Trento Longaretti: differenze tra le versioni
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Il padre Alessandro, di professione fabbro, scelse di chiamare i propri figli con nome patriottici, e Trento, nono figlio di tredici, avrà una sorella di nome Trieste e un fratello Vittorio; sarà la sua insegnante delle elementari a scoprirne il talento facendogli fare piccoli disegni che tratteneva, il primo disegno conservato dall'artista risale al [[1922]]<ref>{{cita web|url =http://bergamo.corriere.it/notizie/cultura-e-spettacoli/16_gennaio_11/trento-longaretti-il-desiderio-100-anni-continuare-dipingere-954a0984-b839-11e5-8210-122afbd965bb.shtml|titolo = Trento Longaretti|editore =L'Eco di Bergamo|accesso= 30 agosto 2016}}</ref>.
Dopo i primi studi è a [[Milano]], al Liceo e poi all'[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Brera]], dal [[1931]] al [[1939]]. Gli è maestro [[Aldo Carpi]]<ref>{{cita web|url=http://www.bebarte.com/trento-longaretti/|titolo=Trento Longaretti|editore=B&BArte|
I suoi modi d'artista si ritrovano nel filone della rivista ''[[Corrente (rivista)|Corrente]]'', insieme a [[Ennio Morlotti|Morlotti]]<ref>{{cita web|url=http://www.fondazionecreberg.it/editoriali/pdf_1318431904.pdf|titolo=Morlotti|editore=fondazione creber|accesso=1º settembre 2016}}
Nel [[1939]], deve lasciare la scuola a Brera per adempiere agli obblighi militari della [[Seconda guerra mondiale]], viene mandato prima in [[Slovenia]], poi in [[Sicilia]] e nel 1943 in [[Kosovo]]. Ampia è la raccolta di disegni e schizzi eseguiti durante questa sua esperienza di anni di guerra.
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Nel [[1953]] vince il concorso per la cattedra di pittura all'[[Accademia Carrara]] di [[Bergamo]], succedendo ad [[Achille Funi]]. Dirige l'Accademia fino al [[1978]]<ref>{{cita web|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/cultura-e-spettacoli/trento-longaretti-il-film-per-i-100-annidvd-con-leco-al-conca-verde-la-prima_1173510_11/|titolo =TrentoLongaretti il film per i 100 anni |editore =l'Eco di Bergamo|accesso=30 agosto 2016}}</ref>, incarico che lascia di sua volontà.
Il suo percorso d'artista che raccoglie un'ampia fascia di anni dal 1937 al 2016, permette di raccontare in modo emozionante la storia e gli incontri di una vita, dall'infanzia<ref>{{cita web|url=http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/i-ricordi-di-trento-longaretti-il-mio-natale-da-albero-degli-zoccoli_1038513_11/|titolo=I ricordi di Trento Longaretti|editore= l'Eco di Bergamo|accesso= 1º settembre 2016}}</ref>, in particolare l'esperienza del periodo bellico e della sofferenza di un popolo ebraico, che il pittore vede sempre in cammino, sono un elemento importante della sua attività artistica<ref>{{cita web|url=http://www.bergamopost.it/da-vedere/un-longaretti-intimo-e-delicato-65-disegni-per-raccontare-una-vita/|titolo=Un Longaretti intimo e delicato in 65 disegni che raccontano una vita|editore=Bergamopost|accesso= 1º settembre 2016}}</ref>. Longaretti associa il cammino del popolo ebraico a quello che definisce ''Gli scacciati di notte'', ai profughi, alla povera gente, agli esodati, a chi fugge su barconi, a chi cerca una vita felice<ref>{{cita web|url=http://bergamo.corriere.it/notizie/cultura-e-spettacoli/14_maggio_13/longaretti-apre-casa-museo-1441c1fa-da74-11e3-87dc-12e8f7025c68.shtml|titolo=Longaretti apre la casa museo|editore=L'Eco di Bergamo|accesso=1º
Nel [[2009]] l'''Istituto Italiano di Cultura'' a New York allestisce una sua mostra, dopo 41 anni dalla sua precedente esposizione. Nello stesso anno il Credito Bergamasco a Bergamo ne inaugura una dedicata alle sue nature morte.<ref>{{cita web|url=http://www.arsmedia.net/it/artisti/longaretti/index.asp|titolo=Trento Longaretti|editore=Armedia|accesso=1º settembre 2016}}</ref>
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