|falchi]], [[Aquila|aquile]] e [[Ciconiidae|cicogne]], si alzano in volo, servendosi di [[Corrente ascensionale|correnti termiche]], correnti ascensionali di aria calda, mentre si trovano sulla terraferma, poi planano attraverso il mare, spendendo così il minimo possibile di energia. Sfortunatamente, essi vengono abbattuti durante la loro migrazione attraverso l'[[Europa meridionale]]; il che non è necessario ed è addirittura insensato, poiché i falchi pecchiaioli raramente attaccano uccelli o mammiferi, ma predano principalmente a spese delle vespe, le quali possono comportarsi da parassite nei frutteti.
 
==Biologia==
===Locomozione===
Il volo battuto è caratterizzato da battiti lenti e profondi con l'ala elastica. Volteggia con le ali piatte, talvolta leggermente a «V»; scivola con il polso al livello del corpo, ma con la punta dell'ala abbassata in modo evidente. Non fa mai lo [[Spirito santo (uccelli)|spirito santo]].
 
In volo sposta spesso il capo da una parte e dall'altra; mentre manovra muove la coda come i nibbi.
 
===Alimentazione===
[[File:Pernis apivorus i080515 w ad 080519.jpg|thumb|right|220px|Primo piano della testa di un falco pecchiaiolo adulto in cui sono evidenti le piume che proteggono la base del becco e gli occhi.]]
[[File:Bondree_Apivore.jpg|thumb|right|220px|Primo piano di un falco pecchiaiolo adulto trovato ferito nel sud della Francia.]]
Il falco pecchiaiolo è chiamato in [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Wespenbussard'', vale a dire «poiana delle vespe», e questo sarebbe un nome più adeguato, specie per quanto riguarda il suo cibo fondamentale che è rappresentato da [[Larva|larve]] di [[Vespidae|vespe]]. Occasionalmente, mangia anche [[miele]] e [[cera]]. È stato spesso visto tirar fuori i [[Favo|favi]] dai grandi nidi di [[Vespidae|vespe]] e di [[Anthophila|api]], così come dai nidi più piccoli dei [[Vespa (zoologia)|calabroni]]. Comunque l'interesse maggiore dei falchi pecchiaioli nei favi è rappresentato dalle larve e dalle [[pupa|pupe]]. Agendo così, tuttavia, rischiano di essere punti dalle api e dalle vespe operaie. Il piumaggio costituisce senza dubbio una sufficiente protezione e questi uccelli sono provvisti anche di speciali penne, simili a scaglie, attorno agli occhi e alla base del becco.
 
Non c'è poi da meravigliarsi se il falco pecchiaiolo non viene visto ascendere a grandi altezze tanto spesso quanto la poiana eurasiatica: infatti il suo cibo è al suolo o in prossimità di esso. Al contrario, i falchi pecchiaioli possono essere visti mentre corrono sul terreno, qua e là, assai agilmente. Scoperto un nido di vespe, vi scavano attorno, grattando poi la terra sul retro con ambedue le zampe e tirando quindi fuori pezzi di favo. Talvolta è necessario un buco assai profondo e sono stati visti falchi pecchiaioli sparire persino entro buche profonde 48 cm
 
Si è anche detto che i falchi pecchiaioli a malapena meritano il nome di uccelli da preda, a causa della loro preferenza per le vespe e le api. Essi, tuttavia, si nutrono anche di [[Formicidae|formiche]], [[Lepidoptera|farfalle]], [[coleoptera|maggiolini]] e [[Schistocerca gregaria|locuste]] e, occasionalmente, catturano anche piccoli [[Mammalia|mammiferi]], [[Chiocciola|lumache]], [[Serpentes|serpenti]], [[Verme|vermi]], [[Anura|rane]] e [[Uovo (biologia)|uova]] e piccoli di altri [[Aves|uccelli]]. Mangiano anche un po' di [[Frutto|frutta]]<ref name=hume>R. Hume, G. Lesaffre and M. Duquet (2004) ''Oiseaux de France et d'Europe'', Larousse, ISBN 2-03-560311-0</ref><ref name=ois/><ref name=rspbf>{{cita web | url = http://www.rspb.org.uk/wildlife/birdguide/name/h/honeybuzzard/feeding.asp | titolo = Honey Buzzard, Feeding | autore = The Royal Society for the Protection of Birds (RSPB) | data = 2008 | sito = www.rspb.org.uk | accesso = 22 marzo 2009}}</ref>.
 
