Stabilimento Stellantis di Brampton
Lo stabilimento Stellantis di Brampton è una fabbrica che produce automobili a Brampton nella provincia dell'Ontario, attualmente gestita da Stellantis.
| Stabilimento Stellantis di Brampton | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Provincia | Ontario |
| Località | Brampton |
| Indirizzo | 2000 Williams Parkway East |
| Coordinate | 43°45′07.2″N 79°43′04.8″W |
| Informazioni generali | |
| Condizioni | In uso |
| Costruzione | 1986 |
| Realizzazione | |
| Proprietario | Stellantis |
| Committente | American Motors |
Storia
modificaAmerican Motors
modificaNel giugno del 1984, la American Motors Corporation (AMC) stipulò un accordo con i governi dell’Ontario e del Canada per la costruzione di un nuovo impianto di assemblaggio.[1] Entrambi i governi concessero ad AMC un prestito di 100 milioni di dollari canadesi ciascuno, contribuendo così alla realizzazione di una struttura dal costo complessivo di 764 milioni di dollari canadesi.[1] L’intesa prevedeva inoltre il versamento di una royalty pari all’1% del prezzo di vendita di ogni veicolo prodotto nello stabilimento, da destinare ai governi coinvolti.[1]
La costruzione dell’impianto e degli edifici annessi fu affidata all’impresa EllisDon Construction,[2] che completò i lavori per un valore di 260 milioni di dollari statunitensi (pari a 786.912.236 dollari del 2024).[3] Lo stabilimento fu inaugurato da AMC nel 1986 con il nome di Bramalea Assembly: si trattava di una moderna struttura di assemblaggio robotizzata, con una superficie coperta di 2.950.000 piedi quadrati (274.000 m²) e situata su un’area di 269 acri (108,9 ettari), progettata specificamente per la produzione della Eagle Premier.
La linea di produzione operò inizialmente a una velocità di circa 400 veicoli per turno (54 unità all’ora), con un solo turno previsto.[4] Nonostante la modernità dell’impianto, si verificarono frequenti periodi di cassa integrazione e licenziamenti, mentre il vecchio stabilimento AMC di Brampton, situato su Kennedy Road, continuò a operare regolarmente nella produzione della Jeep Wrangler.[4]
Chrysler
modificaNel agosto del 1987, Chrysler acquisì lo stabilimento, insieme al resto della American Motors Corporation (AMC). Nel 1988, la fabbrica fu classificata al primo posto nell’audit interno di qualità condotto da Chrysler tra tutti i suoi impianti produttivi.
La produzione dei modelli basati sul pianale Chrysler LH iniziò nel giugno del 1992 e proseguì con la versione aggiornata della stessa piattaforma nel 1997. Nel gennaio del 2004, la produzione fu riconvertita al pianale Chrysler LX a trazione posteriore. La riconversione fu descritta come "uno sforzo a basso costo", a causa delle difficoltà finanziarie che Chrysler stava attraversando in quel periodo.[5] I robot utilizzati nel reparto carrozzeria provenivano da altri impianti, mentre l’impianto di verniciatura fu indicato come il più datato tra quelli di Fiat Chrysler in Nord America.[5]
Il 19 luglio 2007, il gruppo Chrysler annunciò un investimento di 1,2 miliardi di dollari statunitensi per l’aggiornamento della produzione dei modelli Chrysler 300, Dodge Magnum e Dodge Charger, oltre a un ulteriore investimento di 500 milioni di dollari per preparare lo stabilimento all’adattamento dei modelli LX destinati al mercato europeo.[6] Il 16 agosto, il milionesimo veicolo basato sulla piattaforma LX a trazione posteriore uscì dalla linea di produzione della Brampton Assembly mentre il 1º novembre 2007, Chrysler annunciò l’eliminazione del terzo turno di produzione, con la conseguente perdita di circa 1.000 posti di lavoro diretti, e la cessazione della produzione del Dodge Magnum all’inizio del 2008.[7]
