La scuola cattolica (romanzo): differenze tra le versioni

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== Trama ==
Roma, anni Settanta: un quartiere residenziale, una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure, per ragioni misteriose, in poco tempo quel rifugio di persone rispettabili viene attraversato da una ventata di follia senza precedenti; appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell'epoca, il [[Massacro del Circeo|Delitto del Circeo]].
 
== Temi ==
==== L'educazione cattolica ====
Albinati nelle numerosissime digressioni si interroga sul senso della religione e sulla figura di [[Gesù]], di [[Satana]] e dei [[Santi]]. Riflette anche sull'educazione che gli è stata impartita di cui ricorda la repressione sessuale subita dall'assenza di femmine (eccetto, come sottolinea, la [[Vergine Maria]] a cui l'[[Istituto San Leone Magno]] era devoto), la discriminazione che percepì più avanti provenendo da una scuola d'elitè in cui si pagava una retta, e sopratutto l'educazione antiquata ricevuta, in cui ogni materia era pretesto per mettere in mezzo tirate religiose.
==== La critica al cattolicesimo italiano ====
L'idea che Albinati esprime in prima persona (essendo il romanzo [[autobiografico]] e denso di interventi dell'autore) è che il [[cattolicesimo]] italiano sia stato un cattolicesimo particolare che ognuno aveva interpretato a suo modo per trarne i propri scopi più diversi. Questo sottende l'ipocrisia di quei preti che con le regolee feree dominavano il comportamento dei ragazzi pur pronunciando a parole sentenze di carità in difesa degli ultimi e dei più sofferenti. Questa pedagogia, dice l'autore, non gli ha dato gli strumenti per capire la radicale trasformazione sociale che si ebbe tra gli anni '60 e '70-'80 e non giovò neanche a quel compagno che da più grande fu uno dei protagonisti del Delitto del Circeo.
 
== Note ==