===Comportamento sociale===
====Relazioni intraspecifiche====
Il sito di nidificazione è situato entro i confini di un territorio le cui dimensioni (di 10-40 km²) sono determinate dalla quantità di risorse alimentari nelle vicinanze del nido. I confini di questo territorio possono sovrapporsi a quelli di una coppia di falchi pecchiaioli vicini, ma i dintorni del nido vengono difesi ferocemente da ogni tipo di uccelli rapaci<ref name=rspbb>{{cita web | url = http://www.rspb.org.uk/wildlife/birdguide/name/h/honeybuzzard/nesting.asp | titolo = Honey buzzard, Breeding | autore = The Royal Society for the Protection of Birds (RSPB) | anno = 2008 | sito = rspb.org.uk | accesso = 22 marzo 2009}}</ref>.
 
====Vocalizzazioni====
Il falco pecchiaiolo emette un acuto ''kii-er'' completamente diverso dalla lamentevole nota della poiana, o anche un rapido ''ki-ki-ki''<ref name=ois>{{cita web | url = http://www.oiseaux.net/oiseaux/bondree.apivore.html | titolo = Bondrée apivore | autore = Didier Collin | anno = 2002 |sito = oiseau.net | accesso = 21 marzo 2009}}</ref><ref>{{cita web | url = http://www.rspb.org.uk/wildlife/birdguide/name/h/honeybuzzard/index.asp | titolo = Honey buzzard, general | autore = The Royal Society for the Protection of Birds (RSPB) | anno = 2008 | accesso = 27 marzo 2009}}</ref>.
 
===Riproduzione===
====Fondazione del territorio e costruzione del nido====
La stagione della riproduzione ha luogo tra aprile e giugno, coincidendo quindi con il periodo di maggior abbondanza di larve di [[Hymenoptera|imenotteri]], nutrimento principale dei nidiacei. Il falco pecchiaiolo tende a tornare agli stessi siti di nidificazione ogni anno. Il corteggiamento, simile a quello della poiana eurasiatica, avviene piombando giù e innalzandosi più volte come per percorrere una strada ricca di dossi e cunette. Poi, al culmine dell'ascensione, il falco pecchiaiolo si libra per qualche secondo e batte le sue ali sul dorso due o tre volte, in rapida successione. Ambedue gli uccelli possono anche salire piuttosto in alto al disopra del nido, quindi il maschio si tuffa sulla femmina<ref name=ois/>.
 
[[File:Pernis apivorus juv. 080718.jpg|thumb|Nido di falco pecchiaiolo contenente due nidiacei di 28 e 30 giorni.]]
Il falco pecchiaiolo costruisce generalmente un nuovo nido, ma può anche riutilizzare un nido di [[Corvidae|Corvide]] o di [[Buteo buteo|poiana eurasiatica]], aggiungendo rami freschi al rivestimento. Il nido viene di solito costruito su un albero, su un ramo laterale a 10-20 m d'altezza dal terreno; è costituito da piccoli rami e da ramoscelli che portano ancora le foglie. La costruzione del nido è realizzata essenzialmente dalla femmina, che completa questo lavoro in 10-15 giorni<ref name=rspbb/>.
 
====Covata, incubazione e allevamento dei piccoli====
[[File:Bondrée apivore MHNT.jpg|thumb|left|Uovo di falco pecchiaiolo - Museo di Tolosa.]]
Il falco pecchiaiolo depone un'unica covata all'anno; se la prima covata viene distrutta, la femmina può deporre una covata sostitutiva, ma ciò sembra accadere molto raramente<ref name=rspbb/>.
 