Il 1º maggio 2009, gli stabilimenti di Brampton Assembly e Windsor Assembly furono chiusi temporaneamente a seguito della richiesta di protezione fallimentare presentata da Chrysler negli Stati Uniti il 30 aprile 2009. La chiusura interessò circa 2.700 dipendenti a Brampton e 4.400 a Windsor. Anche uno stabilimento di componenti a Etobicoke, Toronto, cessò temporaneamente le attività il 10 maggio 2009, per un periodo compreso tra 30 e 60 giorni, coinvolgendo circa 300 lavoratori, mentre l’azienda attraversava un processo di ristrutturazione sotto protezione giudiziaria.[8] Dopo la riorganizzazione, Chrysler annunciò il lancio di nuovi modelli Chrysler 300 e Dodge Charger, la cui produzione sarebbe ripresa nello stabilimento di Brampton a partire dal 2010.[9]
Nel 2012, i lavoratori degli stabilimenti Chrysler di Windsor e Brampton ratificarono a larga maggioranza un nuovo contratto di lavoro con il sindacato Canadian Auto Workers (CAW), nonostante l’assenza di informazioni ufficiali da parte dell’azienda riguardo a nuovi investimenti o progetti futuri per gli impianti.[10] A dicembre dello stesso anno, la Brampton Assembly risultava essere il maggiore datore di lavoro della città, all’epoca l’undicesima per popolazione del Canada.[11]
Il 19 agosto 2014, il primo esemplare della Dodge Challenger SRT Hellcat (VIN #700001) uscì dalla linea di produzione.[12] Questo veicolo fu venduto all’asta Barrett-Jackson di Las Vegas per 825.000 dollari, a beneficio dell’organizzazione non-profit Opportunity Village, attiva a favore delle persone con disabilità intellettive.[13] L’auto fu acquistata da Rick Hendrick, proprietario della scuderia Hendrick Motorsports.[12]
Nel 2015, lo stabilimento ottenne la “certificazione bronzo” per l’implementazione del sistema World Class Manufacturing (WCM), una metodologia industriale finalizzata all’eliminazione degli sprechi, all’aumento della produttività e al miglioramento di qualità e sicurezza in modo sistematico e organizzato.[14]
Nel maggio 2019, Fiat Chrysler Automobiles (FCA) annunciò piani di investimento in nuovi e attuali impianti produttivi nel Michigan, in risposta a pressioni politiche volte a incrementare la produzione domestica negli Stati Uniti.[15] Tale strategia suscitò preoccupazioni per un possibile calo dell’attività negli stabilimenti canadesi di FCA, tra cui Brampton Assembly, nonostante la domanda per i modelli ivi prodotti fosse ancora presente.[16] Tuttavia, il mercato delle berline risultava in forte declino e i futuri modelli FCA non avrebbero più utilizzato la piattaforma condivisa da Chrysler 300, Dodge Charger e Dodge Challenger.[17]
Stellantis
modificaA partire dal 2021, emersero ipotesi secondo cui lo stabilimento di Brampton avrebbe potuto ricevere una nuova generazione della piattaforma LX, oppure essere riconvertito alla produzione di batterie per veicoli elettrici, vista anche la vicinanza ad altri impianti Stellantis.[18] La posizione dello stabilimento, situato in un’area in rapida espansione dell’hinterland di Toronto, rendeva difficile la logistica per via del traffico crescente e rendeva appetibile il terreno anche per progetti di sviluppo residenziale.[18]
Nel 2022, Stellantis annunciò un investimento di 2,8 miliardi di dollari statunitensi (3,6 miliardi di dollari canadesi), volto a garantire il futuro degli impianti canadesi di Windsor e Brampton.[19] Il piano prevedeva per Brampton una riconversione verso una nuova “architettura flessibile” destinata alla produzione di veicoli elettrificati. Ulteriori aggiornamenti confermarono che la produzione della Chrysler 300, della Dodge Charger e della Dodge Challenger sarebbe terminata nel 2024, mentre i nuovi modelli basati sulla piattaforma STLA Large sarebbero stati prodotti a Windsor.[17] Lo stabilimento di Brampton sarebbe stato quindi sottoposto a una fase di riconversione e modernizzazione, con l’obiettivo di trasformarlo in un impianto flessibile per la produzione di veicoli multi-energia, inclusi modelli elettrici.
