Diocesi di Cuenca: differenze tra le versioni
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Le due bolle del 1º giugno accennano all'unione delle antiche sedi di Ercávica e di Valeria. Alcuni autori ritengono che le bolle abbiano dimenticato l'antica sede di Segóbriga che, secondo il ''Liber Itacii'' (o ''Divisione di Wamba'')<ref>Ritenuto tuttavia da alcuni autori un falso.</ref>, apparteneva al medesimo territorio; anzi, delle tre diocesi, era la più vicina alla città di Cuenca. Secondo Jorge Díaz Ibáñez<ref>''Op. cit.'', p. 49.</ref> l'assenza di Segóbriga nelle due bolle di papa Lucio III fu dovuta al fatto che nel [[1176]] il [[metropolita]] Cerebruno di [[Arcidiocesi di Toledo|Toledo]] aveva riconosciuto la [[Diocesi di Teruel e Albarracín|sede di Albarracín]] come erede della visigotica Segóbriga.<ref>La medesima tesi è sostenuta da José Manuel Nieto Soria, ''La fundación del obispado de Cuenca'', 1982, pp. 10-11. Ruiz invece afferma che ''«l'opinion des historiens qui soutenaient que l'ancien évêché de Segobriga aurait été incorporé à celui de Cuenca n'est pas admissible»'' (''op. cit.'', col. 1088).</ref>
Come cattedrale della nuova diocesi fu scelta una [[moschea]] di Cuenca, che
Durante il medioevo il diritto di elezione dei vescovi era di competenza del
Intensa fu nel periodo medievale l'attività [[Sinodo|sinodale]], con ben 19 sinodi celebrati a partire dal [[1364]] fino al [[1493]].
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