La femmina depone 1-3 (generalmente 2) uova bianche fortemente chiazzate di rosso-bruno, che misurano in media 52 × 41 mm e pesano circa 49 g<ref name=bto>{{cita web | url = http://blx1.bto.org/birdfacts/results/bob2310.htm | titolo = Honey Buzzard Pernis apivorus [Linnaeus, 1758] | autore = R. A. Robinson | anno = 2005 | sito = BTOweb, British Trust for Ornithology | editore = British Trust for Ornithology, Thetford (Norfolk), United Kingdom | accesso = 20 febbraio 2009}}</ref>. Le uova vengono deposte a 3-5 giorni di intervallo; l'incubazione ha inizio dopo la deposizione del primo uovo. Maschio e femmina covano le uova a turno per 30-35 giorni (sembra che la femmina sia più assidua a questo compito e che si occupi dell'incubazione durante la notte).
 
La schiusa delle uova avviene a qualche giorno di distanza, ma a differenza di quel che accade presso un gran numero di rapaci, non vi è alcuna rivalità in seno alla covata, e le dispute per il nutrimento sono rare. Nel corso dei primi 7-10 giorni, a occuparsi dei piccoli è quasi esclusivamente la femmina. Il maschio si allontana quindi in cerca di cibo, principalmente di frammenti di favi di sciami selvatici di imenotteri, che la femmina frantumerà con il becco per nutrire i nidiacei con le larve contenute all'interno. A partire dal 18° giorno, i piccoli sono in grado di estrarre da soli le larve dai frammenti di favo portati dai due genitori, che depositano il nutrimento nel nido. Le altre prede, soprattutto i piccoli vertebrati, vengono spesso ridotte in piccoli pezzi prima di essere portate al nido<ref name=rspbb/><ref name=ois/>. Il maschio si occupa molto frequentemente dei piccoli anche quando la femmina è presente. È stato osservato che se la femmina muore, il maschio è in grado di portare avanti da solo l'allevamento dei piccoli<ref name=rspbb/>.
 
I giovani, che sono [[Nidicolo|nidicoli]] pur essendo ricoperti di piumino fin dalla nascita<ref name=bto/>, si involano dopo 35-45 giorni; rimangono tuttavia per qualche tempo in vicinanza del nido, dove i genitori continuano a nutrirli fino a quando hanno circa 55 giorni di età. Poco tempo dopo abbandonano il nido, ma divengono del tutto indipendenti verso i 75-100 giorni<ref name=ois/><ref name=rspbb/>.
 
Il falco pecchiaiolo raggiunge la maturità sessuale attorno ai 3 anni di età. Il record di longevità, registrato da un esemplare inanellato in [[Germania]] e trovato morto per cause naturali, è di 29 anni<ref name=anage>[http://genomics.senescence.info/species/entry.php?species=Pernis_apivorus ''Pernis apivorus'' on AnAge: The Animal Ageing and Longevity Database], genomics.senescence.info</ref><ref>[http://www.euring.org/data_and_codes/longevity-voous.htm ''Pernis apivorus'' on Euring Databank Longevity Records]</ref><ref>J. del Hoyo, A. Elliot and J. Sargatal, 1992, ''Handbook of Birds of the World'' Vol. 1, Lynx Edicions, Barcelona</ref><ref>I. Newton and P. Olsen, 1990, ''Birds of Prey'' Facts on File Inc., New York</ref>.
 
==Conservazione==
In Europa, benché le popolazioni di [[Finlandia]] e [[Svezia]] abbiano conosciuto un certo declino nel decennio 1990-2000, le popolazioni di [[Russia]], [[Bielorussia]] e [[Francia]] vengono considerate stabili. [[BirdLife International]] e la [[IUCN]] includono questa specie nella categoria LC (''Least Concern'', «rischio minimo»), poiché l'areale che occupa è molto vasto (stimato a 10 milioni di km²) e la sua popolazione totale è numerosa (tra 100.000 e 1 milione di esemplari)<ref name=BLI>[http://www.birdlife.org/datazone/species/factsheet/22694989 European Honey-buzzard (''Pernis apivorus'')] on BirdLife International.</ref><ref name=IUCN/>. Nel dettaglio, tuttavia, la specie viene ancora considerata vulnerabile in Italia, Svizzera e Portogallo, e prossima alla minaccia in Svezia e Norvegia<ref name=eunis>{{cita web | url = http://eunis.eea.europa.eu/species/1195/legal | titolo = Pernis apivorus | sito = EUNIS (EUropean Nature Information System) | editore = European Environment Agency | accesso = 20 febbraio 2009}}</ref>.
 
