Marija Aleksandrovna Spiridonova: differenze tra le versioni
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===Un'eroina martire===
L'obiettivo assegnato alla Spiridonova, la quale si offrì anzi volontaria, fu individuato in Gavriil Nikolaevič Luženovskij, un nobilotto di Tambov, membro elettivo dello [[zemstvo]] locale (una sorta di consiglio provinciale consultivo), che era diventato stretto collaboratore del governatore della provincia, Vladimir Fëdorovič von der Launitz (1855-1906),<ref>Sul personaggio esiste una [[:ru:Лауниц, Владимир Фёдорович фон дер|voce]] sulla Wikipedia in russo.</ref> venendo da questi nominato responsabile di polizia del turbolento distretto di [[Borisoglebsk]]. Insieme al vice di von der Launitz, Bogdanovič, i tre si erano distinti per l'efficacia e la ferocia con cui avevano represso i moti contadini del 1905, ed erano conseguentemente entrati nel mirino dei socialisti rivoluzionari. Bogdanovič fu ucciso per primo nel novembre del 1905, il turno di von der Launitz dovette attendere sino alla fine del'anno successivo per le difficoltà organizzative emerse per i terroristi a seguito del suo trasferimento a [[San Pietroburgo]], dove era stato promosso governatore.<ref> Yves Ternon, ''Russian terrorism, 1878-1908'', in Gérard Chaliand e Arnaud Blin (a cura di), ''The history of terrorism from antiquity to ISIS'', Oakland, University of California Press, 2016, p. 166 {{ISBN|978-0-520-96600-0}} (''ebook''); Boniece («Kritica»), p. 577.</ref> Luženovskij invece diventò oggetto delle attenzioni della Spiridonova agli inizi di quello stesso anno 1906: fu pedinato per diversi giorni ed alla fine fu affrontato alla stazione di Borisoglebsk il 16 gennaio e colpito con cinque pistolettate. Rimasto gravemente ferito, morì alcune settimane dopo, il 10 di
La Spiridonova, che era travestita da studentessa liceale, non avendo possibilità di fuga, cercò di volgere la pistola contro sé stessa, ma venne immobilizzata, brutalizzata e arrestata dalla guardia di Luženovskij. Venne quindi tradotta alla locale stazione di polizia dove fu denudata, perquisita e sottoposta al ludibrio dei suoi carcerieri, e quindi, per oltre mezza giornata, interrogata e torturata da due ufficiali, P.F. Avramov, della guardia [[Cosacchi|cosacca]], e T.S. Ždanov, della polizia locale.<ref name="boniece"/> La notte fu trasportata a Tambov in treno e sottoposta, durante il viaggio, ad ulteriori maltrattamenti e a molestie sessuali, se non a un vero e proprio stupro, da parte di Abramov.<ref name="boniece"/>
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