Nell’agosto 2023, Stellantis organizzò un evento a invito per offrire un ultimo tour dello stabilimento di Brampton prima della sua chiusura temporanea.[20] L’iniziativa celebrò la storia della fabbrica, considerata la “culla di leggende automobilistiche” sin dalla sua apertura nel 1986 e l’acquisizione da parte di Chrysler nel 1987.[20]
La ratifica del contratto collettivo con Stellantis da parte del sindacato canadese Unifor (già CAW) incluse la riconversione dello stabilimento per la produzione della prossima generazione della Jeep Compass, fino ad allora assemblata a Toluca, in Messico.[21] Stellantis pianificò un investimento di 970 milioni di dollari statunitensi (1,32 miliardi di dollari canadesi) per consentire allo stabilimento di Brampton di produrre veicoli sia con motore a combustione interna sia elettrici.[21] La produzione della nuova Jeep Compass fu prevista su un unico turno a partire dal quarto trimestre del 2025.[22] L’accordo sindacale prevede inoltre l’installazione di sistemi di climatizzazione, l’obbligo di comunicare eventuali variazioni di turno entro il mercoledì della settimana precedente, e uno studio di fattibilità per l’introduzione di un servizio di asilo aziendale.[23]
Nel febbraio del 2025, Stellantis sospese i lavori di riconversione impiantistica presso lo stabilimento di Brampton, destinati alla produzione della nuova Jeep Compass, rimandando l’avvio della produzione al primo trimestre del 2026 a causa delle incertezze connesse ai dazi doganali, in particolare la possibile imposizione del 25 % di tasse sugli import dall’Canada e dal Messico verso gli Stati Uniti.[24] Il dilatarsi dei tempi di inattività sollevò forti preoccupazioni tra i lavoratori, la cui tensione crebbe ulteriormente per l’assenza di una decisione chiara da parte dell’azienda.[25]
Il 15 ottobre 2025, il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, ha annunciato piani per investire 13 miliardi di dollari negli stabilimenti statunitensi nei prossimi quattro anni, tra cui la Jeep Compass.[26] Il primo ministro canadese, Mark Carney, ha ricordato che la Jeep Compass era prevista per la produzione in Canada e che il suo governo si aspetta che Stellantis adempia agli impegni presi nei confronti dei lavoratori di Brampton.[27]
Automobili prodotte
modificaAuto fuori produzione
modifica| Foto | Marca | Modello | Inizio produzione | Fine produzione |
|---|---|---|---|---|
| Eagle | Premier | 1988 | 1992 | |
| Chrysler | New Yorker | 1988 | 1993 | |
| Dodge | Monaco | 1990 | 1992 | |
| Dodge | Intrepid I | 1992 | 1997 | |
| Chrysler | Concorde I | 1993 | 1997 | |
| Chrysler | LHS I | 1993 | 1997 | |
| Dodge | Intrepid II | 1997 | 2003 | |
| Chrysler | Concorde II | 1997 | 2004 | |
| Chrysler | LHS II | 1998 | 2001 | |
| Chrysler | 300 M | 1998 | 2003 | |
| Dodge | Magnum | 2005 | 2008 | |
| Chrysler | 300 C | 2004 | 2010 | |
| Dodge | Charger | 2005 | 2010 | |
| Dodge | Challenger | 2008 | 2023 | |
| Chrysler | 300 C | 2010 | 2023 | |
| Dodge | Charger | 2010 | 2023 | |
| Lancia | Thema | 2011 | 2014 |
Note
modifica- ^ a b c (EN) James M. Rubenstein, The Changing U.S. Auto Industry: A Geographical Analysis, Taylor & Francis, 11 marzo 2002, ISBN 978-0-203-03452-1. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ (EN) Chrysler Corporation Assembly Plant AMC (EllisDon Project Profile), su www.ellisdon.com. URL consultato il 14 agosto 2025 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2008).