Il falco pecchiaiolo subisce la pressione venatoria, in particolare durante le migrazioni. È inoltre minacciato dal degrado dell'habitat e dalla diminuzione del numero delle sue prede, a causa dell'utilizzo dei pesticidi e dei cambiamenti climatici<ref>{{Lien web | url = http://ec.europa.eu/environment/nature/conservation/wildbirds/threatened/p/pernis_apivorus_en.htm | titolo = Honey Buzzard ''Pernis apivorus'' | autore = European Commission | editore = Europa | accesso = 2 novembre 2008}}</ref>.
 
La concentrazione di migliaia di rapaci sullo [[stretto di Messina]], durante la migrazione primaverile, ha determinato nel passato il nascere di una forma di caccia tradizionale al falco pecchiaiolo. Con il divieto della caccia primaverile, introdotto nei primi anni '70, tale caccia è diventata una forma di bracconaggio contrastata dagli organi competenti dello Stato italiano e, con grande impegno, dalle associazioni ambientaliste. Il [[Corpo Forestale dello Stato]] compie ogni primavera un apposito servizio antibracconaggio, denominato «Operazione Adorno» (adorno è il nome in [[dialetto calabrese]] dell'animale), che vede impegnato il reparto speciale NOA (Nucleo Operativo Anti-bracconaggio). La specie compare nell'appendice I della [[direttiva Uccelli]] dell'[[Unione europea]], ed dal 1979 è protetta in parte dalla [[CITES]] nell'appendice II (statuto convalidato nel 2003), come tutti gli [[Accipitriformes|Accipitriformi]]. È inoltre protetta dalla [[Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa|Convenzione di Berna]] e dalla CMS ([[Convenzione sulle specie migratorie|Convenzione di Bonn]], che protegge tutti gli [[Accipitridae|Accipitridi]]), in entrambi i casi nell'appendice II, nonché dalla African Convention on Conservation, dove compare nella classe B<ref name=eunis/><ref>[http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:1979L0409:20070101:FR:PDF DIRECTIVE DU CONSEIL
du 2 avril 1979 concernant la conservation des oiseaux sauvages], p. 11.</ref>.
 
Il falco pecchiaiolo compare su numerosi francobolli di vari Paesi<ref>[http://www.bird-stamps.org/cspecies/3001100.htm European Honey-buzzard stamps].</ref>.
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
* ''British Birds'', volume 99, March 2006.
* Gensbøl, Benny (1989). ''Collins guide to the Birds of Prey of Britain and Europe North Africa and the Middle East'', William Collins Sons and Co Ltd. ISBN 0-00-219176-8.
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Pernis apivorus|wikispecies=Pernis apivorus}}
 
==Collegamenti esterni==
* (European) honey buzzard - [http://sabap2.adu.org.za/docs/sabap1/130.pdf Species text in The Atlas of Southern African Birds].
* [http://aulaenred.ibercaja.es/wp-content/uploads/102_HoneyBuzzardPapivorus.pdf Ageing and sexing (PDF; 5.4 MB) by Javier Blasco Zumeta & Gerd-Michael Heinze].
* [http://www.oiseaux.net/birds/european.honey-buzzard.html Oiseaux] Text, map, photographs, audio.
* [http://nickrossiter.org.uk/hbweb/index.htm Honey-buzzard in Britain] Identification, calls, movements.
 
== Collegamenti esterni ==
{{avibase}}
 
{{Portale|uccelli}}