Stalag I-A
Lo Stalag I-A fu un campo di prigionia tedesco della seconda guerra mondiale. Costruito a Stablack (odierna Dolgorukovo), ospitò principalmente prigionieri di guerra polacchi, belgi, francesi, sovietici e italiani, ma anche britannici e serbi.[2]
| Stalag I-A campo di internamento | |
|---|---|
| Stato | |
| Stato attuale | |
| Città | Stablack |
| Coordinate | 54°19′12.98″N 20°27′15.4″E |
| Costruzione | 1939 |
| Liquidazione | 25 gennaio 1945[1] |
| Attività | 1939-1945 |
| Gestito da | Wehrmacht |
| Comandanti |
|
| Tipo prigioniero | prigionieri di guerra polacchi, italiani, sovietici, serbi, alleati |
| Detenuti | 69 292 (dicembre 1943)[1] |
| Liberato da | Armata Rossa |
Il campo era diviso in due sezioni, quella settentrionale di Dolgorukovo e quella meridionale dell'odierna Kamińsk.[1][2]
Storia
modificaIl campo fu istituito il 6 settembre 1939, durante l'invasione tedesca della Polonia, allo scoppio della guerra[1] e fu costruito dai prigionieri di guerra polacchi.[3] Nel 1940 arrivarono i prigionieri belgi e francesi dopo la caduta della Francia, e nel 1941 i russi dopo l'operazione Barbarossa.[3][4]
Dal 1943 nel campo furono detenuti anche i prigionieri di guerra italiani.[1][3] In seguito arrivarono anche alcuni prigionieri britannici e serbi.[1][5]
Con l'avanzata dell'Armata Rossa, nel gennaio 1945 i prigionieri furono costretti verso ovest in una marcia della morte, mentre circa 240 prigionieri di guerra sovietici, polacchi e francesi che non erano in grado di camminare furono lasciati nel campo.[1]
Kommando dello Stalag I-A
modificaPochi degli uomini registrati nello Stalag I-A erano alloggiati nel campo principale, la maggior parte fu assegnata ai Kommando (sottocampi) sparsi in tutto il distretto.[4][6]
- E1, Campo principale
- E2, Ospedale Stablack
- E3, Königsberg
- E4, Heinrichswalde
- E5, nelle vicinanze di Königsberg
- E6, Königsberg
- E7, Wehlau
- E8, Preußisch Eylau
- E9, Heilsberg (Lidzbark Warmiński)
- E10, Gerdauen
- E11, Heiligenbeil, suddiviso in 5 Zug; Heiligenbeil, Bladiau, Ludwigsort, Zinten e Lichtenfeld
- E12, Memel (Klaipėda)
- E13, Sconosciuto
- E14, Labiau
- E16, Insterburg
- E17, Schlossberg
- E18, Gumbinnen
- E19, Ebenrode
- E20, Bartenstein (Bartoszyce)
- E34, Tilsit / Ragnit
- E44, Union Gießerei Königsberg, Königsberg
- E45, Angerapp
Memoria
modificaA Dolgorukovo si trova un cimitero internazionale dei prigionieri dello Stalag I-A.[7]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h Megargee, Overmans, Vogt, pp. 387–389
- ^ a b Memorialmuseums, su www.memorialmuseums.org. URL consultato il 26 giugno 2025.
- ^ a b c Vitoronzo Pastore, STALAG I A - I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI - Vitoronzo Pastore ⋆, su pastorevito.it, 8 ottobre 2018. URL consultato il 26 giugno 2025.
- ^ a b (EN) Stalag 1A and its inmates, su gps-practice-and-fun.com, 2011. URL consultato il 12 novembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).
- ^ (FR) Philippe Constant, Stalag I-A Prisonniers de guerre 1940-1945, su users.skynet.be, 2011. URL consultato il 12 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2011).
- ^ (FR) Stalag 1A, su prisonniers de guerre, 8 ottobre 2014. URL consultato il 26 giugno 2025.
- ^ (RU) Интернациональное кладбище узников концлагеря Шталаг 1А, su memgid.ru. URL consultato il 7 aprile 2025.
Bibliografia
modifica- (EN) Geoffrey P. Megargee, Rüdiger Overmans e Wolfgang Vogt, MANNSCHAFTSSTAMMLAGER (STALAG) I A, in The United States Holocaust Memorial Museum Encyclopedia of Camps and Ghettos 1933–1945, Volume IV, Indiana University Press, United States Holocaust Memorial Museum, 2022, pp. 387–389, ISBN 978-0-253-06089-1.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stalag I-A
Collegamenti esterni
modifica- Pegasus Archive photographs, su pegasusarchive.org.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 261312122 · LCCN (EN) no2012053706 |
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