- ^ How Much Is That in Real Money? A Historical Price Index for Use as a Deflator of Money Values in the Economy ofthe United States: Addenda et Corrigenda (PDF), su americanantiquarian.org.
- ^ a b Unifor Local 1285 - Who We Are - History, su www.cawlocal.ca. URL consultato il 14 agosto 2025 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2014).
- ^ a b 'Do or die' time as FCA's Brampton plant awaits investment, su gomotors.net. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ (EN) Chrysler Group to invest $1.2 bln in Brampton assembly plant, in Reuters, 9 agosto 2007. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ Chrysler Brampton Assembly Plant Job Cuts, su www.thebramptonnews.com. URL consultato il 14 agosto 2025 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2014).
- ^ Chrysler Canada assembly plants shut down, su cbc.ca.
- ^ (EN) New Chrysler Business Plan Promising News for Canadian Workers, CAW Presidentsays, su www.newswire.ca. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ (EN) Derek Kreindler, CAW Workers Ratify Chrysler Agreement As The Countdown To 2016 Begins, su thetruthaboutcars.com, 1º ottobre 2012. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ CAW Local 1285 - Units, su www.cawlocal.ca. URL consultato il 14 agosto 2025 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2012).
- ^ a b First Challenger SRT Hellcat sells for $825,000, su autoweek.com.
- ^ (EN) First Production 2015 Dodge Challenger SRT Hellcat Sells For $825,000, su Motor Authority, 29 settembre 2014. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ The FCA Brampton Assembly plant awarded bronze status, su canadianmetalworking.com.
- ^ (EN) Ian Bickis The Canadian Press, FCA invests big in Michigan as analysts question future of Brampton plant, su Toronto Star, 28 febbraio 2019. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ (EN) FCA’s U.S. expansion stokes fears for Brampton, su www.autonews.com. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ a b Stellantis details production changes at its Brampton and Windsor assembly plants, su cbc.ca.
- ^ a b (EN) Stellantis Brampton now at a crossroads, su www.autonews.com. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ (EN) Associated Press, Stellantis' $2.8 billion investment secures future for Brampton, Windsor plants, su Greater Milwaukee Today, 3 maggio 2022. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ a b (EN) Robert S. Miller, LAST GLIMPSE: Brampton Assembly Plant Open House, su MoparInsiders, 10 agosto 2023. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ a b (EN) Breana Noble, Unifor: Brampton gets Jeep Compass, Windsor first in line for Dodge muscle cars, su The Detroit News. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ (EN) Stellantis delays adding 3rd shift at Ontario minivan, Charger plant, su www.autonews.com. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ Dodge muscle cars to be built in Windsor and Jeep Compass coming to Brampton, Unifor-Stellantis deal says, su cbc.ca.
- ^ (EN) Kalea Hall e Kalea Hall, Stellantis pauses retooling at Canada factory slated to build Jeep Compass, in Reuters, 21 febbraio 2025. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ (EN) John Vennavally-Rao, ‘This is definitely concerning’: Stellantis reports Trump tariff hit as Canadian plant sits empty, su CP24, 22 luglio 2025. URL consultato il 14 agosto 2025.
- ^ C’è chi investe 13 miliardi e crea 5.000 posti di lavoro e chi ferma la produzione della Jeep Compass: ecco cosa succede in casa Stellantis, su automoto.it.
- ^ Stellantis looking for new model to fill Brampton plant, says Carney, su cbc.ca.
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